L'alleanza dura poco, Rodi attacca anche l'Acr

L’alleanza dura poco, Rodi attacca anche l’Acr

Redazione

L’alleanza dura poco, Rodi attacca anche l’Acr

lunedì 25 Agosto 2008 - 09:36

Il professionista messinese scrive anche contro Giovanni Carabellò, chiedendo a Figc, Lnd e Sindaco che venga accertato se il club possiede tutti i requisiti giuridici per chiedere l'ammissione in D

Una telefonata di qualche giorno fa tra Alberto Leone e Giuseppe Rodi e poi l’ipotetico incontro con Giovanni Carabellò, sembravano aprire le porte ad un’alleanza messa in piedi per conquistare la D e presentarsi compatti per il duello contro i Franza. Ma qualcosa nel weekend sembra essersi rotto. Stamattina comunicato stampa di Giuseppe Rodi, inviato come ormai consuetudine di questi giorni al presidente della Federazione Giancarlo Abete, al presidente della Lnd Carlo Tavecchio, al Sindaco Giuseppe Buzzanca.

Viene richiesto in pratica di verificare se l’Acr Messina, una delle tre compagini che ha richiesto l’ammisisone in quinta serie, sia in possesso dei requisiti giuridici per ambire a tale risultato. Rodi sostiene che: «l’Acr Messina non risulterebbe essere in possesso di Codice Fiscale e Partita Iva rilasciata dall’Agenzia delle Entrate di Messina e, ove ciò confermato, mancherebbe (quanto meno) di un formale atto di costituzione; che, la predetta in mancanza di quanto al precedente punto, si presuppone che non avesse provveduto all’affiliazione alla Lega Nazionale Dilettanti entro i termini stabiliti dalle norme sportive; che, in realtà, potrebbe sussistere soltanto un verbale di intenti con il quale potrebbe essersi concordato la costituzione della Società Acr Messina e, comunque, detto atto (in base alle norme sportive) non avrebbe alcun valore atteso che, nello specifico, al momento dell’affiliazione bisognava dimostrare l’esistenza di una Società (come ad esempio il possesso di Codice Fiscale e Partita Iva rilasciata dalla Agenzia delle Entrate alla quale va prodotto, quanto meno, l’Atto Costitutivo); che, ove mancassero i fondamentali requisiti di cui sopra, all’Acr Messina, il Sindaco di Messina non poteva concedere lo stadio “S. Filippo- e/o anche lo stadio “Giovanni-. Ed, altresì, la concessione dello Stadio, o degli Stadi cittadini, senza il preliminare accertamento dell’esistenza di un regolare posizione giuridica costituirebbe pale violazione di norme vigenti in materia; che, ove mancassero i predetti fondamentali requisiti, l’istanza di ripescaggio/iscrizione al campionato di Serie D, azionata dall’Acr Messina, è affetta da nullità assoluta ed insanabile nonché è soggetta alla dichiarazione di inammissibilità».

Pur confidando in una attenta valutazione da parte degli Organi federali preposti e ponendo ampia fiducia nei vertici sociali che li rappresentano, il presidente dello Sporting Messina ritiene che (ove mancassero i requisiti di cui sopra) «la presenza dell’Acr Messina andrebbe soltanto a “confondere le idee- con l’intento di ottenere un’iscrizione pur nella consapevolezza di non possedere i requisiti previsti dalle norme sportive vigenti in materia». Ciò premesso, lo scrivente, ha chiesto che tutte le parti, ognuno per quanto di loro competenza, preliminarmente ad ogni eventuale determinazione in ordine ad ammissione al campionato di Serie D o redazione della richiesta relazione al primo cittadino di Messina, «verifichifino se la Società Acr Messina fosse in possesso dei requisiti minimi necessari previsti dalle norme ordinarie e sportive e, quanto meno, che la stessa, sin dalla domanda di ripescaggio/iscrizione al campionato di Serie D, fosse già in regolare possesso di Codice Fiscale e Partita Iva rilasciata dalla locale Agenzia delle Entrate. Resta sotteso che priva di valore ed efficacia ha una dichiarazione di inizio attività postuma alla richiesta di ripescaggio/ammissione e iscrizione al campionato di Serie D. Inoltre, che Buzzanca previo l’accertamento di cui al precedente punto, in mancanza dei requisiti minimi relativi alla esistenza giuridica della Società Acr Messina, provveda alla immediata revoca della concessione dello Stadio “S.Filippo- e/o eventuale pari concessione dello Stadio “Giovanni Celeste- di Messina».

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