Acr: la salvezza dovrebbe essere conquistata, ci sono anche i rimpianti. Per programmare serve chiarezza

Acr: la salvezza dovrebbe essere conquistata, ci sono anche i rimpianti. Per programmare serve chiarezza

Acr: la salvezza dovrebbe essere conquistata, ci sono anche i rimpianti. Per programmare serve chiarezza

lunedì 02 Maggio 2011 - 13:29

Vista la classifica, chissà come sarebbe potuta andare senza i problemi societari che hanno condizionato l’intera stagione. In attesa di capire se arriveranno altre penalizzazioni (o verranno comminate il prossimo anno), si deve pensare al presente prima del futuro

Il successo di ieri ottenuto dal Messina contro il Sapri ha confermato ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, che senza i problemi societari che hanno condizionato l’intera stagione i giallorossi potevano lottare sicuramente per altri traguardi, ovvero un piazzamento in zona playoff. La compagine peloritana chiude infatti il proprio torneo (all’ultima giornata osserverà il turno di riposo) a quota 49 punti, in questo momento a otto lunghezze dalla Turris che occupa la quinta posizione. Se a tali numeri venissero aggiunti i quattro punti di penalizzazione e qualche punto in più potenzialmente conquistato nelle tre gare non giocate (Real Nocera e Sapri fuori, Cittanova in casa), non è difficile intuire che la situazione sarebbe stata nettamente diversa. Ma così è, le questione interne hanno influito e molto, tanto da portare di fatto alla disputa di due campionati.

Il primo giocato dalla squadra costruita da Gianni Magi e allenata da Loris Beoni, il secondo disputato dagli attuali elementi in organico, portati in riva allo Stretto dal responsabile dell’area tecnica Pasquale Leonardo e allenati fino a qualche settimana fa da Sergio Campolo. Solo alcuni calciatori hanno vissuto entrambe le fasi. Tra gli over merita una menzione particolare Fabrizio Lo Piccolo, uno degli artifici principali del positivo, almeno in campo, campionato dei giallorossi. Il difensore, che si è alternato tra il ruolo di centrale e di terzino sinistro, è uno degli elementi dai quali certamente si può ripartire se si vuole programmare subito un campionato migliore dell’attuale. Tra coloro che sono rimasti per tutta la stagione anche gli under D’Angelo, Biondo e Bruno, quest’ultimo, classe ’93, è la nota certamente più positiva proveniente dalle giovanili.

La quota salvezza dovrebbe essere raggiunta, al di là delle possibili penalizzazioni. A tal riguardo ottimismo è stato espresso dai dirigenti reggini, anche se le sanzioni potrebbero ripercuotersi sulla prossima annata sportiva causando più danno di quanto farebbero oggi. Chiusa questa stagione, si potrà cominciare a pensare al futuro e soprattutto ai tanti problemi che attanagliano l’Acr. Si attende ancora che vengano risolte le questioni economico/finanziarie con l’approvazione dei bilanci. Il quadro dovrà essere risolto anche per quanto riguarda tante altre questioni, come quella dello stadio e soprattutto del saldo dei debiti con i creditori, con a capo i dipendenti. In questo momento continuare a parlare di cittadella sportiva e ripescaggio stonerebbe un po’. I tifosi presenti ieri al San Filippo, criticando chi secondo loro ha abbandonato la barca sul punto di affondare, hanno cantato la loro voglia di tornare tra i professionisti, di lasciare questa categoria della quale si sentono ostaggi. Un messaggio che chi tiene davvero al Messina deve raccogliere.

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