Quel sogno chiamato “Celeste”. Conti Nibali: «Sarà la nostra casa». E c’è anche l’impegno del sindaco

Quel sogno chiamato “Celeste”. Conti Nibali: «Sarà la nostra casa». E c’è anche l’impegno del sindaco

Quel sogno chiamato “Celeste”. Conti Nibali: «Sarà la nostra casa». E c’è anche l’impegno del sindaco

sabato 03 Luglio 2010 - 12:59

Il primo obiettivo del Città di Messina è la riapertura dello storico impianto di via Oreto. La società pronta ad accollarsi i costi per gli interventi necessari, in raccordo con l’Amministrazione comunale

E’ il primo obiettivo della neonata Città di Messina: la riapertura al pubblico del “Giovanni Celeste”. Lo storico catino che ha ospitato le più importanti imprese calcistiche peloritane potrebbe presto riaccogliere gli spettatori messinesi, dopo averli gloriosamente salutati in quel Messina-Como del 5 giugno 2004 che valse la promozione in serie A. Una marcia in più in molte occasioni, per l’effetto unico che trasmette ai giocatori in campo. Per questo i rappresentati del nuovo sodalizio sperano di rilanciare il calcio cittadino partendo dallo stadio a cui tutti siamo affezionati.

Un fine da raggiungere anche grazie all’apporto del sindaco che, secondo quanto riferito Elio Conti Nibali questa mattina, ha dato la propria disponibilità per coronare il sogno. «Buzzanca ha fatto sapere di condividere a pieno questo nostro progetto – ha affermato il presidente del club -. Crede come noi nell’importanza di riaprire il Celeste. Stiamo lavorando e continueremo a lavorare insieme per risolvere i problemi di ordine tecnico. La speranza è di riuscire ad aprire le porte già dalla prima giornata di campionato».

Ad incidere i costi per rendere agibile l’impianto. Spesa che il Città di Messina ha già fatto sapere di essere disposto ad accollarsi: «Siamo pronti ad intervenire direttamente per uno spazio che è di tutta la cittadinanza – ha spiegato Domenico Chiofalo, componente del Cda ed ex Dg del Camaro -. Non abbiamo ancora contezza definitiva di quale sia la spesa da affrontare, ma siamo già a lavoro da diversi giorni. Sono stati eseguiti diversi sopralluoghi. I due milioni di euro a cui faceva riferimento il sindaco tempo fa erano riferiti ad una messa a norma per un capienza superiore ai 7mila posti. Per Eccellenza e serie D si può spendere anche meno».

Nei prossimi giorni si proseguirà comunque in questa direzione. Conti Nibali ha fatto capire a più riprese che ritiene questo, un passo fondamentale. Anche quando gli è stato chiesto quale sarà la sede della nuova società: «Il Celeste sarà la nostra casa».

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