Chirurgia vertebrale: al Policlinico per la prima volta nel centrosud intervento con procedura “neuronavigata”

Chirurgia vertebrale: al Policlinico per la prima volta nel centrosud intervento con procedura “neuronavigata”

Chirurgia vertebrale: al Policlinico per la prima volta nel centrosud intervento con procedura “neuronavigata”

Tag:

giovedì 02 Febbraio 2012 - 10:38

Ad eseguirlo il prof. Tomasello e il dott. Fabio Cacciola: strumentazioni di ultima generazione con enormi potenizalità

Visionare con precisione ed agire. Sono racchiuse nelle immagini e nelle potenzialità di una strumentazione di ultima generazione le nuove frontiere della chirurgia vertebrale. Nei giorni scorsi, presso la clinica neurochirurgica dell Policlinico “G. Martino” di Messina, è stata operata con successo una giovane paziente di 14 anni con una doppia frattura vertebrale dorsale, causata da un incidente sportivo. L’intervento, eseguito con tecniche mininvasive dal prof. Francesco Tomasello, direttore della clinica, e dal dott. Fabio Cacciola, neurochirurgo, si è contraddistinto per essere il primo, nell’Italia centro meridionale, ad essere effettuato con una procedura interamente neuronavigata: dalle fasi iniziali di ricerca delle traiettorie più idonee fino al posizionamento del sistema di stabilizzazione. Grazie al neuronavigatore il chirurgo infatti “naviga” assistito, nelle sue manipolazioni, da immagini proiettate su di un monitor che consentono di localizzare il punto interessato in modo preciso.

I vantaggi sono notevoli: la degenza in ospedale è ridotta in maniera significativa, l’intervento viene infatti realizzato con piccole incisioni cutanee e l’applicazione percutanea di viti e placche; ciò significa determinare un minimo danno ai tessuti, ridurre i tempi chirurgici, garantendo una minore esposizione del paziente e degli operatori a radiazioni ionizzanti. Queste sono, infatti, maggiori quando il posizionamento delle viti viene eseguito in sala operatoria sotto controllo radioscopico. I traumi, specie quelli causati da incidenti stradali e infortuni sul lavoro ma anche da banali incidenti domestici possono produrre a carico della colonna vertebrale fratture e dislocazioni di vertebre, associate o meno a compressione del midollo spinale e dei nervi. Con questa strumentazione la tecnologia si fonde, dunque, sempre più con la medicina e apre una prospettiva di trattamento moderna, utile per patologie molto frequenti e spesso invalidanti, ma anche per tutte le patologie degenerative e neoplastiche della colonna.

Un commento

  1. E’ stato solo un caso. Si getta fumo negli occhi ai messinesi

    0
    1

Rispondi a Antonio Arena Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007