Il Messina nella Terra di nessuno. Quanti rimpianti....

Il Messina nella Terra di nessuno. Quanti rimpianti….

Redazione

Il Messina nella Terra di nessuno. Quanti rimpianti….

sabato 16 Febbraio 2008 - 20:32

Che rabbia il Messina! Dovremmo star qui a celebrare la squadra che ha stroncato con il suo ritmo il Brescia di Cosmi e invece ci ritroviamo ad imprecare. Eterni scontenti? No, insoddisfatti per il rendimento globale della squadra ed increduli per un cammino che non trova nessuna spiegazione logica. Il Brescia non è che l’ultima vittima del sortilegio che ha colpito tutte le grandi al -San Filippo-. Prima erano cadute anche Bologna, Albinoleffe, Rimini e Mantova, superstar del torneo, sopraffatte da una squadra che al loro cospetto si trasforma in caterpillar capace di travolgere tutto e tutti. Ed anche con il Brescia di Cosmi il copione non è mutato. Avversari incapaci di prendere l’iniziativa e Messina pronto a colpire. Ma il capolavoro è stato l’ultimo l’ultimo quarto d’ora di gioco. Dopo il gol dei lombardi qualsiasi squadra si sarebbe accontentata del pareggio e, invece, gli uomini di Di Costanzo non hanno mai mollato. Stanchi e un po’ demoralizzati hanno trovato la forza di reagire, di confezionare il gol della vittoria e di sfiorare anche il terzo. Una prova di forza, orgoglio, rabbia, densa di motivazioni e voglia di vincere. Ma allora ci chiediamo come sia possibile che questa stessa squadra solo martedì scorso sia stata umiliata a Frosinone e prima ancora abbia alzato bandiera bianca contro Triestina e Cesena. Com’è possibile una metamorfosi così evidente ed inspiegabile? Come si può un giorno essere molli e svogliati e quattro giorni dopo spaccare il mondo? Non basta il fattore campo per spiegare una simile contraddizione. C’è il sospetto che invece subentrino fattori caratteriali del tecnico e dei giocatori, motivazioni che vanno e vengono, paure ingiustificate quando si gioca in trasferta. Il risultato però è sconfortante. La classifica oggi dice che i giallorossi occupano anonimamente la terra di nessuno. Lontani da ogni rischio di retrocessione ma anche dalla zona play off che avrebbe acceso quanto meno delle motivazioni nella seconda parte della stagione. A nove punti dal Brescia, che deve recuperare una partita, non possono esserci molte aspettative. E dunque crescono i rimpianti. Specie dopo aver rivisto l’irresistibile Messina formato San Filippo. Il cruccio è proprio questo. Se la squadra avesse offerto un rendimento meno strampalato e se in trasferta avesse ottenuto qualche punticino in più, com’era nelle sue possibilità, avrebbe almeno dato un senso a questa stagione. Certo, centrare una salvezza senza soffrire non è roba da poco. Ma un Messina meno folle sarebbe potuto arrivare lì dove forse nemmeno Franza poteva immaginare. Per quest’anno ormai ci teniamo stretti la squadra più pazza del campionato. Almeno non rischiamo di annoiarci e fra vittime illustri e sconfitte rovinose ci prepariamo a doppiare la fatidica quota salvezza. Meglio che niente!

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