Zampagna, Sullo, Buonocore, Miranda, Ruisi: i tifosi del Messina riabbracciano i propri beniamini

Zampagna, Sullo, Buonocore, Miranda, Ruisi: i tifosi del Messina riabbracciano i propri beniamini

Zampagna, Sullo, Buonocore, Miranda, Ruisi: i tifosi del Messina riabbracciano i propri beniamini

domenica 10 Aprile 2011 - 12:57

Questa mattina la presentazione del libro dell’attaccante di Terni, accompagnato da ex compagni e vecchi glorie. Nel pomeriggio presente anche Igor Protti. Pensieri ed emozione dei protagonisti

Emozioni, tante, per i tifosi che questa mattina hanno popolato la conferenza stampa di presentazione del libro “Il calcio alla rovescia” di Riccardo Zampagna in occasione del Messina Day. La sala stampa dello stadio San Filippo è stata infatti popolata da tanti tifosi che hanno applaudito l’attaccante di Terni e le altre vecchie glorie giallorosse presenti: Sasà Sullo, Enrico Buonocore, Pietro Ruisi e Maurizio Miranda. Tutte d’accordo su un punto, augurio e speranza: il Messina deve tornare a giocare nelle categorie che le competono.

«Sono emozionato, è da un po’ che manco da Messina, qui ho vissuto momenti unici – esordisce la punta umbra -. Faccio fatica a parlare. Presento qui il libro, ma non faccio ovviamente lo scrittore, non ne sono capace. La cosa più bella oggi e rivivere e rivedere negli occhi certi momenti. Gli anni passati a Messina per me sono indimenticabili, non solo quelli della serie A, ma anche in B. Nella serie cadetta ho realizzato 19 gol, due me li hanno levati, per me è stato l’anno della consacrazione. E poi Messina è l’unica città che poteva permettermi di giocare in serie A. Non ci sono aggettivi per descrivere il mio rapporto con questa realtà. Tornare al San Filippo mi ha fatto venire i brividi, ma bisogna continuare. I tifosi devono continuare ad incitare la squadra, oltre la categoria, la fede si non si mette mai in discussione». Poi un breve passaggio sulla raccolta di foto, contenuti, pensieri aneddoti inseriti nel libro scritto con la collaborazione del giornalista di Terni, Ivano Mari: «Ricordo che la vendita è finalizzata ad acquistare un mammografo digitale che serve per prevenire il cancro al seno delle donne. Servono 200mila euro, non credo di farcela a raccoglierli tutti ma farò il possibile, di aiutare chi ha bisogno. La mia carriera è particolare e per molti versi anomala rispetto ad altri calciatori – ha aggiunto Zampagna -. Spero sia di buon auspicio per tanti altri giovani. Io fortunatamente ce l’ho fatta, fino a 22 anni lavoravo, chi lo poteva dire che avrei poi realizzato quel gol in massima serie contro la Roma».

Stavolta è proprio Zampagna a servire l’assist a Sullo. Il capitano commenta così l’appuntamento odierno: «A metà della sua carriera sembrava dare un’impressione e invece è un uomo di una sensibilità importante. E lo dimostra oggi “sfruttando” l’essere stato calciatore per fare qualcosa per gli altri, poteva stare a casa a godersi i soldi con la famiglia e invece il suo impegno è lodevole». Poi sul momento attuale dell’Acr: «Spero e sogno, da tifoso di questa città e di questi colori, di vedere la sala stampa così piena ma di giornalisti di Sky e Mediaset che intervistano calciatori di categorie superiori».

A seguire prende la parola l’ex allenatore Pietro Ruisi, tra gli artefici della promozione in C2 nella stagione 1997-98 e più volte chiamato in causa sulla panchina giallorossa: «Sono palermitano, ma tutti mi dicono di essere messinese d’adozione e di questo non posso che essere orgoglioso. Mi fa piacere essere qui con queste bandiere del Messina. Questa piazza non può più stare in D, ma è la gente che si deve svegliare, reagendo davanti alle difficoltà. Senza l’aiuto dei tifosi niente si può fare. Ricordo che l’ultima volta che ho lavorato qui il clima era simile, c’era scetticismo e poca gente allo stadio. Ma è bastato fare le cose per bene per fare tornare l’entusiasmo. Spero un giorno di potere dare ancora il mio contributo».

Tra i protagonisti di giornata anche Maurizo Miranda, in giallorosso nei primi anni ‘90: «Dopo tanti anni ritorno a Messina dove credo di avere lasciato un buon ricordo». Saluto finale di Enrico Buonocore, fantasista di Ischia che ha fatto letteralmente fatto impazzire il Celeste: «Sono emozionato perche ho passato degli anni bellissimi in Sicilia. Dopo tanto tempo rivedrò alcuni miei compagni e i miei tifosi. Sono felice». (FOTO GIOVANNI ISOLINO)

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