“Ma il mare non vale una cicca?”, 100mila posaceneri in 400 spiagge italiane

“Ma il mare non vale una cicca?”, 100mila posaceneri in 400 spiagge italiane

“Ma il mare non vale una cicca?”, 100mila posaceneri in 400 spiagge italiane

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lunedì 29 Luglio 2013 - 10:43

Il 3 e il 4 agosto verranno distribuiti in 400 spiagge italiane 100 mila posaceneri tascabili. 40 sono le spiagge siciliane interessate dall’iniziativa. Dalle isole Egadi alle isole Eolie, passando per Messina, dalla riviera tirrenica a quella jonica

E’ giunta alla quinta edizione la campagna di sensibilizzazione contro i mozziconi di sigaretta "Ma il mare non vale una cicca?". Il 3 e il 4 agosto, grazie all’iniziativa di Marevivo – l’associazione ambientalistica che tutela il mare grazie all’impegno dei volontari – in collaborazione con JT International SA (JTI) e realizzata con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, del Corpo delle Capitanerie di Porto e il supporto del SIB – Sindacato Italiano Balneari, verranno distribuiti in 400 spiagge italiane 100 mila posaceneri tascabili.

Posare la cicca nel posacenere piuttosto che abbandonarla sulla sabbia è un gesto semplice per risparmiare ai nostri mari anni di inquinamento: basti pensare che vanno da uno a cinque quelli necessari a smaltire un singolo mozzicone di sigaretta. Testimonial dell’edizione di quest’anno l’attore di cinema e teatro Cesare Bocci che ha commentato: “Sono certo che nessuno di noi butterebbe mai un mozzicone di sigaretta nel proprio salotto o a casa di amici, eppure a troppa gente viene spontaneo lasciare le cicche per strada, un gesto che in estate si trasforma con altrettanta naturalezza nell’abbandonarle sulla spiaggia. Per questo motivo ho aderito alla campagna ‘Ma il mare non vale una cicca?’, perché promuove un gesto semplice che può fare una grande differenza, per il mare ma in fondo per noi stessi. Perché il mare siamo noi ed è di tutti.”

“Il mare è un elemento fondamentale per la vita dell’uomo. Per questo dobbiamo proteggerlo non solo con serie e costanti politiche di tutela ma anche cercando di promuovere la normalità di piccoli gesti che possono costituire un grande aiuto nella conservazione di un bene così prezioso. Non posso quindi che appoggiare con grande convinzione questa campagna di Marevivo in quanto si pone un obiettivo tanto preciso quanto fondamentale: promuovere nei cittadini comportamenti consapevoli ed eco-sostenibili nella gestione e cura del nostro ambiente di vita, qualunque esso sia, mare compreso. Piccole singole azioni per ottenere un grande risultato collettivo”, ha sottolineato il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando.

Delle 400 spiagge italiane, 40 sono quelle siciliane interessate dall’iniziativa. Dalle isole Egadi alle isole Eolie, passando per Messina, dalla riviera tirrenica a quella jonica, e poi ancora Catania, Acireale, Acicastello, Mondello, Fontane Bianche e tante altre.

“Marevivo da sempre porta avanti campagne per promuovere comportamenti sostenibili – spiega Carmen di Penta, direttore generale dell’associazione ambientalista – e ‘Ma il mare non vale una cicca?’ fa proprio questo, cioè ricorda a tutti quanto sia cruciale il ruolo di ciascuno per la tutela dell’ambiente e in particolare del mare. Siamo arrivati ad oltre 400 spiagge coinvolte e riceviamo sempre più richieste di adesione da parte di Comuni, proloco e associazioni sul territorio, formate soprattutto da giovani: per noi è un segnale molto importante. Ad ogni edizione, nonostante migliaia di volontari, di posacenere distribuiti e un impegno crescente, torniamo a chiedere a voce alta: Ma il mare non vale una cicca?".

Un commento

  1. Che bella idea!….. E i posacenere tascabili.. verranno poi tenuti in …tasca? Ma quanto costano i posacenere? Chi li paga? E quando mai si è detto che le cicche sono pericolose? E’ il problema principale dell’inquinamento del mare? A parte il fatto che le cicche sono un ottimo antiparassitario ma spiegatemi perché certe associazioni con carenza di idee devono farsi pubblicità con iniziative residuali e risibili a carico della collettività.
    MI sembrano quelli che vedono la pagliuzza e non la trave. E si agitano pure per le loro ideuzze e queste agitazioni non sono sempre disinteressate.
    L’isterismo collettivo da bufale “eco” fa il resto. E questo è il “grande” risultato “collettivo” che reiscono ad ottenere: L’ipnosi delle coscienze.
    Nessuno che si domandi a che serve il loro “grande” gesto.

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