Il messinese classe ’92, cresciuto nelle giovanili del Camaro, sigla l’1-0 sul Paternò. Tre punti ottimi soprattutto per il morale. Ma i peloritani dovranno ancora lavorare molto per raggiungere il massimo della competitività. Sottoporta ci vuole più concretezza
Esordio stagionale fortunato al Giovanni Celeste per il Città di Messina, che batte il Paternò 1-0 e conquista la prima vittoria stagionale dopo il pareggio di domenica scorsa con il Real Avola. Una partita dura, con i giallorossi che hanno prodotto molto e finalizzato poco, riuscendo a battere gli avversari solo grazie ad un gol nella ripresa realizzata dal giovane del vivaio del Camaro, Lillo Cucinotta al 38’ del secondo tempo.
Foti manda in campo dal 1’ lo stesso undici proposto a Lentini una settimana fa, affidandosi ancora al 4-3-3 e rinunciando inizialmente al rientrante Santamaria, con Assenzio, Librizzi e Camarda a centrocampo. Partenza veemente quella dei padroni di casa che già dopo 30 secondi vanno vicinissimi alla rete: Assenzio lancia Pirrotta che si invola a gran velocità verso la porta di Caroccia ma viene fermato dall’intervento del portiere avversario. Al 3’, ancora su invito di Assenzio, ci prova Cannavò ma il suo pallonetto si perde di poco oltre la traversa. All’8’ lancio di Mondello per Bonsignore, il cui tiro è deviato in angolo da un avversario. All’11’ si fa vivo il Paternò: la punizione di Licari è potente ma Paterniti ci arriva e riesce a rifugiarsi in corner. Gli ospiti ci riprovano al 16’ con Roccia ma il suo tiro da fuori, deviato da Cammaroto, è bloccato da Paterniti.
La gara, scoppiettante in avvio, regala meno emozioni nella parte centrale del primo tempo. Il Città di Messina torna a farsi sotto in chiusura di frazione, creando più di un pericolo agli avversari. Al 44’, sul corner di Camarda, Cammaroto colpisce di testa prolungando la traiettoria del pallone ma non trova compagni pronti alla deviazione vincente. Un minuto più tardi bella azione di Librizzi che apre a destra per Assenzio, cross al centro e destro al volo di Cannavò che non centra lo specchio. Nel recupero la squadra di Foti costruisce altre due occasioni: al 46’ Cannavò imbecca Bonsignore che viene fermato dalla tempestiva uscita del portiere Caroccia, sulla ribattuta ci prova Camarda ma il suo pallonetto non inquadra il bersaglio; al 48’, sul bel cross di Mondello, ancora Bonsignore colpisce male da posizione favorevole. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.
Nella ripresa il Città di Messina spinge sull’acceleratore fin dall’avvio. Al 2’ punizione di Camarda e colpo di testa di Cannavò: conclusione alta di poco. Al 6’, su corner di Camarda, è Di Napoli a colpire di testa senza trovare lo specchio. Subito dopo Foti opera il primo cambio: dentro Calabrese, fuori Bonsignore. Al 10’ Paterniti è puntuale in uscita sull’incursione di Marino. Calabrese prova a pungere all’11’ ma il suo colpo di testa su cross di Mondello termina fuori di un soffio. Al 13’ Santamaria rimpiazza Librizzi. Padroni di casa ancora pericolosi al 15’ su un calcio piazzato di Camarda: Cammaroto stacca bene da distanza ravvicinata ma il suo colpo di testa è centrale e Caroccia abbranca il pallone. Il portiere ospite si ripete al 17’ sul tiro potente, da posizione defilata, di Calabrese. Lo stesso Calabrese ci riprova al 21’ raccogliendo un cross da sinistra di Cannavò ma il suo destro è leggermente impreciso. Al 31’ si infortuna Di Napoli, al suo posto entra Panarello. Al 38’ il gol che decide la gara: punizione di Camarda, colpo di testa di Panarello respinto dal portiere, sul pallone si avventa Cannavò che mette in mezzo per Cucinotta, pronto al tocco vincente sotto porta. Per il diciannovenne terzino cresciuto nel settore giovanile del Camaro si tratta del primo gol in assoluto realizzato nel campionato di Eccellenza. Nel finale il Paternò si sbilancia alla ricerca del pareggio e per il Città di Messina si aprono spazi per il contropiede: l’occasione più ghiotta capita a Calabrese al 48’ ma il suo tiro finisce sul fondo. Dopo 5’ di recupero il mediocre arbitro Listì fischia la fine dell’incontro.
Tre punti importanti, utili soprattutto sul piano del morale prima ancora che della classifica. La formazione peloritana dovrà però ancora lavorare molto per raggiungere il massimo della competitività. Anche oggi infatti, nonostante la buona mole di gioco prodotta e il forte agonismo dimostrato, troppe occasioni sono stata sciupate sottoporta e comunque serve più rapidità nell’andare alla conclusione. Il potenziale della squadra è comunque fuori discussione, se si considera che nella ripresa sono entrati dalla panchina due calciatori come Davide Santamaria e Tindaro Calabrese, che hanno dato un importante scossa alla squadra. Domenica prossima match impegnativo sul campo del Città di Vittoria, una della candidate alla vittoria finale del torneo. (ER)
