Acr Messina. Si sogna con Sarli, ma piedi per terra: domenica c’è l’Adrano

Acr Messina. Si sogna con Sarli, ma piedi per terra: domenica c’è l’Adrano

Acr Messina. Si sogna con Sarli, ma piedi per terra: domenica c’è l’Adrano

sabato 05 Dicembre 2009 - 11:04

L’obiettivo è arrivare con il minor scarto di punti possibile alla sfida del 20 dicembre contro la Vigor Lamezia. Fondamentali i prossimi due impegni esterni: allo stadio dell’Etna e a Trapani. In dubbio D’Urso

L’Acr Messina prepara in maniera convinta la sfida di campionato contro l’Adrano. La classifica, dopo quattro risultati utili consecutivi, non è quella inguardabile di qualche settimana fa anche se non risulta essere ancora all’altezza delle aspettative dei tifosi e della stessa proprietà. L’ambiente però sembra essere sereno. Dall’addio di Infantino all’arrivo e alla partenza lampo di Pirozzi fino alla cura Labonia, il cerchio sembra essersi chiuso con il ritorno del tecnico ex Rieti, che siederà nuovamente sulla panchina giallorossa già dal prossimo match, al fianco del suo secondo.

All’iniezione di fiducia dei risultati hanno fatto seguito i primi acquisti garantiti dalla società. Il centrocampista Piccolo, che promette bene per quanto fatto vedere in allenamento e soprattutto il grande colpo ufficializzato ieri: Cosimo Sarli. L’attaccante rinforza in maniera decisa il reparto offensivo e con Magliocco e Di Napoli forma una batteria formidabile, forse la migliore tra le formazioni di serie D. L’ex Aversa Normanna dovrebbe esordire il 20 dicembre, quando il Messina affronterà al San Filippo la Vigor Lamezia. Una gara delicatissima alla quale bisognerà arrivare con il minor scarto di punti possibile.

Per questo diventano fondamentali i prossimi due impegni esterni, quello di domenica ad Adrano e il prossimo ancora, a Trapani. Piccoli passi, per guadare in alto. In questo percorso, ovviamente, un ruolo fondamentale lo giocherà Infantino, che dovrà mantenere gli equilibri formatisi e contestualmente provvedere all’inserimento dei nuovi atleti: quelli che sono arrivati e quelli che devono ancora arrivare. Almeno altri due per ciò che il Direttore Sportivo Salvatore Avallone ha fatto capire.

Allo stadio dell’Etna potrebbe esordire dal primo minuto Gioacchino Giardina, arrivato dall’Igea Virtus, in panchina con l’Avellino e non impiegato. Qualche chance anche per Roberto Piccolo, che Infantino conosce bene avendolo già avuto a Rieti. In difesa qualche problema per il portiere D’Urso, che ha dato sicurezza al reparto subendo solo un gol nelle ultime quattro partite. Si spera in un suo recupero. Se non dovesse farcela pronto Giorgi (Avallone cerca un altro estremo under). Di fronte l’Acr si troverà un Adrano fortemente provato dalle vicende societarie. Alle promesse ambiziose del presidente Fabio Calì si contrappone oggi uno stato di “abbandono” fortemente preoccupante per la tifoseria e per i calciatori, che hanno perso le ultime tre gare consecutive. Una storia complessa, pagata da una piazza che sognava di puntare in alto e che invece si è ritrovata senza una meta, tra scuse, fughe e solite operazioni “fantasma” a cui il mondo del calcio si è purtroppo, ormai, tristemente abituato.

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