Il Messina regge solo un tempo contro il Chievo. 4-1 per i clivensi il finale

Il Messina regge solo un tempo contro il Chievo. 4-1 per i clivensi il finale

Redazione

Il Messina regge solo un tempo contro il Chievo. 4-1 per i clivensi il finale

sabato 03 Novembre 2007 - 17:02

I peloritani beffati da quattro palle inattive e tre colpi di testa. La difesa ha ballato vistosamente sulle palle alte e porta a casa un pesante passivo in vista del Pisa

Seconda sconfitta consecutiva per il Messina a Verona che butta alle ortiche, quanto di buono aveva fatto nei precedenti quattro turni e nelle ultime due trasferte. Contro una delle squadre accreditate alla promozione, i giallorossi nonostante gli infortuni della settimana, si presentano senza timori reverenziali al Bentegodi, con una formazione spregiudicata. Di Costanzo schiera un 4-2-3-1 che spiazza il 4-3-3 proposto dal collega Iachini. In mezzo a fare diga restano Cordova e D’Aversa, con Pestrin spostato 15 metri più avanti a supporto di Biancolino, con Degano e Moro a svariare sul fronte d’attacco. E sono i peloritani ad andare in vantaggio dopo un minuto e mezzo, sebbene il gol venga annullato per fuorigioco (inesistente) del ‘Pitone’ dopo un legno colto da D’Aversa, con una botta di controbalzo terrificante dai 30 metri. Sul ribaltamento di fronte ecco la solita frittata della difesa giallorossa. Al 4′ Cesar, un difensore, su angolo mette in porta un colpo di testa ravvicinato anticipando Manitta, con la retroguardia peloritana ferma a guardare. Subito dopo si infortuna Rea, sostituito da Gaveglia. Piove sul bagnato! Ma è quì che il Messina tira fuori le unghie e comincia a reagire rispondendo colpo sul colpo fino a quando il direttore di gara assegna un giusto calcio di rigore al 23′, per un fallo di mano su un colpo di testa di Giosa. Si presenta Biancolino dagli undici metri che spara forte sul corpo di Squizzi, non riuscendo neanche ad insaccare sulla ribattuta del portiere. Nonostante il penalty fallito, i peloritani non si perdono d’animo ed inanellano una serie di azioni pericolose che sfociano nel gol di Pestrin (rasoterra di sinistro ad incrociare) su un’azione cominciata da Cordova e rifinita da D’Aversa. Però raggiunto il pareggio, ancora un’ingenuità della difesa regala al 45’del primo tempo la beffa, con Mantovani che, ancora su calcio di punizione dalla tre quarti,insaccava di testa da zero metri. Era il 2-1. Il colpo da smaltire per i giallorossi è forte.

Nella ripresa la partita vive un fase di stanca nei primi venti minuti, dove le due squadre, forse provate dal turno infrasettimanale e dal gran ritmo del primo tempo, mollano un pò. Nel Messina l’unico a tirare la carretta è D’Aversa che si sobbarca la manovra sulle spalle e cerca di far girare il centrocampo del Messina. Questo porta al 19′ alla conclusione ancora Manolo Pestrin che da pochi passi si fa respingere il tiro da Squizzi in angolo. Sul susseguente corner, Stendardo di testa, non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. I giallorossi le provano tutte, ma oggi si vede che non era giornata. Nonostante un gioco spumeggiante, mai visto sinora, sono ancora i clivensi a segnare ed a chiudere di fatto la partita. Corre il 29’ed ancora un calcio di punizione è fatale a Manitta che si deve inchinare alla conclusione diretta di Bentivoglio che a giro con una parabola perfetta dal vertice sinistro d’attacco dell’area di rigore, fulminava l’estremo difensore peloritano. Di Costanzo prova a mettere in campo il giovane Arigò al posto di Galeoto, ma non c’è più nulla da fare. Anzi il Chievo quadruplica cinque minuti più tardi con un altro difensore, Fabio Moro, che ancora su palla inattiva di testa trafigge Manitta dal centro dell’area. Gli ultimi minuti vedono Biancolino provarci senza fortuna, Nolè esordire in serie B e poi tutti a casa dopo il triplice fischio finale di un buon arbitro Ciampi, che ha però sulla coscienza il primo gol annullato in maniera affrettata a Biancolino nei primi minuti di gioco. (nella foto Fabio Moro difensore, autore del quarto gol)

Il tabellino dell’incontro:

Chievo-Messina 4-1 (2-1)

Chievo (4-3-3): Squizzi, Cesar (23′ st Moro), Mantovani, Mandelli, Marchese, Bentivoglio, Italiano, Troiano, Luciano, Gasparetto (37′ st Obinna), Pellissier (44’st Cossato). (1 Aldegani, 28 Rosi, 3 Chiecchi, 15 Greco). All.: Iachini.

Messina (4-2-3-1): Manitta, Galeoto (28′ st Arigò), Rea (5′ pt Gaveglia), Stendardo, Giosa, D’Aversa (44′ st Nolè), Cordova, Pestrin, Moro, Biancolino, Degano. (1 Paoletti, 3 Bombara, 5 Surraco, 30 Bernardo). All.: Di Costanzo.

Arbitro: Ciampi di Roma.

Reti: nel pt: 5′ Cesar, 38′ Pestrin, 46′ Mantovani; nel st: 29′ Bentivoglio, 32′ Moro.

Note: recuperi 3′ e 5′ Angoli: 8 a 6 per il Chievo. Ammoniti: Galeoto, Pestrin, D’Aversa, Marchese per gioco scorretto. Spettatori: 5210 per un incasso di 28 mila 705 euro. Il Messina ha fallito un rigore con Biancolino al 19′ del pt.

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