La desertificazione in Sicilia al centro del Calendario Ambientale 2019

La desertificazione in Sicilia al centro del Calendario Ambientale 2019

La desertificazione in Sicilia al centro del Calendario Ambientale 2019

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mercoledì 19 Dicembre 2018 - 08:31
cambiamenti climatici

Il cambiamento climatico è una realtà che sta colpendo persone, comunità, ecosistemi. I segnali sono sempre più numerosi: dall’aumento del livello dei mari, alla fusione dei ghiacci artici, alle modificazioni delle correnti marine, alle ondate di calore ai fenomeni alluvionali sempre più frequenti. Il cambiamento climatico sta provocando sempre più vittime e disagi. L’ultimo rapporto dell’IPCC auspica che il riscaldamento globale del pianeta non superi 1,5°C. Da anni ascoltiamo tanti buoni propositi a parole, ma rileviamo poche azioni e ancor meno risultati per cercare di evitare i fenomeni più catastrofici.

La Polonia ospiterà a dicembre 2018 la COP 24, auspichiamo più fatti attraverso una mobilitazione di tutte le espressioni della società civile. Ben vengano quindi tutte quelle iniziative in grado di generare maggiore sensibilizzazione.

I Centri di Educazione Ambientale (CEA) Messina e Ramarro Sicilia lo fanno attraverso un Calendario Ambientale (www.calendarioambientale.it), una tradizione inaugurata otto anni or sono, ponendo al centro un tema ogni anno.

Il Calendario Ambientale del 2019 è dedicato al tema dei “Cambiamenti climatici e lotta alla desertificazione in Sicilia”, un primato della Sicilia nell’area mediterranea che reclama urgenti azioni mitigative.

La Sicilia dispone di qualificate conoscenze scientifiche attestate da una ricca letteratura. Le restituzioni cartografiche del calendario sono un esempio di interrogazioni di un DATA BASE GEO-RIFERITO (250 milioni di dati in linea) arricchito nel tempo attraverso un lavoro capillare e certosino di centinaia di tesisti e stagisti dell’Ateneo catanese ai quali viene dedicato, per l’impegno profuso, questo calendario.

Abbiamo raggiunto alcuni di loro che hanno lasciato una testimonianza della loro esperienza.

Questa edizione del calendario Ambientale è dedicata ai numerosi tesisti e stagisti dell’Ateneo Catanese che hanno contribuito con preziose ricerche, con le considerazioni della prof.ssa Maria Alessandra Ragusa, Ordinario di Analisi Matematica UNICT, Presidente del Comitato Scientifico dell’IRSSAT e Delegata del Rettore dell’Università degli studi di Catania per l’Internazionalizzazione nell’ambito scientifico.

Rachele Castro– Laurea Specialistica in Scienze Ecologiche (A.A. 2005-2007). L’esperienza di elaborazione della mia tesi è stata intensa, coinvolgente, ricca di momenti significativi e formativi sia sotto il profilo tecnico-scientifico sia da un punto di vista umano e valoriale, grazie soprattutto al contributo del Prof. V. Piccione, mio relatore nonché un vero e proprio modello al quale ispirarsi per tutti quegli aspetti che fanno di un individuo un buon professionista e una brava persona. Il tema della desertificazione è complesso e poliedrico, proprio per questo diventa una grande occasione per imparare a ragionare al di là dei confini geografici, dei limiti disciplinari e delle semplici dinamiche causa-effetto. Queste attitudini, unitamente al pensiero divergente, sono quel set di abilità acquisite che hanno fatto la differenza nel corso della mia carriera lavorativa.

Vincenzo Malacrinò– Laurea Magistrale in Scienze per la Tutela dell'Ambiente (AA. 2014 – 2015). L'esperienza nell'elaborare la mia tesi sperimentale è stata viva, ricca di significato scientifico ma soprattutto di calore umano. Proprio quest'ultimo non si può studiare sui libri di testo bensì essere trasferito da cuore a cuore. In questo senso l'Università di Catania si è distinta ma, soprattutto, alcuni docenti capaci di scrivere nel “Libro della mia Vita”. Il relatore della mia tesi, il Prof. V. Piccione, è stato per me un valido esempio di Scienza che trasmette Emozioni.

Valentina Rapicavoli– Laurea Specialistica in Scienze per la Tutela dell'Ambiente (AA. 2014 – 2015). La Sicilia ha ancora molto "suolo fertile" su cui puntare: con grande Amore per la nostra terra e passione per vincere le "avversità"; il gruppo di ricerca con cui mi pregio di aver collaborato è una promessa di speranza per il futuro. Ricerca scientifica ma anche ricerca dei valori "umani". Ho trovato un grande Maestro di scienza e di vita, il Prof. V. Piccione, ed un gruppo di amici sinceri con cui lavorare in sintonia e sinergia.

Maria Alessandra Ragusa– Ordinario di Analisi Matematica UNICT, Presidente del Comitato Scientifico dell’IRSSAT e Delegata del Rettore dell’Università degli studi di Catania per l’Internazionalizzazione nell’ambito scientifico. Nella qualità di Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Scienze per la Tutela dell'Ambiente ho presieduto numerose sessioni di Laurea e ho avuto modo di apprezzare le ricerche sui cambiamenti climatici e il rischio desertificazione in Sicilia presentati da tanti giovani studenti che hanno brillantemente concluso i loro studi sotto la guida del Prof. Vincenzo Piccione. Sono rimasta talmente colpita dalla rilevanza dei temi affrontati da decidere di dare il mio contributo scientifico di docente di Analisi Matematica. Non solo sono diventata anch'io relatrice di tesi sul tema ma con il team del Prof. V. Piccione sto elaborando algoritmi che aiuteranno a monitorare la "febbre dei territori". Spero di vedere tradotte queste conoscenze scientifiche in strumenti di monitoraggio, soprattutto per la mia terra di Sicilia che è affetta da un elevato rischio desertificazione. Un plauso all’Ing. Francesco Cancellieri, Presidente della Associazione Centro Educazione Ambientale (CEA) Messina onlus, e al Prof. Renato Carella, Presidente del Ramarro Sicilia, per il grande impegno profuso nell’azione di sensibilizzazione sociale su questi temi.

Per quanti intendano approfondire il tema desertificazione possono visitare la pagina dedicata su www.irssat.it.

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