Ancora lontani dal raggiungimento dell’accordo il capitano D’Ambrosio, ma anche Marzocchi, Borgogni e Granito. In bilico il tecnico Loris Beoni. Raggiunta invece l’intesa sul saldo delle spettanze arretrate. Il gruppo attuale vestirà la maglia giallorossa almeno fino all’1 dicembre. L’eventuale sfaldamento sarebbe un vero peccato

Sono terminati ieri intorno alle 23.30 i primi faccia a faccia tra i calciatori dell’Acr Messina e la nuova proprietà, organizzati per fare il punto della situazione sul saldo degli stipendi arretrati e soprattutto per discutere della rinegoziazione degli ingaggi sulla base del nuovo badget fissato dalla società. Come anticipato, diversi atleti hanno già raggiunto un’intesa. Tra questi Cocuzza, Esposito ed altri under. In bilico invece la posizione di altri tesserati. Hanno chiesto qualche ora di tempo per ragionare sulla proposta Lo Piccolo e Marino, che alla fine però dovrebbero accettare di rimanere. Più complessa la situazione di Marzocchi, D’Ambrosio, Borgogni, Prandelli e Granito, che al momento resta incerta. Le parti stanno cercando di venirsi in contro, ma non è detto che il cerchio si chiuda. Punto interrogativo anche sulla posizione del tecnico Loris Beoni. I confronti dovrebbero proseguire nel pomeriggio, dopo la seduta di allenamento.

Intanto il gruppo calabrese ha trovato l’accordo con tutti i componenti della rosa per quanto riguarda il saldo delle mensilità non ancora corrisposte. Il gruppo, così com’è, rimarrà compatto almeno fino all’1 dicembre, data in cui riaprirà il mercato e probabilmente cominceranno ad arrivare offerte per alcuni di questi ragazzi. Fino ad allora però, l’intero organico è chiamato, come ha fatto fino ad oggi, a dare il massimo in campo per proseguire la rincorsa alle zone alte della classifica (già da Rossano), anche se poi la scalata dovesse continuare con altri calciatori.

E’ chiaro che in questo momento il muro contro muro non serve a nessuno, dunque serve buon senso per arrivare ad un compromesso, anche negativo. Si comprende la posizione dei calciatori, alcuni dei quali provengono dai professionisti e dunque vogliono essere “trattati” finanziariamente come tali, anche se vi sono ingaggi che per una categoria come la serie D risultano un po’ troppo pesanti. Su alcuni peserebbero anche delle questioni familiari, sulle quali non è giusto entrare nel merito. La società, dal canto suo, sta comunque provando a fare degli sforzi per accontentare i calciatori, pur nell’ottica della riduzione della spesa necessaria per puntare al risanamento della situazione debitoria del club, che grava sulle casse come un macigno.

Certo, è innegabile che perdere alcuni componenti di questo gruppo che si è sempre esaltato nelle difficoltà, sarebbe un peccato. Non farebbe piacere a nessuno salutare alcuni calciatori simbolo proprio adesso che la situazione sembra sistemarsi. Chi andrà avanti e continuerà a vestire la maglia giallorossa dovrà essere incitato ancora di più di quanto fatto fino ad oggi. Ma un applauso dovrà comunque essere riservato, per gratitudine, anche a chi ha dato tutto in condizioni difficilissime, pur se dovesse ritenere conclusa la sua esperienza in riva allo Stretto. Lo spirito che è regnato in questi mesi nello spogliatoio, al di là dell’attuale “scontro” interno tra nuova e vecchia area gestionale, dovrà comunque rimanere. Quello spirito, rappresenta un modo di affrontare le cose che può far tornare il Messina lì dove merita. E dovrà quindi essere assorbito anche dai quei calciatori che la società ingaggerà per sostituire gli attuali o per rinforzare la rosa. (E. Rigano)