Il curatore prova a rassicurare l'ambiente. Appello rivolto a giocatori, tifosi e anche giornalisti. L'attuale campionato non dovrebbe essere a rischio
Stamattina il curatore Domenico Cataldo, designato dal Tribunale per il fallimento dell’Fc Messina, ha incontrato i giornalisti. Un’ora circa di confronto, durante il quale sono stati affrontati diversi argomenti, convergenti tutti nella stessa direzione: il salvataggio del club. Cataldo si è mostrato abbastanza tranquillo di fronte alla difficile situazione che lo attende, a tal punto da chiedere agli stessi organi d’informazione di far emergere questo clima. “Voglio rasserenare tutti – ha rivelato – la curatela ritiene di avere le risorse necessarie liquide per proseguire l’attività sportiva fino al 30 giugno del 2009, fino al termine del campionato, ove fosse necessario-. La precisazione è d’obbligo, perché il suo mandato potrebbe ritenersi concluso prima di tale data, ad esempio tramite risanamento della situazione economico-finanziaria in tempi più celeri del previsto. “La sentenza di fallimento ci dà la possibilità di continuare e la dà anche la Figc, che consente alle società dichiarate fallite di terminare il campionato in corso. Le condizioni ci sono, quindi la squadra continuerà a giocare e questa domenica andrà regolarmente in trasferta-.
Una serenità che Cataldo ha voluto mostrare anche ai giocatori in questi giorni: “Non voglio che si crei un effetto negativo su chi va in campo, pur comprendendo la difficoltà del momento. Mi sembrano ragazzi che hanno le idee chiare, che pur se legati fortemente al calcio, rimangono attenti al problema-.
Sotto il piano sportivo il curatore è stato interrogato anche sul mercato. Il responsabile dell’area tecnica Ciccio La Rosa infatti, aveva praticamente chiuso per l’acquisto di due nuovi calciatori che avrebbero rinforzato notevolmente la squadra: “Essendo in esercizio provvisorio, posso occuparmi solo dell’ordinaria amministrazione – spiega – e il tesseramento di nuovi atleti rientra negli atti eccedenti. Dunque per operazioni di questo tipo ci vuole sempre il parere del giudice. Stesso discorso vale per le eventuali cessioni, perché chi volesse andare via, deve ottenere la liberatoria della società e quindi della curatela-. In pratica al momento risulta tutto bloccato, ma non è detto che qualcosa non possa essere fatta.
Cataldo lancia un appello anche ai tifosi, ai quali chiederà un incontro probabilmente nel corso della prossima settimana: “Il Messina in questo momento appartiene all’Fc Messina, ma è un bene di tutti, della città. Spero che dopo questi segnali la gente possa tornare allo stadio, non per incassare dai ‘biglietti’, che ha il suo valore, ma per sostenere questi ragazzi che vestono la maglia biancoscudata. Lo facciano per i colori-.
Questi tutti gli aspetti di contorno, ma c’è il passaggio più importante da ricordare: l’obiettivo primario degli organi della procedura è la conservazione dell’azienda fino alla cessione e il risanamento dei conti con l’azzeramento dei debiti nei confronti dei creditori. Creditori che da quanto emerge dalla sentenza ci sono (fissata per marzo l’udienza per l’esame delle ragioni creditizie).
A proposito di futuro, è stato precisato che verrà presentato un regolare bando pubblico per la cessione sportivo del ramo d’azienda (di tipo giudiziario), al quale saranno ammessi tutti in maniera paritaria, con i termini per la partecipazione stabiliti dalla curatela stessa. Questo quando ci saranno le condizioni societarie per farlo, ma non è escluso che venga posta in essere una procedura formale di vendita prima. Questo nel breve periodo. Nel lungo? Al momento Cataldo preferisce non pensarci.
“Vi dico siate sereni e lasciateci lavorare – ha concluso Cataldo – abbiamo a cuore le sorti della squadra-.
