Messina, avanti a piccoli passi. E' partito il count-down per la salvezza

Messina, avanti a piccoli passi. E’ partito il count-down per la salvezza

Redazione

Messina, avanti a piccoli passi. E’ partito il count-down per la salvezza

sabato 01 Marzo 2008 - 23:41

Contro il Modena un altro piccolo passettino in avanti è stato compiuto. Faticosamente il Messina è avanzato di qualche metro sulla lunga strada che conduce alla salvezza. Come un paziente che prova a camminare con le sue gambe dopo una lunga malattia non ancora del tutto debellata. E Gasparin sembra il suo medico, timoroso ed apprensivo, che osserva con occhio severo progressi impercettibili e malanni non irreversibili ma difficili da curare. Il senso della metafora più o meno è il seguente: da tempo ormai è partito il conto alla rovescia per il raggiungimento della salvezza. Gasparin ha esultato, al termine della inguardabile partita con il Modena, perchè adesso i punti che ci separano dalla fatidica quota 48 sono 9 e non più 10. E poco importa se il Messina ha rischiato un tracollo casalingo contro una squadra reduce da tre sconfitte consecutive e a soli sette giorni dalla figuraccia immonda di Treviso. La morale dunque è una soltanto: da qui al termine della stagione non possiamo aspettarci più niente. Solo la possibilità di racimolare partita dopo partita i 9 punti che mancano all’appello. E pazienza se si gioca male, se manca il mordente, se lo spettacolo è da teatrino di paese. Quel che conta è poter brindare al raggiungimento trionfale della salvezza. Che l’andazzo, da qui alla fine della stagione, sarà questo ormai pare chiaro a tutti. Lo hanno capito anche gli irriducibili del -San Filippo- che continuano ad assottigliarsi. Contro il Modena si sono registrati circa 700 paganti ed un bel po’ dei 2000 abbonati hanno preferito restare a casa. Sul 3-1 per il Modena è partita anche una contestazione placata dalla rimonta finale ma che non cambia la sostanza del commento. La sfuriata di Gasparin dopo Treviso ha sortito probabilmente la reazione finale ma anche ieri il Messina entrato in campo è sembrato molle e demotivato. Di Costanzo, insomma, non riesce proprio a scuotere una truppa che ha in testa solo un’idea: arrivare il più presto possibile alla salvezza e chiudere un’annata che da tempo ha annientato l’entusiasmo della piazza. La classifica lascia presupporre, comunque, che la permanenza in serie B sarà conquistata. E questo rappresenta un grande vantaggio per la società che potrà mettersi al lavoro con un certo anticipo per la prossima stagione. Un bonus che Franza, Gasparin e Favero non dovranno sprecare se vorranno costruire una formazione competitiva. Nonostante le sfuriate ed i rimbrotti pubblici di Gasparin a Di Costanzo il tecnico dovrebbe essere riconfermato per il prossimo anno. Dunque avrà ancora alcuni mesi per entrare in simbiosi con l’ambiente, valutare gli uomini a sua disposizione e pianificare il futuro. Futuro che sembra essere già cominciato con l’ingaggio del veneziano Pradolin ma si sa che altri due colpi sono pronti in canna. Uno dovrebbe essere l’attaccante Di Lucia del Martina ed altri sono nel mirino della società. Muoversi con tanto anticipo non può che rappresentare un merito ed un vantaggio ma servono anche uomini di peso. Non bastano buoni giocatori di serie inferiore per allestire una squadra competitiva. Il Messina di quest’anno ne è una conferma e soprattutto andrebbero riconfermato gli elementi migliori. Uno su tutti: Nicholas Cordova. Il cileno è in scadenza di contratto ed ha già destato gli appetiti di molte società. In B, d’accordo, è un lusso ma il Messina deve ripartire da lui se vuole coltivare ambizioni e non navigare a vista per un’altra stagione senza una meta. In fondo se si dovrà sfoltire l’organico c’è solo l’imbarazzo della scelta visto il rendimento mediocre offerto da moltissimi elementi. Un’ultima annotazione vorremmo consentircela. Gasparin ha detto in settimana che Di Costanzo fa parte del progetto Messina anche per il prossimo anno e che gode della fiducia incondizionata della società. Ha pure detto una piccola bugia. Che i rimproveri pronunciati dopo la sconfitta di Treviso non erano rivolti al tecnico. Beh, preferiamo non ricordare gli appunti mossi dal direttore generale che ha pure usato l’aggettivo -ridicoli- per definire il comportamento della squadra. Forse sarebbe opportuno non squalificare pubblicamente un allenatore che dovrebbe guidare la squadra anche nel prossimo campionato. Significherebbe fargli perdere carisma e credibilità agli occhi dello spogliatoio e della tifoseria. Sulle valutazioni Gasparin aveva pienamente ragone ma forse, per una volta, i panni sporchi sarebbe stato meglio lavarli nel chiuso degli spogliatoi del -Celeste-.

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