La buona notizia arrivata da Palermo ridà speranza ai lavoratori dei servizi sociali

La buona notizia arrivata da Palermo ridà speranza ai lavoratori dei servizi sociali

Francesca Stornante

La buona notizia arrivata da Palermo ridà speranza ai lavoratori dei servizi sociali

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venerdì 28 Dicembre 2012 - 13:26

Dopo una mattinata al cardiopalma per i lavoratori dei servizi sociali possono tirare un sospiro di sollievo. Da Palermo confermati i 40 milioni di euro e si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel

Che fosse solo questione di ore lo aveva detto chiaramente questa mattina anche il commissario Croce. Gli occhi sono rimasti tutti puntati su Palermo fino ad ora, ma la buona notizia finalmente c'è. Il destino di Messina dipendeva dai lavori della Giunta Regionale che oggi è tornata a riunirsi dopo una seduta fiume che ieri si è conclusa in tarda notte. Si aspettava solo il sì al ddl salva-enti siciliano che porterà in città quaranta milioni di euro che salveranno Messina dal dissesto e, a cascata, apriranno spiragli positivi per tutti i servizi e i lavoratori che da settimane protestano in attesa di risposte. Palazzo Zanca puòtirare un vero sospiro di sollievo. Adesso che c'è la certezza che la Regione lancerà questo salvagente il commissario Croce apporrà la sua firma al bilancio di previsione 2012 da cui dipende tutto ciò che in questo momento è in stand-by. Lo ha assicurato lo stesso Croce durante l’incontro che in tarda mattinata ha avuto con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Lillo Oceano, Tonino Genovese e Costantino Amato. Per la prima volta in questi mesi di commissariamento e problemi legati all’incubo del dissesto i segretari erano usciti dall’incontro con un pizzico di ottimismo e speranza perché finalmente si può guardare ad un futuro meno nero di quello che fino ad oggi si prospettava. Solo questa notizia aveva rasserenato il clima a Palazzo Zanca che oggi è stato di nuovo preso d’assedio dai lavoratori dei servizi sociali. Ieri c’era stata la protesta davanti i cancelli rimasti chiusi. Oggi la rabbia e la tensione sono sfociati dentro il Palazzo, tra i corridoi del Comune, davanti le porte del commissario Croce, dell’aula consiliare. I lavoratori dei servizi sociali avevano promesso ieri che non si sarebbero mossi dal Comune senza la certezza di non rimanere disoccupati. E oggi sono tornati a Palazzo Zanca, sono rimasti tutta la mattinata in attesa, un’attesa lunga, snervante che ha trovato pace solo quando dal commissario Croce è arrivata la conferma che era solo questione di ore. Troppa la tensione oggi. I lavoratori delle cooperative sono stanchi, esasperati, non ce la fanno più. Sono senza stipendi e con l’incubo del licenziamento che aleggia ancora su di loro. La mattinata tra i corridoi di Palazzo Zanca ha purtroppo regalato brutti momenti. Perché non è bello dover sentire le urla disperate di lavoratori che hanno già passato un natale amaro e non vogliono più dover elemosinare nulla. Non è bello vedere le lacrime delle lavoratrici che pensano ai figli perché sono madri e pensano però anche ai loro assistiti che senza di loro sono persi. C’erano naturalmente anche i segretari delle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil Clara Crocè, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai. Tutti sono rimasti in attesa di avere la certezza che da Palermo arriveranno i soldi promessi dal governatore Crocetta. I quaranta milioni di euro adesso diventeranno realtà. Grazie a quelli arriverà la firma del commissario Croce sul bilancio di previsione che aprirà la strada intanto alla proroga dei servizi, anche per quei lavoratori che sono già stati licenziati dalle cooperative. Poi probabilmente si procederà ai nuovi bandi. Ma al momento meglio pensare a fare un passo alla volta. Sicuramente questo della Regione è il più significativo. Adesso ne seguiranno altri importanti da cui dipende anche il futuro dei servizi sociali e di circa 700 lavoratori. (Francesca Stornante)

2 commenti

  1. che tristezza vedere una città martoriata e devastata.Sarebbe bene che gli sponsor politici di questa gente disperata venisse fuori e con grande responsabilità dignarasse la loro inettitudine e sopratutto la loro perversa mentalità nell’avere creato tutti questi precari.

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  2. Mariella De Francesco 28 Dicembre 2012 19:07

    che tristezza!
    Ma i Dirigenti del comune e i politici, i consiglieri e la giunta tutta, non si vergognano? Come fanno a dormire a divertirsi con le loro famiglie?
    E la loro solidarietà dov’è?
    Solo adesso hanno il fuoco nel posteriore, e prima che facevano?

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