Vendita Acr, il Città di Messina rinuncia: “Percorso opaco e privo di prospettive”

Vendita Acr, il Città di Messina rinuncia: “Percorso opaco e privo di prospettive”

Vendita Acr, il Città di Messina rinuncia: “Percorso opaco e privo di prospettive”

martedì 10 Agosto 2010 - 15:41

La cordata locale non ha avuto modo di visionare la documentazione amministrativo-contabile più volte richiesta. Attesa sulla prosecuzione della trattativa con il gruppo Di Napoli, con il quale sarebbe stato firmato un preliminare d’acquisto

Ore intense in casa Acr Messina. Nel pomeriggio l’ufficializzazione della firma di un preliminare di accordo tra l’attuale proprietà e il gruppo rappresentato da Arturo Di Napoli, giunto a seguito dell’offerta da 400mila euro presentata nei giorni scorsi a Di Mascio. Questa mattina l’incontro tra l’attaccante e l’amministratrice del club, Marcella Chiericella, al quale hanno preso parte anche l’ex direttore generale dell’Fc Messina, Carabellò, il commercialista Sabatino e il medico Arbuse, tutti soggetti pronti ad appoggiare il nuovo gruppo destinato a subentrare.

I consulenti si prenderanno due-tre giorni per analizzare lo stato di salute della società, dopo una prima visione dei libri contabili. La cordata guidata dalla punta di Rozzano ha voluto nuovamente sottolineare, nonostante lo stato avanzato della trattativa, che se il Città di Messina dovesse formulare un’offerta che Di Mascio riterrà accettabile è pronta a fare un passo indietro e lasciare spazio ad un gruppo composto da messinesi.

Dall’incontro pomeridiano tra il vicepresidente De Leo (accompagnato dal presidente del collegio sindacale della Zancle srl Ruegg e dal consigliere di amministrazione Morgante) e l’amministratrice unica della società Acr Messina Marcella Chierichella, tenutosi presso lo studio dell’avvocato Bonavita, è emersa una fumata nera, anzi nerissima. Neanche in questa occasione i rappresentanti dell’Acr Messina sono infatti riusciti a vedere la documentazione amministrativo-contabile richiesta da giorni per consentire una puntuale valutazione della possibilità di acquisto dell’Acr. “Mancando quindi ogni elemento che possa consentire una trattativa chiara e trasparente – si legge in un comunicato -, non ci resta che tirarci fuori da un percorso che appare opaco e privo di concrete prospettive”.

Intanto c’è da registrare un nuovo intervento dell’ex presidente Alfredo Di Lullo, che ha recentemente rotto con Di Mascio per presunte pressioni che avrebbe subito in merito alla cessione delle proprie quote societarie alla Chierichella (vedi articolo correlato in basso). -Con grande stupore apprendo che la società Acr Messina sta concludendo l’operazione di cessione quote senza che il sottoscritto sia stato informato della volontà di operare in tal senso – scrive l’imprenditore romano -. Come già anticipato in un precedente comunicato, per motivazioni di natura strettamente giuridica ed economica, ho avviato da oltre un mese apposita azione per la risoluzione del contratto di cessione delle quote e pende, contestualmente, un ricorso per sequestro delle stesse presso il competente Tribunale. Ciò non vuole né deve costituire un ostacolo alla realizzazione degli obiettivi dei tifosi messinesi, cui era doveroso comunicare (unitamente al gruppo che si è interessato a rilevare le quote sociali) lo stato degli atti-.

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