I Franza danno l'addio al Messina calcio. Ora la palla passa alla politica e a nuovi imprenditori

I Franza danno l’addio al Messina calcio. Ora la palla passa alla politica e a nuovi imprenditori

Redazione

I Franza danno l’addio al Messina calcio. Ora la palla passa alla politica e a nuovi imprenditori

venerdì 06 Giugno 2008 - 11:37

Il gruppo che ha guidato la più importante realtà sportiva cittadina negli ultimi anni annuncia che non iscriverà la squadra al prossimo campionato. Due le soluzioni, ma ci sono delle scadenze

Dopo l’addio di ieri di Sergio Gasparin, come prevedibile oggi anche il gruppo Franza ha ufficializzato la propria intenzione di non continuare più a guidare il F.c. Messina. Stamattina a mezzogiorno c’era tutta la famiglia, Vincenzo Franza, Pietro e la madre Olga; dall’altra parte i giornalisti e tanti tifosi ansiosi di conoscere il futuro prossimo della squadra per la quale fanno il tifo, futuro che a questo punto appare tutt’altro che roseo.

Cerchiamo però di capire nel dettaglio per quale motivo l’attuale proprietà ha deciso di chiudere questa esperienza e soprattutto quali sono gli scenari che si aprono ad un mese dalla scadenza del termine per l’iscrizione della squadra al campionato di serie B.

LA DECISIONE DI ABBANDONARE

Pietro Franza prima di -consegnarsi- alle domande dei giornalisti ha letto un documento che tra l’altro ieri è stato sottoposto all’attenzione dei due candidati sindaco più accreditati per la vittoria: Francantonio Genovese e Giuseppe Buzzanca. Un rapporto all’interno del quale ci sono descritti gli impegni presi e mantenuti dai Franza, l’evoluzione societaria della loro gestione e in quale condizioni gli eventuali nuovi acquirenti subentrerebbero. Un quadro generale, dai diritti tv, alle condizioni politiche, agli stadi e perfino un prospetto dedicato ai ricavi delle ultime stagione agonistiche. Ma il dato veramente rilevante quest’oggi è soprattutto uno: il passaggio in cui viene scandito che -si è deciso, in via definitiva e irrevocabile, di passare la mano-. Franza ha ribadito più volte che le motivazioni che hanno spinto la sua famiglia a non continuare più sono tante. Non solo ragioni economiche, ma legate anche all’accusa di conflitto d’interesse, all’immagine ormai negativa che in città si ha della sua famiglia nonostante gli sforzi profusi negli anni, alla mancanza quasi totale di appoggio dal punto di vista istituzionale e imprenditoriale.

IL FUTURO PROSSIMO

Difficile da intuire in questo momento, l’incertezza regna sovrana. Stamattina il gruppo Franza ha precisato che per iscrivere la squadra le risorse dovranno provenire da questi nuovi ipotetici imprenditori interessati al calcio messinese e al progetto di rilancio degli stadi. -L’assemblea dell’F.c. Messina delibererà nei prossimi giorni un aumento di capitale sociale riservato a nuovi soci per l’importo di circa 7,5 milioni di euro, di cui 3,5 milioni iniziali da versare entro il 28 giugno e necessari per l’iscrizione al campionato e da 3/4 milioni circa da rendere disponibili tra luglio e settembre 2008-. In questo momento dunque si attende l’arrivo di questi investitori che puntino sul calcio e su di una realtà come Messina. In pratica per acquisire la società basterebbero 4,5 milioni di euro e poi accollarsi la gestione durante la stagione calcistica. In più come incentivo, i Franza hanno spiegato che è stato già trovato un preaccordo con un gruppo Internazionale di primaria importanza interessato al progetto stadi, il cui intervento oltra alla certezza della realizzazione di parte della copertura del San Filippo, potrebbe generare nel tempo nuove risorse a favore dell’F.C. Messina e degli sport minori della Provincia per un importo complessivo di circa 50 milioni di euro. Soldi freschi dunque, ma si riuscirà a trovare un acquirente in poco più di 20 giorni, quando nessuno si è fatto avanti dopo i tanti appelli degli ultimi 4 anni?

L’APPELLO ALLA POLITICA

Da qui il richiamo alla politica. Franza ha chiarito che non essendo stato ancora eletto un sindaco al quale chiedere di contribuire fattivamente per garantire un futuro al Messina, è possibile confidare in tutti i candidati, con particolare riguardo a centrodestra e centrosinistra. -Confidiamo che si sappiano coinvolgere, entro i termini fissati dalla Lega, uno o più soggetti che, appassionati del calcio e interessati e coinvolti dall’attuazione del Progetto Stadi, possano intervenire subito. Solo i nuovi amministratori potranno fornire garanzie ai nuovi investitori sulle prospettive del calcio messinese, senza indulgere in infruttuosi appelli a un improponibile nostro ripensamento-. Discorso chiuso dunque e altro richiamo all’attuale contesto politico: -In questo quadro, la volontà del Governo di portare a terminare il Ponte sullo Stretto di Messina ci rende ottimisti sull’interesse verso il nostro territorio anche da parte di Gruppi di rilevanza nazionale-. E’ chiaro che i Franza stanno in un certo senso cercando anche di -sfruttare- il momento della campagna elettorale, per lasciare il Messina, consapevoli che in questo momento fare scomparire questa realtà amata da molti cittadini sarebbe una sconfitta per qualunque parte politica.

I TEMPI

A questo punto la scadenza più imminente è quella del 28 giugno, data in cui bisognerà presentare la documentazione per l’iscrizione della squadra al campionato cadetto. C’è però da considerare che per allora la città potrebbe non avere ancora un Sindaco, visto che se le elezioni non si dovessero risolvere al primo turno e fosse necessario il ballottaggio, bisognerebbe aspettare il 29-30 giugno. Dunque i tempi stringono e in questi quindici giorni si deciderà il futuro del calcio messinese.

GLI SCENARI IPOTIZZABILI

I Franza stavolta pare non abbiano più dubbi. Rispetto al passato hanno fatto capire che solo un virata così drastica può cambiare lo stato delle cose, perché continuando con gli appelli nessuno si sarebbe fatto avanti. Così si aspetta una cordata locale, italiana o straniera in grado di acquistare tutte o la maggioranza delle quote societarie, dato che i Franza hanno comunque chiarito che non possiederanno più del 49% del pacchetto azionario, convinti a non voler mettere più la faccia. Se così fosse i nuovi soci iscriverebbero la squadra e si ripartirebbe dalla B. E se questi gruppi, come molti temono, non dovessero arrivare? Si potrebbe ricorrere al lodo Petrucci con la squadra che sarebbe affidata al Sindaco della città e sportivamente ripartirebbe dalla categoria inferiore, quindi dalla C2 (con relativo azzeramento dei contratti e societario). Se neanche questa pista sarà percorsa, si ricomincerà dal dilettantismo, lì dove questo Messina nacque più di dieci anni fa ormai. Corsi e ricorsi storici. Dopo il caso Massimino il calcio messinese rischia nuovamente di scomparire per l’iscrizione al campionato, o forse con questo pretesto. La promozione in serie A sembra un ricordo rispetto a quel 05-06-2004 che la sancì. Ieri si è festeggiato amaramente -l’anniversario- di quella giornata con il saluto di Gasparin, molto più forse difficile da digerire forse la giornata odierna. Molti tifosi magari non saranno tristi perché i Franza dopo tante critiche e nonostante i successi lasciano, ma sicuramente lo saranno perché Messina perde anche quel poco di buono che almeno nello sport era riuscita a riconquistare. Chi ci sarà di loro ripartendo dalle categorie inferiori?

In Download il documento ufficiale letto oggi dai Franza

Emanuele Rigano

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007