Il sindaco Renzi abbraccia il candidato Calabrò: “Sarà il primo e l’ultimo cittadino di Messina”

Il sindaco Renzi abbraccia il candidato Calabrò: “Sarà il primo e l’ultimo cittadino di Messina”

Marco Ipsale - Danila La Torre

Il sindaco Renzi abbraccia il candidato Calabrò: “Sarà il primo e l’ultimo cittadino di Messina”

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venerdì 21 Giugno 2013 - 18:40

Il sindaco di Firenze sostiene il candidato del centrosinistra al ballottaggio. Dopo di lui, anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta, che promette l’eliminazione delle baracche e critica, pur senza mai nominarlo, la campagna elettorale di Accorinti. Calabrò gli ha consegnato 2mila 500 firme per la riconnessione dei poteri speciali

Felice Calabrò, Matteo Renzi e Rosario Crocetta insieme sullo stesso palco. Il sindaco di Firenze è venuto a Messina per abbracciare, simbolicamente e fisicamente, il candidato sindaco del centro-sinistra e dargli il suo appoggio in vista del ballottaggio di domenica e lunedì, nello scontro finale con l’altro aspirante primo cittadino, il leader carismatico di “Cambiamo Messina dal Basso”, Renato Accorinti. Stesso intento da parte del presidente della Regione.

Ad ascoltarli, davanti al Duomo, sono in duemila, forse in duemilacinquecento.

“Sarebbe stato facile fare ricorso e andare a trovare quei 59 voti che ci sono mancati. La statistica ci dice che avremmo recuperato il 3 %. Ma avremmo messo la città a rischio commissariamento e non ce lo possiamo permettere, vinciamo al ballottaggio”. Con queste parole, Felice Calabrò introduce l’intervento del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, accompagnato poco dopo dal presidente della Regione, Rosario Crocetta.

“Proprio la Regione – esordisce Renzi salutando Crocetta – darà una grossa mano a Messina, com’è giusto che sia. Lo slogan di questa campagna è Sì Messina. Sì a cosa? Anzitutto alla politica. Non si risolvono i problemi dicendo che la politica fa schifo, ma investendo sulla politica e sulla gente. Diciamo no all’antipolitica, sì alla bella politica. No alla logica dei commissari, sì alla logica del sindaco”.

“Il mestiere del sindaco – Renzi parla con cognizione di causa – è il più bello del mondo, è il depositario di una speranza. Da lunedì, Felice sarà il vostro primo e ultimo cittadino. Se gli va bene, ha davanti cinque anni terribili in cui si dovrà spremere. E noi glielo auguriamo di cuore perché sappiamo che ce la farà a reggere”.

Un accenno a Giorgio La Pira, ragusano diplomato a Messina e laureato a Firenze, dove è ricordato come il più grande sindaco del XX secolo: “Lui era un sindaco serio, non come quello attuale – scherza -. Si occupò di una comunità di anime, non di un ammasso indistinto di persone”.

Poi, si torna al ballottaggio di Messina: “La prima volta c’è mancato veramente poco però a noi non piace vincere facile – conclude Renzi -. Ma siccome il centrosinistra è spesso bravo a farsi del male da solo, niente scherzi. Andate a cercare i delusi, quelli del centrodestra, quelli del movimento 5 Stelle, quelli che hanno detto basta. La politica è speranza e passione. Bisogna far sì che in tanti vadano a votare per Felice, non lasciate che si rovinino i prossimi cinque anni. Insieme con tante altre città, compresa Firenze, costituiremo una rete di città governate dal Pd che dovranno supportarsi a vicenda”.

Dopo l’abbraccio con Calabrò, Renzi passa la parola a Crocetta: “Messina vuole cambiare – afferma il presidente della Regione – e Felice ci metterà tutto il suo impegno. Poco fa siamo stati in un quartiere popolare dove ci sono ancora le baracche del terremoto. E’ una vergogna grandissima per la politica di questa città. Metteremo dei soldi a disposizione di Messina per risanarla”.

Dopo il consueto resoconto sull’operato della Regione, Crocetta torna a parlare di Messina: “In questi anni, la città ha subito gravi ingiustizie e la politica ne è responsabile. Le imprese chiudono, l’Ente Fiera è fallito, l’Ato Rifiuti ha prodotto 120 milioni di euro di debiti. Con la nuova legge che abbiamo fatto, si potranno gestire i rifiuti sul serio, ridurre i costi, abbattere tariffe terribili che hanno rovinato le famiglie e provocato il dissesto del Comune. Col patto dei sindaci per le energie rinnovabili useremo i pannelli solari. A Messina, ad esempio, si potranno creare così da 1200 a 1500 posti di lavoro, con fondi europei. Felice avrà un governo regionale amico perché Messina, insieme a Catania, ha determinato la mia elezione e amore con amore si ripaga”.

Un riferimento, senza mai nominarlo, ad Accorinti: “La rivoluzione non si fa urlando, con il No al Ponte. Il Ponte non lo vogliono i messinesi, non lo vuole la Regione, non lo vuole il Governo nazionale. Candidarsi per un qualcosa che non esiste è un fatto ideologico. L’altro candidato protesta per una cosa che non vuole fare nessuno. La politica non va fatta su questo, ma sulle cose concrete. I soldi che daremo per il risanamento, dei quali mi chiederete conto, quelli che abbiamo già dato per evitare il dissesto finanziario. Cominciamo piuttosto a lavorare seriamente per l’aeroporto messinese. I progetti sono chiari, Felice Calabrò sa fare il sindaco, sa risollevare la città e sono convinto che i messinesi l’hanno capito”.

Prima dell’inno nazionale, al termine dell’evento, la consegna, da parte di Calabrò a Crocetta, delle 2mila 500 firme raccolte in pochi giorni per far da tramite con il Governo nazionale per la riconcessione dei poteri speciali per l’emergenza traffico.

Con il comizio a Piazza Duomo insieme a Renzi e Crocetta, si è ufficialmente conclusa la campagna elettorale di Felice Calabrò, che in mattinata aveva affidato le sue dichiarazioni di fine corsa elettorale ad un comunicato.

IL “BILANCIO” DELLA CAMPAGNA ELETTORALE DI CALABRO’

La prima parte del documento, il candidato sindaco del centro-sinistra la dedica ad una riflessione sulla lunga e faticosa campagna elettorale, vissuta tra la gente. «Siamo arrivati alla fine di una corsa entusiasmante iniziata più di due mesi fa. Se mi volto indietro –scrive – mi sembra trascorso un attimo e anche la stanchezza accumulata in questi giorni frenetici svanisce al pensiero di quanta gente ho incontrato, ho ascoltato, di quante ore passate con i messinesi mi hanno reso più forte e determinato. So che ci sono ancora tante storie da ascoltare, tante persone che hanno tantissimo da dire e da proporre e che amano questa città e vorrei averle incontrate tutte e se ho un’amarezza è proprio questa. Queste settimane di campagna elettorale però mi hanno dato la certezza che, se dovessi essere Sindaco, non sarei mai solo nell’affrontare i problemi e nel trovare le soluzioni. Le più grandi risorse di questa città le ho scoperte per strada, nei villaggi, nei rioni, nelle parrocchie, nelle piazze, nelle scuole».

Calabrò passa, quindi, a parlare dei temi più importanti affrontati durante la corsa elettorale ed inizia dall’argomento più scottante, il dissesto. «Questa città non merita il dissesto. Certo, sarebbe facile scegliere la scorciatoia più comoda per un amministratore, lavarsi le mani scaricando ogni responsabilità su altri e lasciare che siano tre commissari a occuparsi delle cose negative. Ma da messinese e da politico responsabile non consentirò che si perda un solo posto di lavoro, che vengano tagliati i servizi essenziali, l’assistenza anche ad un solo cittadino, che i fornitori si vedano ridotti i loro crediti, che siano le classi più deboli, a pagare per incapacità di altri. Non lascerò che Messina scivoli verso il dissesto, non me lo perdonerei mai. Il dissesto – spiega ancora Calabrò – equivale alla perdita di centinaia di posti di lavoro, quelli dei precari che da anni aspettano certezze e che si troveranno la porta chiusa ad ogni tipo di risposta. Voglio ricordare che con il dissesto non si può neanche ipotizzare un Piano di stabilizzazione. E ancora non saranno garantiti i servizi essenziali, e questo significherà un aumento delle povertà in una città già attraversata da una crisi devastante. Le piccole imprese che aspettano da anni il pagamento per i servizi resi si vedranno dimezzare i crediti, con conseguenze inimmaginabili per chi ha bisogno di ossigeno per stare sul mercato. Il Comune non potrà partecipare ai bandi di gara nei quali è previsto il cofinanziamento dell’Ente locale. A catena tutto il sistema economico ed il terzo settore entreranno in una spirale senza uscita. Noi non permetteremo tutto questo»

Il candidato sindaco del centro sinistra assicura che, in caso di vittoria, avvierà «quell’operazione verità sui conti che era stata annunciata dal commissario Croce all’atto del suo insediamento e che, per svariati motivi, non è stata portata a termine. Accerteremo l’effettiva entità delle somme, perché nessuno, in nessuna sede competente, può giocare con la pelle dei messinesi. Qui c’è qualcuno che le carte le sa guardare bene, ve lo assicuro, i conti li sa fare, e non si fa spaventare da allarmismi o dichiarazioni ambigue. Qui c’è qualcuno che si rimboccherà la maniche e con l’aiuto di tutti porterà Messina in salvo».

Uno dei cavalli di battaglia di Calabrò in questa campagna elettorale sono stati i “poteri speciali” , a proposito dei quali ribadisce: «batterò i pugni per ottenerli. Senza i poteri speciali non potremo iniziare quel che abbiamo in mente per la mobilità, per liberare la rada San Francesco dalle navi, completare l’approdo di Tremestieri, ma neanche per poter intervenire sul fronte della messa in sicurezza del territorio e del dissesto idrogeologico. Per cambiare Messina avremo bisogno dell’apporto di tutti, dalla Regione Sicilia ai nostri parlamentari, di qualsiasi colore politico essi siano. Stiamo raccogliendo le firme dei messinesi ma questo non basta, non può bastare se poi al nostro coro non si aggiungono i consiglieri comunali, i deputati regionali e nazionali, le altre forze politiche. Questa non è la battaglia di Felice Calabrò, è la battaglia di tutti i messinesi per trasformare Messina non in una città normale ma in una città speciale».

L’ultimo pensiero di Felice Calabrò va agli ultimi. « Il primo dovere di un sindaco – sottolinea – è difendere gli interessi della città accanto agli ultimi che sono gli assistiti dei servizi sociali, ma anche i precari che operano in quel settore. Gli ultimi – spiega – sono gli abitanti dei villaggi che non hanno garantiti i servizi essenziali, dal trasporto pubblico ad un’efficiente raccolta rifiuti, gli ultimi sono i disoccupati, i cassintegrati, le famiglie che non hanno più alcuna rete di sostegno se non quella del mondo del volontariato, gli ultimi sono i bambini che non hanno spazi per crescere e scuole dignitose, i giovani delle zone a rischio e quelli che finiti gli studi dovranno andar via. Gli ultimi – continua sono i commercianti costretti a chiudere le saracinesche e licenziare i dipendenti, gli imprenditori soffocati da un sistema che non aiuta la loro voglia di scommettersi, gli artigiani che non hanno più nessuno cui tramandare la loro arte, gli anziani senza e i diversamente abili senza assistenza, quanti hanno perso il posto a 50 anni e non hanno più speranze di rientrare nel mercato del lavoro. Gli ultimi sono i lavoratori delle mille vertenze cittadine, dalla Triscele alla Sicilia Limoni, all’Ente Fiera, fino ai dipendenti, alle maestranze ed agli orchestrali del Teatro Vittorio Emanuele. A tutti questi ultimi dobbiamo guardare per dare risposte. Il Comune non crea lavoro, ma ha il dovere di creare opportunità ma per farlo c’è una sola strada ed è quella di evitare il dissesto. Riaccendendo il motore della macchina comunale riprenderemo a camminare e poi anche a correre».

A conclusione di questa campagna elettorale , il candidato sindaco del centro-sinistra rivolge i suoi ringraziamenti «a quanti hanno corso insieme a me , allo staff agli amici della coalizione, agli assessori designati, a chi ci ha sostenuto anche solo inviando una mail con una proposta o un suggerimento, a chi ho incontrato e a chi avuto la pazienza di aspettarmi quando in questi incontri arrivavo in ritardo. Grazie a chi ha creduto in questo progetto e continuerà a farlo. Ma un grazie particolare lo voglio fare alla mia famiglia, a mia moglie Mariella,ai miei figli, a quegli affetti che ho dovuto mettere in secondo piano ma che so che avrò sempre accanto. Senza di loro non sarei né quello che sono oggi né l’amministratore che voglio essere».

(Marco Ipsale – Danila La Torre)

40 commenti

  1. ma crocetta non aveva promesso di intervenire per l’ex birra messina, il tetro vittorio, la fiera ecc… peccato che nell’ultima finanziaria regionale ci siano i finanziamenti per i dipendenti della fiera di palermo, mentre per quelli di messina un bel nulla. non resta che votare accorinti

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  2. Calabrò, Meno male che non è venuto D’Alema…

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  3. Giovanni Ragusa 21 Giugno 2013 22:21

    Ancora sta storia del ricorso lo sanno anche le pietre che avrebbero trovato 10mila in meno per calbrò altro che 56 in più. ..

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  4. La verità fa male a digerirla, vero? Forza Felice spazza questa falsa democrazia!!!!

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  5. Renzi bla bla bla bla. Crocetta bla bla bla bla. Calabrò bla bla bla bla….
    Forza Accorinti…….

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  6. Renzi o come dicean tutti Non-sensi. I Renziani finalmente avranno capito di che pasta è fatta il loro idolo?
    Questa spcie di +++++++++++++++ che si appiglia alla battuta facile per dire scemenze?
    “Amministrare contiene la parola amare”… mii che grande genialata! Peccato caro il mio grullo fiorentino che “Amministrare” contenga anche la parola “Minestra”
    E questa è la solita minestra. Anzi è una minestra che pur essendo vecchia non appartiene al PD.
    Non voterò Calabrò perché è il simbolo del potere ++++++++++, non voterò mai più PD perché il PD non è più “presentabile”.

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  7. Aeroporto e niente piu’ baracche ….. Magari , posso essere dubbioso ??? E poi La Pira con loro non centra nulla e’ un altro pianeta ….. Mi sa di chiacchiere !

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  8. Crocetta ed il megafono mi Sa che sono peggio di tutti gli altri messi insieme , Felice ha scelto male i suoi sponsor, Crocetta da un anno promette aiuti a birra Messina , teatro Vittorio Emanuele , Fiera, Aicon, Baracche, ATM, ecc…..il suo movimento alle ultime elezioni vedi gli eletti ha gente che ha fatto di tutto in negativo pur di portarsi la pagnotta a casa e avere le mani ben in pasta e cosa più grave su 4 non c’è ne uno che sia all’altezza o che tantomeno gli importi qualcosa della città e dei cittadini se non quando vanno a fregargli i voti con mille promesse , e cosa più importante da dire che fanno la sceneggiata di appoggiare Felice quando invece agli elettori indicavano un’ altro sindaco, SIAMO ROVINATI

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  9. PAROLE DI FRANCO BATTIATO, per comprendere Piazza Duomo vuota. “ Il tempo è stato galantuomo, questo Paese è una barzelletta, ma se sei onesto e dici la verità non c’è smentita possibile. A poco a poco le maschere cadono giù. Diciamo che CROCETTA non era il rivoluzionario che mi aspettavo e io ero quello che sono sempre stato. Lui continua a dire con un certo coraggio a chiunque, che i nostri rapporti sono splendidi e ci sentiamo spessissimo. Non ci parliamo da mesi ”. Caro Rosario CROCETTA, il tuo è un ruolo istituzionale, sei il Presidente/Governatore di tutti i siciliani, dovevi tenerti lontano dalle contese politiche locali, la tua è stata una gravissima scorrettezza, una caduta di stile, come caduto precipitosamente è il tuo gradimento tra i siciliani. Ha ragione BATTIATO, la tua RIVOLUZIONE è una INVOLUZIONE, mi ricordi un solido, la PIRAMIDE, tu sei il vertice e le tue scelte politiche non sono mai per la base, cioè la stragrande maggioranza dei siciliani. Renato ACCORINTI mi ispira la SFERA, un solido senza spigoli, dove tutti sono alla stessa distanza dal suo centro. CHE DELUSIONE PER CHI COME ME TI HA VOTATO

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  10. Duemila tremila persone?
    Io ho visto in Piazza Duomo pochi pochissimi messinesi. Tre pezzi grossi Renzi Crocetta Lupo non hanno in verità convinto ne’coinvolto i messinesi stanchi di promesse plateali.. Caro Felice, al tuo angolo,misteriosamente non si vedono D’Alia ne’ Genovese, ultimo round uno contro uno…ti hanno lasciato solo all’ultima ripresa ora e’ lotta alla pari. Vinca il migliore…

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  11. Crocetta: i Messinesi stanno cambiando…… Si i Messinesi cambiano con il voto per Accorinti non con Calabro, e poi che vuol dire che se non dovesse vincere Calabro niente aiuti per Messina? Bel ricatto complimenti signor Crocetta bene così. Ma mi faccia il piacere!!!!

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  12. Crocetta è l’unico che può risolvere quei problemi, ha solo bisogno di tempo. In quanto a Calabrò sará il tuo sindaco e tra cinque anni tornerai a votarlo

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  13. Giovanni Ragusa 22 Giugno 2013 08:35

    Mi deluda Crocetta che sponsorizza quei poteri che ad inizio combatteva…Renzi ee crocetta dovrebbero attirare secondo I pupari I voti della destra con renzi e quelli della sinistra con crocetta…Chiara la scelta di dalia e genovese a non presentarsi…come rispondere che Calabrò non avrà nessuno a condizionarlo…ma in Sicilia lo sappiamo, I pupari stanno sempre dietro la scena non dentro.

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  14. Giovanni Ragusa 22 Giugno 2013 08:37

    Aeroporto a Messina? Che cosa ridicola….

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  15. Non ho più alcun dubbio dopo tutto questo…VOTO ACCORINTI!!!

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  16. salvatore mammola 22 Giugno 2013 08:51

    Questa Città non merita il dissesto, ma non merita neanche che la classe politica che lo ha prodotto, vinca queste elezioni amministrative e produca altri danni.

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  17. AVEVO DECISO DI NON ANDARE A VOTARE, LE LEGGENDO LE PAROLE DI RENZI CHE TRASCRIVO:” Un accenno a Giorgio La Pira, ragusano diplomato a Messina e laureato a Firenze, dove è ricordato come il più grande sindaco del XX secolo”. Renzi, che avrebbe fatto bene a non venire a Messina, ha confuso una “perla” con la “xxxxx” della pecora, mi ha convinto di precipitarmi domenica e non lunedì a fare il mio dovere sperando che con queste elezioni amministrative si cancelli il periodo più nera della politica messinese. Condivido il parere di Mariedit su Crocetta, ed apprezzo sempre di più il pensiero di Battiato sulla classe politica do,minante della Regione Siciliana e Nazionale. A martedì sera con la speranza che i messinesi abbiano dimostrato di essere “MESSINESI” e di amare la loro città

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  18. Il voto per Accorinti indica la vittoria dei NO MESSINA, mi sa tanto che siete in tanti e il tempo mi darà ragione, quando poi vi butterete la melma in faccia, Messina non esisterà più, grazie al vostro cambiamento del ca…o

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  19. Per il governatore della sicilia oltre che di cattivo gusto sembra anche essere illegale. Sarebbe questa la politica del buon padre di famiglia di cui si vantava tanto? Con figli e figliastri! L’elezione del sindaco sotto questo profilo è come un concorso si potrebbe manifestare una preferenza in modo non ufficiale o per il candidato di un’altra regione.Io invece credo che abbia danneggiato Felice di proposito perchè è molto più facile mettersi d’accordo con Accorinti. In fin dei conti questo presidente è il migliore che abbiamo mai avuto, è un grande stratega!

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  20. quindi si autospazza

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  21. Mammola ma lei è per caso il leader ( prrrrrrrr ) locale dell’IDV?? Quel partito di scappati di casa che si è disciolto nel nulla dopo l’infinita serie di scandali che hanno coinvolto Di Pietro. Quel partito che ci ha lasciato in eredità Scilipoti e Razzi.
    Lei proprio dovrebbe tacere. SI VERGOGNI!!!!!!!

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  22. ” Felice è una persona perbene.Ha fatto opposizione seria…”

    Non l’ho detto io , quindi siete liberi di dire quel che volete…

    Delle analisi fatte sul voto elettorale, sui voti di preferenze e sull’attività di consiglio (superficiale) del consigliere Calabro’ stendiamo un velo pietoso.

    Forse , e dico ancore forse, qualcuno non lo sa : dalla verifica sono stati attribuiti 603 voti in più a Calabrò e 399 ad Accorinti, per cui dalla verifica , in numeri assoluti sono stati conteggiati 204 voti in più rispetto ad Accorinti.

    In piazza duomo eravamo circa 56 , di cui 50 parenti del candidato sindaco e degli assessori designati, gli altri 6 , me compreso, sostenitori.

    Se la legge non fosse stata cambiata, avremmo già il Sindaco.

    Calabro’ Sindaco

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  23. Spostare il gommato pesante nel centro città per liberare la rada S. Francesco quella si che è una cosa inteligente.

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  24. Credo che porti via quelli come te

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  25. Per par condicio visto che dovevo stare zitto …..

    Accorinti Sindaco

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  26. Giovanni Ragusa 22 Giugno 2013 13:03

    Anche dei no lobby e massoni

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  27. Giovanni Ragusa 22 Giugno 2013 14:09

    Lasciarlo da 40nel centro rada san francesco quello è criminale

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  28. CastorinaCarmelo 22 Giugno 2013 15:09

    Di buoni propositi e promesse elettorali ne abbiamo piena la mente…..Bisogna votare i candidati: Non per quello che dicono di fare se saranno eletti ma per l’impegno e la coerenza dimostrata nel proseguo dell’impegno civico dimostrato, durante gli anni di militanza politica a favore della città e dei cittadini che la compongono.Se la mia equazione è esatta lascio a Voi la risposta su chi votare a Sindaco di Messina.
    Buon voto a tutti.

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  29. puzza di bruciato 22 Giugno 2013 15:11

    Delle foto migliori no!!! Sembra un “Gay party”!!!!
    Cmq vinca il migliore per il bene della città.

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  30. Saremo impegnati a raccogliere la melma già lasciata dai precedenti amministratori che si presentano dietro al pseudo PD

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  31. Esatto, bravissimo

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  32. E’ il PD messinese che è falsmente democratico visti i nnomi dentro e fuori. A proposito, la d.ssa Amata tornerà ad occuparsi del (dis)arredo urbano?

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  33. Bisogna scegliere tra due candidati…riflettendo penserei che quelli che stanno dietro a calabro sono proprio coloro che ci hanno portato a queste condizioni….come potremmo mai dare ancora la fiducia a persone che ci hanno ridotto cosi….ACCORINTI non ha la bacchetta magica…da lunedi cambierà completamente la politica…perchè la dovranno fare tutti i cittadini…diventando davvero cittadini..iniziando a dare il proprio contributo…RENATO ACCORINTI è un mistero…non possiamo prevedere che cosa riuscirà a fare…RENATO è onesto,leale,pacifista,ha combattuto per 40 anni nella nostra città…ha messo in campo una squadra stupenda…puntiamo su loro..insieme possiamo rinascere.

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  34. Mr. 223 preferenze!!!! 😀

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  35. “………..”=”massone”

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  36. Giovanni Ragusa 23 Giugno 2013 00:01

    Mi fa piacere che la chiesa si sia schierata con Accorinti…non ho capito la posizione di comunione e liberazione. Ma mi sembra logico per I cattolici fire no alle forze che si servono di poteri massonici.il massone con I suoi rituali esoterici si pone in completa contrapposizione con la religione cattolica…Io sono cattolico e non massone per questo voto Accorinti bella la presa di posizione per Renato da parte di due preti.

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  37. Si, e gli asini volano e i massoni ragliano.

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  38. Crocetta ormai è uscito allo scoperto, non ce la faceva più poverino

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  39. CastorinaCarmelo 23 Giugno 2013 07:46

    Poteri speciali… chiede il “Feldmaresciallo” ormai sicuro di vincere il ballottaggio elettorale vedremo se sarà così quanta autonomia gestionale gli concederà il suo “padrone”…….poca penso io, ma mi auguro di sbagliare. Così pure dei miei concittadini che mi auguro voteranno con cognizione di causa…. e non per qualche regalia da derivato petrolifero…….vedremo: Se la maggior parte di Noi Messinesi rimarrà suddito o finalmente si scrollerà di dosso questa cappa opprimente “massonicopolitico”.

    BUON VOTO A TUTTI.

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  40. Ho l’impressione che si pentirà di non aver fatto ricorso, dato che potrebbe vincere Accorinti…. Ma forse non ci aveva pensato!

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