La Reggina vince il derby, ipoteca la salvezza e inguaia il Catania

La Reggina vince il derby, ipoteca la salvezza e inguaia il Catania

Redazione

La Reggina vince il derby, ipoteca la salvezza e inguaia il Catania

domenica 04 Maggio 2008 - 16:12

Finisce 1-2 per la squadra ospite l'attesissima sfida tra Catania e Reggina in un delicato momento del campionato: adesso sarà dura salvarsi per gli etnei.

In un’atmosfera caldissima l’attesissimo Derby del Sud finisce 1-2 per gli ospiti, la squadra amaranto guidata da Nevio Orlandi che con una doppietta di Amoruso espugna il Massimino portando a casa tre punti fondamentali per la lotta salvezza.

Nel primo tempo la squadra di Walter Zenga spinge sull’acceleratore ma raramente crea problemi a Campagnolo, chiamato ad intervenire su un tiro da fuori di Colucci al 23°, e al 28° su Vargas che dopo aver superato Barreto prova il goal da distanza ravvicinata.

Al trentesimo Mascara si lascia cadere in area di rigore e reclama il penalty, ma il replay testimonia che Campagnolo non lo sfiora assolutamente e quindi il numero dieci catanese meriterebbe il cartellino giallo per simulazione, ma l’arbitro lo grazia.

Al 41°, su una splendida verticalizzazione di Costa per Cozza, il fantasista di Cariati pennella un magnifico cross per Amoruso che viene abbandonato dai difensori Catanesi e che in tuffo può mettere in rete indisturbato: la Reggina chiude in vantaggio un primo tempo giocato alla pari.

Nella ripresa il Catania attacca dall’inizio al trentacinquesimo senza fermarsi mai, costringe Campagnolo ad un paio di miracoli soprattutto quando Mascara schizza sulla destra e colpisce al volo il pallone che arriva puntualmente da uno splendido cross di Vargas al trentunesimo.

Colucci sfiora il pari un minuto dopo, al 32°, ma il pallone fa la barba al palo e finisce fuori di pochissimo: il Catania si spegne e la Reggina ricomincia pian piano ad alzare la testa, mette paura alla difesa etnea un paio di volte, specie con un colpo di testa di Amoruso che costringe Polito ad un colpo di reni non indifferente dopo un bel cross di Vigiani, entrato da poco. Al 45° Amoruso realizza un sacrosanto rigore assegnato alla Reggina per un fallo di Sardo su Barreto: è due a zero.

In mischia Martinez accorcia le distanze al 47°, il Catania proverà ad acciuffare il pari fino al 52°, ma invano: l’unica nota da segnalare nei minuti di recupero è l’ingenuità di Aronica che prende un cartellino giallo e che, da diffidato, dovrà saltare il prossimo importante match della Reggina in casa con l’Empoli.

La partita termina e tutta la squadra amaranto va a festeggiare sotto il settore ospiti, dove circa 300 tifosi Reggini, decisamente pochi rispetto alle aspettative, gioiscono e sentono la salvezza in tasca.

Deluso e amareggiato, il pubblico Catanese non ha più neanche la forza di fischiare i propri giocatori che nel secondo tempo le hanno provate tutte per riaprire il match, ma la Reggina s’è chiusa molto bene: piuttosto l’approccio alla gara nella prima frazione di gioco è sembrato un po’ troppo rinunciatario e difensivo, da parte rossoblu.

Ha pesato molto l’assenza di Spinesi che ha reso leggerissimo l’attacco Catanese, che trovava specie nei primi 45 minuti di gioco in Vargas l’unico terminale offensivo capace di fare del male agli avversari.

Il Catania per salvarsi è adesso chiamato ad una grande impresa a Torino contro la Juventus, dove domenica prossima si giocherà la serie A. Dopotutto se l’Inter vincesse domenica contro il Siena porterebbe matematicamente a casa lo scudetto a prescindere dal risultato di Roma–Atalanta, e quindi all’ultima giornata (Catania-Roma) comunque potrebbero arrivare i tre punti che dovrebbero significare salvezza (la sconfitta dell’Empoli contro l’Udinese ha abbassato la quota che dovrebbe essere di 38 punti).

La Reggina invece ha la grande occasione domenica contro l’Empoli in casa di festeggiare la salvezza matematica con il proprio pubblico qualora arrivasse un’altra vittoria, che sarebbe la terza consecutiva.

Le Pagelle di Catania – Reggina:

Catania

Polito 6 Incolpevole sui due goal di Amoruso, a cui para però un gran colpo di testa sullo 0-1 nella ripresa.

Sabato 5,5 Nel primo tempo si fa vedere oltre la metà campo e quando sale crea superiorità numerica sulla fascia, cala nella ripresa.

Sardo 6 Ingenuo in occasione del rigore causato a causa dello sgambetto ai danni di Barreto, ma spinge eimpensierisce con qualche bel cross e un paio di tiri da fuori la difesa Reggina.

Stovini 4,5 Irriconoscibile rispetto alle ultime uscite, grave la disattenzione sul goal del vantaggio di Amoruso.

Terlizzi 5 Macchia una prestazione comunque appena sufficiente con il grave errore, in concorso di colpa con Stovini, sul primo goal di Amoruso.

Baiocco 5,5 Probabilment Izco al suo posto avrebbe potuto fare qualcosa di più. Tognozzi lo annulla. (21’st Morimoto) 6 Si dà da fare senza ottenere però quel che vuole. Sfiora in goal ma Campagnolo c’è.

Biagianti 6 Conferma le sue qualità ed è l’unico che a centrocampo prova a impostare qualcosa di concreto.

Colucci 6,5 Sfiora il goal un paio di volte, specie nella ripresa. A tratti però si aliena dalla gara e sembra scomparire, anche i compagni si chiedono: “Ma dov’è finito-? Poi torna e per un soffio non regala il pari al pubbico.

G.Tedesco 5,5 Lotta con la solita grinta a centrocampo ma non riesce ad essere fluido e veloce, non verticalizza quasi mai e sparisce stretto nelle grinfie di Tognozzi e Barreto.

(9’st Martinez) 6,5 E’ il migliore dei suoi. Entra, sfiora il pari, poi segna dopo lo 0-2, è pericoloso in area e sicuramente più pesante di tutti gli altri tre attaccanti che il Catania schiera sin dall’inizio: probabilmente fosse stato titolare avremmo visto una gara diversa.

Vargas 6,5 Nel primo tempo domina sulla fascia, sfiora il goal (ma Campagnolo è in giornata) e realizza almeno 5 cross al bacio per gli attaccanti, puntualmente però sventati dalla difesa Reggina. Soffre la mancanza di un uomo pesante nel mezzo dell’area.

Mascara 6 Ingenuo e graziato dall’arbitro quando si tuffa in area come stesse facendo una gara dal trampolino alle olimpiadi e riesce nonostante tutto a trovare la faccia tosta di chiedere il calcio di rigore. Dà fantasia alla manovra ma non è mai seriamente pericoloso.

All. Zenga 4,5 Con il senno di poi è facile dire cosa si sarebbe dovuto fare, ma che con un tridente composto da Vargas, Mascara e Colucci il Catania sarebbe stato troppo leggero in avanti lo avrebbe potuto immaginare anche un bambino. Il gioco continuo sempre e solo su Vargas, inoltre, diventa troppo prevedibile per gli avversari, che non sono gli ultimi arrivati. Nel secondo tempo la squadra lotta con il cuore e non trova il pareggio, ma l’approccio iniziale alla gara è di quelli da mordersi le mani.

Reggina

Campagnolo 7,5 E’ in giornata di grazia, compie almeno 4 miracoli salvando il risultato e sul goal di Martinez viene ingannato da una deviazione beffarda e sfortunata di Aronica. E’ il migliore in campo.

Lanzaro 6 Fa il suo dovere anche se nel primo tempo è costretto a subire l’impeto di Vargas che, soprattutto nella freschezza della prima fase di gioco, lo supera con molta facilità.

Aronica 6,5 Difende bene con coraggio e intelligenza. Troppo ingenuo quando va a prendersi inutilmente un giallo che lo costringerà a saltare la prossima partita importante contro l’Empoli.

Cirillo 7 Il solito muro difensivo: lotta sempre, anticipa gli avversari e svetta su tantissimi palloni. Si conferma l’acquisto più importante del mercato di gennaio, addirittura superiore a Brienza perché garantisce maggior continuità.

Costa 6,5 Splendido esordio dal primo minuto, anche se nella seconda parte della ripresa cade in qualche errore dovuto probabilmente ad un dolore alla gamba destra che lo costringe a giocare in riserva: ma resiste epicamente fino alla fine. E’ la rivelazione di fine stagione per la Reggina di Lillo Foti-

Cozza 6,5 La sua partita inizia al quarantesimo del primo tempo quando viene splendidamente lanciato da Costa sulla sinistra; controlla la palla, guarda in mezzo, vede Amoruso e gli pennella un cross al bacio che l’attaccante di Cerignola non può che mettere in goal. Festeggia con il compagno e la sparisce di nuovo: basta (e avanza!) questo meraviglioso gesto balistico però per meritarsi i tanti applausi dei sostenitori arrivati nella città Etnea dalla sponda Calabra dello Stretto. (25’st Vigiani) 6,5 Entra al posto del capitano e si fa valere, dà velocità e freschezza alla fase di ripartenza amaranto e prende per mano la squadra tirandola fuori dalla propria area di rigore nel finale. Mossa azzeccata.

Barreto 6,5 Si conferma un ottimo centrocampista, nonostante qualche singolo errore su alcuni palloni nel primo tempo, combatte sempre con grinta e si procura un rigore che segna la vittoria amaranto.

Tognozzi 6,5 In un sol colpo, annienta Tedesco e Baiocco, entrambi ex Reggina. E’ il dominatore del centrocampo e gioca molto molto bene.

Modesto 5 Non supera mai l’uomo, non azzecca un cross. Quando sulla sinistra si sovrappone il giovane e sconosciuto Costa, fa molto più male. Un campionato da dimenticare per l’ala sinistra che nello scorso mercato era ben visto da mezz’Italia e anche da alcune grandi squadre.

Brienza 5,5 Un solo lampo con un paio di dribbling in velocità intorno al trentesimo del primo tempo, ma non entra mai in partita. Conferma, dopo la gara opaca con il Catania, di non essere in grande forma dopo comunque delle partite meravigliose e tanti bei goal che hanno contribuito in modo fondamentale all’attuale situazione di classifica della Reggina. (13’st Cascione) 6 Un po’ in ombra per venti minuti, nella fase finale va in crescendo però e insieme a Vigiani dimostra la freschezza di chi è entrato in campo da poco, e aiuta la squadra ad uscire dalla propria tre quarti.

Amoruso 6,5 E’ ancora sacrificato a giocare quasi in linea con i centrocampisti per mettere a disposizione della squadra le sue qualità tecniche, realizza un bel goal di testa su cross splendido di Cozza, sfiora il raddoppio sempre di testa e alla fine realizza il rigore del momentaneo 0-2: torna al goal dopo undici partite in cui era a secco. (46’st Stuani) s.v. Gioca sei minuti, un fuorigioco e neanche vede il pallone, troppo poco in campo per poter essere giudicato.

All. Orlandi 7 Alla fine decide di confermare Cozza e Amoruso titolari, e si rivela una mossa azzeccata vista la dinamica della rete del vantaggio amaranto: assist di Cozza e tap-in vincente di Amoruso. Ottima scelta anche quella di schierare Costa per una difesa a quattro, il giovane ripaga la fiducia del mister che poi con Vigiani e Cascione trova le mosse ideali per tirare fuori la squadra dall’assedio Catanese e finalizzare una vittoria che sa di trionfo.

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