Calabria: zona bianca, finalmente

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Redazione

Calabria: zona bianca, finalmente

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lunedì 21 Giugno 2021 - 07:15

Con due ordinanze il presidente Spirlì ha disposto la riapertura delle discoteche, ma pure il "disco verde" per manifestazioni fieristiche e convegni

È finalmente arrivata pure in Calabria l’agognata “zona bianca”.
Ieri il Governatore calabrese facente funzioni Nino Spirlì ha firmato due ordinanze con cui si applicano le misure previste per la “zona bianca” dopo l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza del 18 giugno scorso e si prende atto delle disposizioni che definiscono le modalità di rilascio delle Certificazioni verdi digitali.

Sì a party e spostamenti notturni

Cessa da oggi “la limitazione oraria degli spostamenti.
Prevista l’anticipazione delle date di riapertura, rispetto a quelle fissate dai decreti legge 52 e 65, per parchi tematici e di divertimento; piscine coperte; centri benessere e termali. Poi, feste private anche conseguenti cerimonie civili e/o religiose all’aperto e al chiuso. E ancòra fiere, grandi manifestazioni fieristiche, congressi e convegni; eventi sportivi aperti al pubblico che si svolgono al chiuso. Riapertura pure per sale giochi e scommesse, sale bingo e casinò; centri culturali, centri sociali e centri ricreativi; corsi di formazione.

Discoteche ok, ma non si balla

Quanto alle discoteche, si applicano le previsioni di cui all’articolo 5 del decreto legge 52 (in sostanza: riapertura sì, ma vietato ballare). Questo, «fermo restando che le attività di ristorazione e bar sono equiparate a quelle già autorizzate dalla normativa vigente».
Per le feste dopo le cerimonie c’è la prescrizione che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni verdi.

Green pass & C.

In vista del Green Pass europeo che partirà dal primo luglio, poi, nell’ordinanza di Spirlì si ribadisce «la necessità del quotidiano aggiornamento delle anagrafi dei soggetti sottoposti a vaccinazione a cura delle Strutture che effettuano il servizio».
Si dispone altresì «l’inserimento immediato nel sistema Tessera sanitaria (Certificazioni verdi – Servizi di invio dati tamponi e certificati di guarigione)» dell’esito dei test molecolari o antigenici da parte dei laboratori abilitati. O, alternativamente, nella piattaforma di reportistica regionale ‘monitoring’.
Stabilito anche «l’obbligo di alimentare tempestivamente il Sistema tessera sanitaria» coi dati relativi alle certificazioni di avvenuta guarigione. I Dipartimenti di prevenzione delle Asp «devono mantenere aggiornata la piattaforma web di sorveglianza integrata casi Covid-19 in Italia dell’Iss». L’ordinanza dà poi mandato al delegato del soggetto attuatore di «definire le ulteriori procedure operative finalizzate all’organizzazione funzionale della gestione dati».

Prevenzione sempre basilare

Infine viene precisato, che il possesso e la presentazione di certificazioni vaccinali, e più in generale di certificazioni verdi, non deve sostituire il rispetto delle misure di prevenzione e contrasto del virus.

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