Cazzaniga getta la spugna: Messina ripartirà dai Dilettanti. Buzzanca: «Fatto il possibile»

Cazzaniga getta la spugna: Messina ripartirà dai Dilettanti. Buzzanca: «Fatto il possibile»

Redazione

Cazzaniga getta la spugna: Messina ripartirà dai Dilettanti. Buzzanca: «Fatto il possibile»

giovedì 31 Luglio 2008 - 18:14

Pur essendo sub judice la posizione dei giallorossi, sono troppi gli ostacoli tra il gruppo milanese e la ex C2. L'imprenditore critico con l'amministrazione comunale

L’ufficialità si avrà solo quando si riunirà la Commissione per il Lodo Petrucci, ma il verdetto sembra già scritto: il Messina non verrà ammesso alla Lega Pro Seconda Divisione e sarà dunque costretto a ripartire dalla Lega Nazionale Dilettanti. E’ lo stesso gruppo milanese facente capo a Gianmario Cazzaniga a gettare la spugna, prima con le dichiarazioni dell’amministratore delegato Ernesto De Carolis e poi con quelle dello stesso imprenditore, che avrebbe confermato la posizione irremovibile della Figc (che però oggi aveva chiesto quasi un milione di euro al gruppo), mostrandosi anche deluso dal mancato apporto fornito dall’amministrazione comunale e dal sindaco Buzzanca.

Quest’ultimo, però, attraverso l’ufficio stampa del Comune, a proposito dello striscione mostrato dai tifosi di fronte alla sede della Figc nella giornata di oggi (“La nostra città svenduta per meno di un milione di euro, grazie sindaco-), dichiara: «Non si poteva svendere la città né fare atti illegittimi. E’ stato fatto il possibile».

Troppi gli ostacoli paratisi oggi di fronte allo Sporting Messina e a De Carolis, che di buon mattino aveva fatto “visita- al presidente della Federazione Giancarlo Abete forte del fido da 2 milioni di euro ottenuto attraverso un istituto di credito. Ma proprio da via Allegri giunge la prima doccia fredda: anziché concedere la rateizzazione dei 700mila euro necessari all’ammissione del Lodo Petrucci, la Federazione ne chiede 200mila in più, avvicinandosi dunque ad una cifra obiettivamente gravosa per una categoria pari alla ex C2 di un milione di euro.

Altra difficoltà è rappresentata dalla natura dell’FC Sporting Messina fondato da Giuseppe Rodi e ceduto a titolo gratuito a Cazzaniga: si tratta, infatti, di una S.A.S., società di persone e non di capitali come richiesto dal regolamento federale. Questo, unito alla perentorietà dei termini del Lodo Petrucci (che però contrasta con la richiesta fatta dalla stessa Figc) ha fatto alzare bandiera bianca a De Carolis e di conseguenza al gruppo Cazzaniga. «La possibilità di poter aderire al Lodo Petrucci – dichiarava De Carolis uscendo dalla sede romana della Figc – è molto remota perché, ormai, i termini per la presentazione della fideiussione sono scaduti. Anche se decidessimo infatti nelle prossime ore di versare i soldi e presentassimo una istanza per aderire al Lodo Petrucci, non c’e praticamente più tempo per farlo. Dovremo ripartire dai Dilettanti».

Quest’ultima affermazione fa pensare che il gruppo milanese, come accennato con cautela e anche un po’ di pessimismo dallo stesso Cazzaniga a una tv locale, sarebbe anche disposto a concorrere nella Lega Nazionale Dilettanti con una nuova società, ma in questo caso la volontà del gruppo potrebbe scontrarsi sia con il regolamento sia con le intenzioni, mai sopite, del gruppo Franza, che al momento della rinuncia alla serie B aveva dichiarato di voler partecipare proprio alla serie D con l’Fc Messina. Una cosa è certa: quindici anni dopo la caduta dei Massimino, il Messina è nuovamente fuori dal calcio professionistico.

(nelle foto Cazzaniga e Buzzanca)

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