Cambiamo Messina dal basso: "No al deposito costiero di gas naturale liquefatto"

Cambiamo Messina dal basso: “No al deposito costiero di gas naturale liquefatto”

Redazione

Cambiamo Messina dal basso: “No al deposito costiero di gas naturale liquefatto”

mercoledì 06 Aprile 2022 - 11:35

Il movimento esprime parere contrario

“Il deposito costiero di gas naturale liquefatto a Messina sembrava fosse una semplice ipotesi, si attendeva l’apertura di un dibattito cittadino ed invece ecco la proposta che non sembra ammettere alcuna osservazione o dubbio”.

Così Cambiamo Messina dal basso. “Ma non si era impegnata l’Italia, firmando gli accordi di Parigi nel 2015 e di Glasgow nel 2021, a ridurre sensibilmente il ricorso alle fonti fossili come gas, petrolio, carbone? E non avevamo modificato a febbraio scorso la Costituzione Italiana mettendo addirittura la tutela ambientale tra i principi fondamentali del nostro testo costituzionale? Il proliferare di depositi e rigassificatori non ci fa uscire più dal gas. Importiamo il 95% del gas ed il nuovo gnl verrà per la gran parte dagli Usa aumentando la nostra dipendenza”.

“Come mai l’Autorità Portuale di Messina, che ha voluto sentire la città per il fronte mare compreso tra Boccetta e Annunziata, non ha sentito il dovere di ascoltare la città per un’opera tra le più a rischio per i luoghi abitati che sorgono nei suoi pressi e che va in contrasto con le politiche contro i cambiamenti climatici? Il futuro della navigazione tra le due sponde dello Stretto di Messina è l’alimentazione elettrica dei mezzi navali e non il gas, così come si fa già nei paesi baltici. La guerra russo ucraina ha evidenziato i ritardi della transizione ecologica nel nostro Paese, ma non si può e non si deve perdere altro tempo ed opere come mega depositi costieri e rigassificatori ci fanno tornare indietro”.

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12 commenti

  1. Siete sempre i soliti,no vax,no ponte,no gas,no qua ,no la,no su,no giù,cose che ci sono e si costruiscono in tutte le parti del mondo qui diventano cose da non fare così continua la nostra arretratezza,ed i giovani emigrano,bravi.

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  2. Guai a fare qualcosa che possa tornare utile alla nostra Città o la Nazione. Ci preoccupiamo della CO2, cosa sta succedendo durante questa guerra? Inquinamento, hai voglia. No eolico deturpa l’ambiente, no pannelli solari perchè occupano spazi e non sono belli esteticamente. Inceneritore che produce elettricità e calore no, inquina, a Brescia no. L’elettricità come la volete produrre? però i nostri figli lavorano fuori, in quelle aziende che inquinano.

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    1. Nucleare no, intanto i francesi non hanno i problemi che abbiamo/avremo noi con il gas perchè il loro fabbisogno energetico è soddisfatto in gran parte dal nucleare. Un esempio è che la maggior parte delle cucine dei francesi siano con i fornelli elettrici.
      Poi con questa storia del no al nucleare, lasciando stare la storia della pericolosità delle centrali nucleri francesi troppo vicine a noi, mi chiedo dalla realizzazione della prima centrale nucleare negli anni 50 ad oggi quanti morti ha causato la produzione di energia nucleare e quanti morti ci sono stati nello stesso periodo a causa della produzione di energia da fonti fossili.

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  3. Già….gli interessava solo quella assurda pista ciclabile sul C.so Cavour e dintorni per far circolare 4 biciclette ogni tanto …….Ridicoli

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  4. Perfetto e complimenti vivissimi ai signor NO di tutto! I rigassificatori non si vogliono ma il gas per riscaldarci e cucinare per non parlare delle aziende che lo usano per produrre lo consumiamo tutti! Io vorrei capire cos’ha in testa tanta gente! Come il famoso Tap in Puglia che nessuno voleva perché passavano quattro tubi sotto gli ulivi e fortuna l’abbiamo fatto perché ci fornisce il 10% del gas che consumiamo in Italia! Poi tutti pensano al sole o all’ eolico (che non potranno mai garantire l’enorme richiesta industriale) pensando di avere il mondo del Mulino Bianco e pochi sanno che questo inverno non era sufficiente l’energia elettrica in campo nazionale e abbiamo dovuto riaccendere le nostre tre centrali a carbone! Quindi il Gas liquido inquina e il carbone no? La testolina usatela per riflettere e non come incubatoio per i pidocchi, come diceva sempre mio padre che non c’è più!

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  5. In codesto VERMINAIO, c’é ALMENO UNA PERSONA INTELLETTIVAMENTE O N E S T A??????????? solo …..ca..oni!!!!!!!!

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  6. Costantino Micali 6 Aprile 2022 17:51

    Navi elettriche tipo Iginia che portano treni ? Ma dove leggete queste barzellette, ditecelo e fate ridere anche chi la pensa diversamente da voi. Cambiamo Messina dal basso? Ma più in basso di dove ci avete portato!

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  7. Mi raccomando continuate con la politica del NO A TUTTO. Compratevi un isola sperduta e fate lì quello che meglio vi pare.

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  8. Siamo una vergogna, per questo Messina rimane sempre una città del nn fare x questi politici.

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  9. Riccardo clari 7 Aprile 2022 13:59

    Questi personaggi che non hanno né arte né parte devono sempre sposare una causa sbagliata per fare sfoggio della loro inutilità.

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  10. Qui non si mette in discussione l’eventuale utilita’ dell’opera ma alcune evidenti criticita’ legate alla scelta del luogo:
    1) Il deposito del gas sorgerebbe in una zona *densamente abitata* con palazzi a pochi metri e con *impatto ambientale* devastante. In altre citta’(Livorno, Ravenna, Oristano) impianti simili sorgono in zone industriali comunque lontane dai centri abitati.
    2) Non *esistono accessi idonei ne’ vie di fuga* in caso di incidenti, perche’ allo stato attuale la via del mare non e’ stata progettata e il torrente San Filippo non si puo’ coprire (dopo i fatti di Giampilieri). Le autocisterne ed eventuali mezzi di soccorso passerebbero per le strettissime vie del paese.
    3) Tra il deposito e le navi (che trasportano il gas) passerebbero i treni passegeri della *metroferrovia*
    4) Nello studio preliminare sono stati presi in considerazione *siti alternativi * lontani dai centri abitati come: Giammoro, Saline Joniche (di fronte a Pistunina ex industria chimica), Villafranca ed ex Sanderson

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  11. Il problema non è il deposito di gas, ma la sua localizzazione FOLLE in una zona densamente popolata, con palazzi a ridosso, quando sono a disposizione altri siti che avrebbero impatto ridotto sulla popolazione. I veri nemici di questa opera sono quelli che hanno scelto questo sito !

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