Statistiche e pagellone della stagione del Messina

Statistiche e pagellone della stagione del Messina

Simone Milioti

Statistiche e pagellone della stagione del Messina

Tag:

lunedì 29 Aprile 2024 - 15:20

I giudizi per squadra, staff e società. I voti ai calciatori e tutte le curiosità statistiche

MESSINA – Il Messina ha chiuso la propria stagione centrando l’obiettivo della salvezza matematica, restando fuori dalla griglia playout, con una giornata d’anticipo. La truppa di mister Giacomo Modica. grazie ai 45 punti ottenuti in stagione, 26 in casa e 19 fuori, ha chiuso al 14° posto del girone C. La media dell’intero campionato è stata di 1,18 punti a partita. Ma va considerato che nel girone di andata erano stati 19, un ritmo da playout, mentre nella seconda parte del campionato il Messina con 26 chiude al settimo posto, un ritmo playoff.

La classifica dei biancoscudati si è composta di 11 vittorie (7 in casa e sempre 7 collezionate nel girone di ritorno), 12 pareggi e 15 sconfitte. Questi ultimi esiti sono equamente distribuiti tra casa e trasferta e andata e ritorno. Questo comunque a dimostrazione che il “Franco Scoglio” si dimostra un terreno difficile e che la squadra non ha mai mostrato timore reverenziale quando si è trovata a giocare fuori casa, anche su campi difficili.

La differenza reti è negativa, un -8. In totale 41 i gol fatti, dove spiccano le 25 del ritorno a fronte delle 16 dell’andata. Sicuramente influisce il digiuno nel finale del girone di andata, ma non è un caso che nel girone di ritorno il Messina, grazie al richiamo di preparazione tra Natale e Capodanno, abbia avuto una marcia in più nei secondi tempi. 17 i gol segnati nei secondi quarantacinque minuti al ritorno contro gli 8 dell’andata. Tra il 46′ e il 75′ il Messina ha messo a segno 18 reti.

Di contro però sono stati 49 le reti subite. Dieci di esse arrivate nell’ultimo quarto d’ora dei primi tempi, 13 aggiungendo anche i recuperi, il momento in cui il Messina è stato più vulnerabile. Nove comunque i cleen sheet, partite senza subire reti, tutti ottenuti da Ermanno Fumagalli.

messina spogliatoio

Altri numeri della stagione del Messina

Il Messina guardando i numeri è stata una squadra “cattiva”: 112 ammonizioni e 12 espulsioni, tra l’altro la quasi totalità arrivate in casa. Soltanto Piana espulso in trasferta ma in quel caso dalla panchina. Capitolo dei rigori che ha visto il Messina vedersi concedere due soli rigori, mai in casa, entrambi segnati da Emmausso. Mentre i fischi contro sono stati 5, ma uno è stato parato da Fumagalli e un altro è stato fallito dagli avversari.

Il Messina in un certo senso ha palesato un limite di non avere un piano B o comunque non troppe soluzioni per cambiare spartito a partita in corso. In stagione non è mai stato ribaltato o ha ribaltato l’avversario. Le undici vittorie sono arrivate sempre da situazioni di vantaggio, mentre le quindici sconfitte sempre da situazioni di svantaggio. In sei casi è stato rimontato, ma non ribaltato, quindi da una situazione di vantaggio ad un pari. E in 5 occasioni da una situazione di svantaggio ha poi pareggiato la gara, anche se nell’ultima uscita casalinga contro il Potenza, che poi ha regalato la salvezza matematica, poteva essere sfatato questo tabù col Messina. La squadra, dopo aver subito una rete, era passata in vantaggio per 2-1, prima di essere ripresa sul 2-2. A completare il quadro una sola partita a reti bianche. Una sola volta la squadra di Modica non ha segnato ma neanche subito reti, protagonista nuovamente il Potenza al termine del girone d’andata.

Un ultimo dato riguarda le ammende subite dal Messina in stagione. Alla società sono state attribuite multe per 21500 euro per 15 partite delle 38 disputate. A questa cifra vanno aggiunti i 5000 per motivi legati a documenti presentati in ritardo in estate.

Il pagellone del Messina

Prima di passare a dare i voti singoli, è giusto fare un quadro generale sulla squadra che merita una sufficienza piena, i calciatori hanno mostrato limiti e pesa il momento negativo superato brillantemente nella prima parte di stagione. Una media per quanto fatto tra andata e ritorno è la sufficienza, mentre il voto al gruppo e alla reazione è ottimo.

Allo staff tecnico e quindi ci mettiamo dentro il mister Giacomo Modica e il direttore sportivo Domenico Roma è ben oltre la sufficienza. Un buon lavoro impostato in estate, tanto che non c’è stato bisogno di rivoluzioni invernali, alla fine per diverse cose ha avuto ragione la coppia direttore sportivo e allenatore, ma le critiche su alcune scelte erano sacrosante e d’altronde il Messina ha iniziato a ingranare quando Modica ha deciso di abbandonare il suo storico 4-3-3.

Alla società e proprietà il voto non può essere sufficiente. Richiamare Giacomo Modica ben voluto dalla piazza e che ha dato l’anima per i colori quest’anno è stata una scelta azzeccata. E anche non esonerarlo, quando la squadra non faceva più punti, alla lunga è stata una buona scelta. Ma il resto sembra sempre improvvisato, non ultimi gli addii di Costa e Cammarata. Idee tante, poi in pratica si fa poco e male, il calcio fatto così diventa una sofferenza.

Il voto più alto ai tifosi. Si è creata una sorta di tregua rotta soltanto negli ultimi minuti della stagione quando la salvezza era praticamente acquisita e dove i supporters hanno ripreso a contestare la proprietà. Ma verso i giocatori mai nulla, solo una volta i fischi al “Franco Scoglio”, dopo il Latina, ed erano meritati. I numeri delle presenze in casa, fin quando comunicati dalla società, erano sopra i 2500 di media. Col Catania all’andata il pienone con 6078, record superato dalla sfida playoff col Foggia in cui la società è tornata a comunicare il dato di 6895. Fuori casa, quando non era vietata la trasferta, uno zoccolo duro di tifosi ha sempre seguito la squadra con numeri intorno alle decine di unità per quelle più complicate, se non proprio centinaia.

Portieri

Ermanno Fumagalli, voto 9. Nove come i cleen sheet in stagione del portiere di Treviglio che in questa stagione ha superato le 700 presenze tra i professionisti e si è dimostrato punto di riferimento tecnico e dello spogliatoio. Ha giocato più minuti di tutti (3508) ed è stato il più titolare 36 volte. Si è anche dato una regolata dal punto di vista disciplinare, per lui solo nove cartellini gialli.

card celebrative ermanno fumagalli

Jacopo De Matteis, voto 5. Lo abbiamo ammirato praticamente solo in Coppa Italia (95 minuti) poi è andato via da Messina, in quell’occasione una rete subita su situazione da fermo dove si è mostrato un po’ insicuro, poi chiuso dall’ingombrante nome di Fumagalli.

Edoardo Piana, voto 6,5. Due sole presenze (195 minuti) per lui e quattro gol subiti, la prima per sostituire Fumagalli, dopo avergliela quasi tirata in conferenza stampa di presentazione “so che è in diffida non aspetterò molto”, la seconda nell’ultima di campionato a salvezza acquisita dove comunque ha mostrato che ha delle buone qualità compiendo qualche parata degna di nota, un grande fisico unito ad una buona reattività e soprattutto un’età giovane, sarebbe da tenere ma è in prestito. Per lui anche un’espulsione dalla panchina.

Antonio Di Bella, senza voto. Spesso aggregato in prima squadra e in panchina come terzo per le partite in casa. Dopo l’addio di De Matteis per una giornata è stato il secondo di Fumagalli con l’Audace Cerignola al ritorno. Zero minuti giocati ma ha fatto parte attivamente del gruppo.

Difensori

Marco Manetta, voto 7,5. È stato l’anima del Messina per diverse settimane. L’unico che dava certezze non solo al reparto offensivo. Anche se all’inizio non era titolare nella testa di Modica pian piano si è preso il reparto ed era l’unica che sembrava seguire le indicazioni del mister di difendere attaccando in avanti. 32 presenze da titolare e secondo come numero di minuti giocati (3057), un gol segnato pesantissimo che vale la vittoria in casa dell’Avellino, un rigore concesso agli avversari contro il Foggia all’andata e undici ammonizioni, il più cattivo del Messina.

Federico Pacciardi, voto 6. Colui che è stato più utilizzato sul centrosinistra, 22 presenze da titolare per 1871 minuti, ha alternato delle cose buone in stagione ad alcune dove è stato spesso indicato come l’anello debole, vedi palla persa in area contro il Foggia al ritorno, per lui comunque anche i problemi fisici hanno influito. Chiude anche lui con una rete pesante in trasferta contro il Monterosi Tuscia, poi un fallo da rigore contro il Sorrento e un’espulsione contro il Giugliano sempre all’andata.

Daniel Dumbravanu, voto 7. Per settimane il centrale era il mantra di tifosi e addetti ai lavori, insieme al terzino sinistro, arrivato si è subito imposto per personalità in campo. Bene da centrale di sinistra ma ottimo anche da terzino da quella parte nel finale di stagione. Da gennaio ha messo insieme 14 presenze tutte da titolare per 1350 minuti, suo il fallo da rigore contestatissimo fischiato contro il Catania al “Massimino”.

Vincenzo Polito, voto 4. Molto considerato da Modica, sembra però non trovarsi a suo agio in mezzo alla difesa, provato anche sulla fasce, giocatore duttile ma che spesso si lascia saltare. Mette insieme 26 presenze, di cui 18 da titolare, per 1638 minuti. Espulso nel finale con l’Avellino all’andata, pareggia la sfida a Crotone con l’unica rete del suo campionato e serve anche un assist a Zunno alla 20ª giornata.

Michele Ferrara, voto 5. Punto di riferimento nella passata stagione, una quasi sicurezza all’inizio di quest’anno, poi messo ai margini del progetto lascia lo Stretto appena ne ha la possibilità. Dieci presenze, sei da titolare per 678 minuti giocati, concede il secondo rigore al Monterosi Tuscia nella partita della 16ª giornata.

Matteo Darini, senza voto. Chi l’ha visto, subentra una volta in campionato per 15 minuti, titolare invece per quasi un’ora in Coppa Italia. È il primo destinato a partire nel mercato invernale per far posto al nuovo difensore centrale.

Damiano Lia, voto 6,5. Meriterebbe il sette per via degli infortuni che lo tengono a più riprese lontano dal campo. Quando in condizione è un giocatore che fa la differenza sulla fascia destra e si rende pericoloso. 23 le presenze, 18 da titolare, con 1643 minuti giocati, un solo assist nella sfida casalinga contro la Turris.

Giuseppe Salvo, voto 7,5. Stagione da incorniciare per il terzino messinese, subentra forzatamente a Lia ma diventa un punto di riferimento dello scacchiere di Modica. Saranno pi 24 le presenze, 16 da titolare, con 1631 minuti giocati, devastante con le sue corse a destra si rende protagonista di episodi spiacevoli, vedi l’espulsione contro la Virtus Francavilla che gli costa tre giornate o l’autogol recente contro il Monopoli, ma anche episodi chiave della stagione dai suoi piedi arriva l’assist della seconda rete di Emmausso a Caserta e il gol salvezza, nel 2-2 contro il Potenza, è il suo primo tra i professionisti.

abbraccio ortisi manetta dopo la rete del vantaggio

Lino Ortisi, voto 7. Giocatore duttile e preziosissimo. Viene adattato nel ruolo di terzino sinistro e diventa il titolare fisso da quella parte. 30 presenze, 26 da titolare, con 2526 minuti giocati. Poche gioie in termini di gol e assist in campionato, una rete nel derby di Coppa Italia al “Massimino”, due espulsioni contro il Benevento all’andata e al ritorno contro l’Audace Cerignola questa condiziona parecchio la partita.

Lorenzo Tropea, voto 5. Non si trova a suo agio nell’idea di calcio di Modica. Inizia contro l’Audace Cerignola con un gol da antologia, il primo del Messina in stagione, ma praticamente non vedrà più il campo. Quattro presenze, due da titolare, per appena 226 minuti.

Samuele Zona, senza voto. Difficile giudicarlo arriva il tanto desiderato terzino sinistro ma viene utilizzato solo cinque volte e sempre dalla panchina, in totale 201 minuti. Non ha mai avuto modo di incidere anche se dagli allenamenti possiamo confermare che serve bei cross.

Jacopo Fumagalli, senza voto. Entra nel nostro pagellone perché gioca un minuto, in campo con suo padre, nell’ultima in casa contro il Potenza, entra in pieno recupero e fa il suo esordio in prima squadra e tra i professionisti. Impossibile giudicarlo ma gli auguriamo una splendida carriera.

Centrocampisti

Simone Buffa, voto 5. Stagione complicata la sua, fatica inizialmente a trovare spazio solo 8 presenze di cui 2 da titolare per 339 minuti, provato come vertice basso nel 4-3-3 non convince. Partita intera per lui in Coppa Italia dove gioca interno di centrocampo. Poi arriva l’infortunio e viene praticamente tagliato fuori e libera lo slot nel mercato invernale.

Marco Firenze, 6-. Non sboccia l’amore con la filosofia del duro lavoro di mister Giacomo Modica, ma lui è un giocatore di talento indiscusso. 25 presenze, 16 da titolare, con 1475 minuti giocati, dopo alcune prove di 4-3-3 Modica lo schiera come vuole il calciatore davanti alla difesa e il Messina trova leggermente la quadra, quando si passa al 4-2-3-1 scompare. Per lui una rete, su punizione diretta disobbedendo agli ordini di giocare uno schema, contro l’Audace Cerignola all’esordio e tre assist, di cui due da calcio d’angolo.

Giulio Frisenna, voto 7,5. Per il centrocampista catanese una stagione da protagonista, è un under ma in campo sembra un veterano. In mezzo al campo corre, pressa e suda la maglia. 32 presenze e 27 da titolare, fisso nei due di centrocampo quando si passa al modulo con i trequartisti, 2555 minuti giocati che fruttano tanto. Tre reti, tutte bellissime contro Turris da fuori area, Virtus Francavilla da centrocampo e Benevento allo scadere dal limite; tre assist, un’autorete sfortunatissima contro la Turris al ritorno e due espulsioni.

esultanza dopo il gol

Domenico Franco, voto 7,5. Come il gemello di reparto per lui una stagione da incorniciare, si fa aspettare per scontare la squalifica iniziale ma poi praticamente è sempre in campo garantendo esperienza, passaggi e sicurezza al reparto. 31 presenze, 28 da titolare e 2580 minuti in campo. Una rete che vale l’1-1 col Monopoli in casa, due assist, entrambi per Emmausso, e un’espulsione, per doppia ammonizione contro la Juve Stabia all’andata.

Francesco Giunta, voto 6,5. Stagione da seconda linea per il centrocampista messinese. 25 le presenze totali ma la maggioranza 13 sono da subentrato per un totale di 1180 minuti. Infaticabile, corre e pressa su tutti, una rete stupenda ad aprire il match d’andata contro il Crotone, due assist uno per Zunno a Latina e l’altro, che gli vale mezzo voto in più, per Salvo sull’asse tutto peloritano che regala la salvezza al Messina contro il Potenza.

Francesco Scafetta, voto 5,5. Difficile da valutare positivamente perché schierato sempre in posizioni diverse, il campo comunque lo vede 30 presenze equamente suddivise tra titolare e subentrato per 1573 minuti giocati. Più un uomo da lavoro sporco per quanto fa in allenamento. In campionato fa poco: gli annullano un gol contro il Giugliano all’andata, serve un assist a Luciani a Crotone, tocca di mano e rigore concesso al Monterosi Tuscia in trasferta.

Marco Civilleri, voto 6. Un sei politico per un calciatore arrivato a gennaio e utilizzato solo nove volte di cui 8 da subentrato per un totale di 143 minuti. Lui si cala nella parte e contribuisce silenziosamente alla salvezza del Messina.

Attaccanti

Pierluca Luciani, voto 5,5. Non ha avuto molto spazio, come vice Plescia ha collezionato 25 presenze ma 17, più del doppio, da subentrato per 883 minuti totali. Ha comunque segnato 4 reti, anche se l’unico veramente importante a Crotone partita poi terminata 3-3. Ha mostrato buone cose a sprazzi, calciatore che evidentemente soffre la pressione, ci si aspettava di più.

Michele Emmausso, voto 8,5. Meriterebbe anche un 9 se non addirittura 10 per pareggiare il numero dei gol fatti in stagione, ma in alcune situazioni ha dimostrato perché un calciatore col suo talento non giochi nelle categorie superiori. Freddo dal dischetto, bravo negli inserimenti e segna anche di testa, destro o sinistro per lui non è un problema perché quando è in giornata e ha la palla vicino alla porta segna. Un po’ il figlio, calcistico e non solo, di mister Modica che lo manda in campo 34 volte, 26 da titolare per 2448 minuti. Dieci le reti, primo attaccante in doppia cifra delle squadre di Sciotto dai tempi della Serie D. Importantissimo quello col Catania nel derby, devastante la sua prestazione a Caserta dove tenta di segnare la tripletta con la spalletta, tre assist, uno al capitano Ragusa nella vittoria in parte salvezza a Brindisi, e un’espulsione evitabilissima col Crotone in casa.

emmausso e zunno si abbracciano

Marco Zunno, voto 8. Giocatore esploso a Messina, il suo voto è una media tra quando fatto vedere, poco, nel girone d’andata, e quando realizzato nel girono di ritorno dove ha segnato tutti e sette i gol della sua stagione. 33 volte in campo, 22 da titolare per 2305 minuti, Modica se lo cresce e non manca di rimproverarlo quando non tira e anche quando lo fa, ignorando compagni posizionati meglio, viene ripreso. Una stagione di crescita la sua che si dimostra un calciatore con delle qualità importanti, spesso le sue reti sono votate come le migliori del mese, stupenda la rovesciata contro il Picerno in casa. Reti pesanti le sue e anche tre assist in stagione.

Carlo Cavallo, voto 5. Calciatore che è stato utilizzato molto specie all’inizio della stagione, 20 presenze in totale ma 12 da subentrato per 1017 minuti. Come ala non convince appieno anche se gli viene annullato un gol che poi a rivederlo sembra regolare, contro la Virtus Francavilla all’andata, poteva valere l’1-1. Chiude la stagione fornendo l’assist a Luciani proprio contro il Monopoli all’ultimo, in allenamento fa vedere cose buone ma poi in campo, lo spazio l’ha avuto, ma non è riuscito a fare altrettanto.

Vincenzo Plescia, voto 6-. Un po’ più di Luciani perché segna una rete in più e per la bellezza e la pesantezza dei suoi gol. Ma tutto sommato dal centravanti del Messina di Giacomo Modica, che gioca un calcio offensivo, ci si aspettava qualcosa in più delle cinque reti. 34 presenze, 26 da titolare e 1281 minuti in campo, lotta sempre in campo e non ha sempre partite facili, conquista sia la punizione poi trasformata da Firenze che uno dei due rigori concessi al Messina, quello di Picerno all’andata. Le sue reti contro Benevento e Avellino valgono tre punti pesanti, visto che le sfide terminano 1-0. Un’espulsione nel finale della sfida con Brindisi e la rete stupenda che vale un’altra vittoria fondamentale in casa contro il Monterosi Tuscia al ritorno.

Antonino Ragusa, voto 6,5. Il capitano di questa Messina che ne incarna lo spirito, stagione non semplice per lui con 35 presenze, 21 da titolare e 2040 minuti in campo. È comunque sempre il primo a dare l’esempio in allenamento e partita, uomo che nello spogliatoio serve specie nei momenti duri vissuti dalla squadra. In campo è anche sfortunato e raccoglie poco: una rete a Brindisi, dal suo piede parte anche la palla che poi diventa autogol di Anastasio nell’1-1 in casa con la Casertana; un assist a Franco col Monopoli in casa e un rigore procurato a Monterosi Tuscia all’andata poi calciato da Emmausso. Nel finale di campionato è in crescita mister Modica lo sfrutta di più, abbiamo paura di sapere cosa abbia detto a Zunno che non gli ha passato il pallone nel finale della sfida casalinga col Monterosi quando era tutto solo in area.

Andrea Zammit, senza voto. Altro calciatore difficile da giudicare, il maltese non si trova evidentemente a suo agio e Modica lo impiega poco, mai titolare e subentrato anche in Coppa Italia. 27 minuti in due presenze in campionato, altri dieci minuti in Coppa, un’oggetto misterioso e la partnership con Malta naufragata miseramente?

Sabino Signorile, senza voto. Per il calciatore scuola Milan 4 presenze, una da titolare, per 69 minuti totali. Arrivato a gennaio vede poco il campo, dà l’impressione di essere un giocatore di qualità ma non riesce ma a ricavarsi lo spazio necessario per scalare le gerarchie costruite.

Marco Rosafio, voto 7. Voleva fortemente tornare a Messina e ritrovare Modica, un mix per tornare a giocare a buoni livelli. Purtroppo ci si aspettava qualcosa in più ma è stato comunque importante e decisivo nella seconda parte della stagione del Messina, vedi la sfida che in parte chiude i conti col Monterosi Tuscia in casa. Praticamente sempre titolare 14 volte su 16 presenze totali per 1179 minuti con lui in rosa Modica può pensare al 4-2-3-1. In poche giornate è protagonista con 2 reti, una col Monterosi Tuscia e l’altra in trasferta a Torre del Greco, e tre assist di cui quello che permette a Plescia di segnare il suo stupendo gol contro il Monterosi Tuscia.

Immagini in questo articolo di Francesco Saya,
dalla pagina Facebook dell’Acr Messina

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007