Bruno Samperi: "Firmo le mie opere con il Dna"

Bruno Samperi: “Firmo le mie opere con il Dna”

Marco Olivieri

Bruno Samperi: “Firmo le mie opere con il Dna”

Tag:

mercoledì 28 Settembre 2022 - 15:30

Il grande artista messinese propone di utilizzarlo come garanzia contro ogni falso

Di Marco Olivieri, con la collaborazione di Giuseppe Fontana

MESSINA – Il pittore Bruno Samperi continua a rifugiarsi nel suo mondo creativo. Nel suo studio/laboratorio, al centro di Messina, per creare e inventare. E inseguire sogni e idee come fantasmi da catturare e poi rielaborare nella tela o nella tecnica da lui inventata degli inchiostri tipografici su carta. Classe 1933, Samperi si definisce un “apprendista artigiano”, come il titolo della mostra a cura di Mosè Previti, realizzata nel 2016 da “Le Scalinate dell’Arte”, e dell’elegante catalogo dedicato all’evento.

“Il Dna in ogni prodotto per evitare copie e falsi”

Oggi Samperi continua, da artista, a pensare al futuro e ci tiene a divulgare la sua idea: “Da otto anni a questa parte, da quando so che c’è questo Dna, penso che sarebbe il massimo utilizzarlo per non essere falsificati. Sarebbe un modo intelligente per “firmare” le mie opere e credo che qualsiasi azienda potrebbe utilizzarlo. Sarebbe utile andare a inserirlo non tanto nei quadri quanto negli inchiostri su carta, che sono falsificabili con una semplice stampa. Ecco la mia proposta: quella di inserire una bustina con parte del Dna. Un capello, la foglia di un albero, il pelo di un gatto. E dovrebbe essere lo Stato a gestire questa sorta di banca dati. Con il Dna non si può falsificare nulla. Noi potremmo dare il nostro Dna, per essere tutelati, e poi versare una somma allo Stato”.

C’è un precedente nell’ambito della moda: Alexander McQueen, nel 1992, aveva “firmato” i suoi abiti, infilando una ciocca di capelli nelle sue etichette. Un’idea in linea con quella di Samperi: “Io, in ogni cartella, oltre la firma normale, metterei un capello ad esempio. O una foglia, purché sia prima registrata”.

L’infanzia ad Altolia e gli inizi con l’attività tipografica

Nel laboratorio di Samperi: gli inchiostri su carta

Racconta Samperi: “Io da bambino ho frequentato la terza elementare. Poi è scoppiata la guerra nel 1940 e non ho potuto studiare. Ho vissuto la mia infanzia per tre anni ad Altolia, a contatto con la natura, durante il conflitto mondiale. Avevo un fratello ammalato di tubercolosi (Si commuove quando parla di lui, n.d.r.). Mio padre faceva il rilegatore di libri e abbiamo venduto tutto ciò che avevamo per curarlo. Ma non si è potuto salvare. E così ho iniziato a lavorare sin da piccolo. Io e un altro mio fratello, con una piccola macchina tipografica, abbiamo iniziato la nostra attività. Ho sempre amato il contatto con la carta e l’inchiostro. Negli anni Cinquanta, non avendo tempo, tentavo di realizzare l’inchiostro sulla carta e, dopo un anno di ricerche, ci sono riuscito”.

“Vorrei lasciare gli inchiostri su carta alle mie figlie”

L’artista ha un desiderio: “Vorrei lasciare qualcosa alle mie figlie. Non posso lasciare tele, ma gli inchiostri sì (presenti nel suo studio, n.d.r). Su questi ho promosso una mostra a giugno con il titolo in dialetto Chi sunnu sti mossa di carta (Che sono questi pezzi di carta, n.d.r.). E lancio l’appello agli artisti a partecipare e offrire il proprio contributo”.

Gli inchiostri su carta sono una forma d’espressione originale fatta con carta tipografica patinata e con il petrolio. Una carta lavorata a mano con inchiostro, pennelli, spugna o stracci, che ha reso originali le sue opere. In seguito, l’artista si è dedicato anche ai colori ad olio e agli acrilici. Autodidatta, Samperi è diventato un maestro della pittura e di questi originali inchiostri.

Articoli correlati

2 commenti

  1. Francesco Piraino 29 Settembre 2022 18:02

    Un GRANDE!!!! Grazie Bruno!!!!!

    2
    0
  2. Ho lavorato dal 1969 al 1973 nella tipografia dei fratelli Aurelio e Bruno Samperie del papà Mario in via xxiv maggio 54.Non vivo a Messina dal 1973 ma ricordo con piacere quel tempo e Bruno che aveva aperto una litografia più avanti . So che purtroppo Aurelio è mancato tanti anni fa e me ne duole.Auguri e saluti maestro Bruno Samperi.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007