Autorità portuale, la meritocrazia prevalga sulle logiche partitiche

Autorità portuale, la meritocrazia prevalga sulle logiche partitiche

Autorità portuale, la meritocrazia prevalga sulle logiche partitiche

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lunedì 01 Agosto 2011 - 23:06

L’appello di alcune associazioni cittadine tra cui CittadinanzAttiva, Rete dei Procuratori dei Cittadini e non solo

Sì alla meritocrazia, no alle solite logiche della partitocrazia. A chiedere a gran voce che il primo criterio prevalga sul secondo nella scelta del prossimo presidente dell’Autorità portuale sono le associazioni CittadinanzAttiva, Rete dei Procuratori dei Cittadini, più altre analoghe associazioni di volontariato. Associazioni che sentono l’obbligo di «appellarsi alla sensibilità dei “designatori” formulando loro l’auspicio che, nella scelta della terna di candidati da proporre al ministro dei Trasporti per la nomina del Responsabile dell’Autorità Portuale,prevalga, per il bene della Collettività, il democratico e civile criterio meritocratico». L’ ”affidabilità” dei designati deve coincidere oltre che con “la massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale ” anche con la libertà e l’onestà intellettuale e culturale e giammai con quella “disponibilità condizionata” produttrice di “immobilismo”».

«La società civile – continuano Antonino De Leo , Antonino Quartarone, Angelo Stracuzzi, Giovanni Frazzica e Enza Tosi – portatrice di interessi collettivi e al fine di evitare possibili danni erariali, moralmente appoggia e propone le candidature di quelle persone, di comprovata professionalità e onestà che, per la loro specifica esperienza, sopratutto nel settore portuale ed anche nei trasporti, hanno dato e danno massima affidabilità e garanzia per una corretta e trasparente gestione della cosa pubblica e, come già auspicata dall’associazione Movimento Azzurro, una intransigente difesa dell’ambiente».

In effetti alcune delle candidature presentate fanno pensare più a proposte politiche che meritocratiche, legate a reali esperienze nel settore dei trasporti e dell’economia portuale. Riproponiamo i tredici nomi usciti dalle proposte avanzate al Comune: Turi Leonardi, ex sindaco ed ex presidente della Provincia, proposto dal Pdl (si dice col tacito consenso di parte del Pd); Fortunato Romano, proposto formlamente dal presidente del consiglio comunale Pippo Previti, Mpa; Calogero Ferlisi, comandante della polizia municipale, indicato da 27 consiglieri comunali su 45 e da cinque presidenti circoscrizionali su sei; Claudio Conte, direttore generale dell’Atm, proposto dal capogruppo del Pdl Capurro; Pino Cardile, ex presidente dell’Atm e oggi direttore amministrativo dell’Università, indicato dal capogruppo dell’Udc D’Alia Cilento; Giovanni Zuccalà, comandante, proposto dal capogruppo dell’Udc Naro Rizzo; Tommaso Santapaola, contrammiraglio, gradito a Fli; Leonardo Santoro, ex commissario dell’Iacp, indicato dal consigliere di Forza Azzurri (area Beninati) Giuseppe Chiarella, così come Francesco Tiano, titolare di un’agenzia di viaggi; Giuseppe Chiofalo, ingegnere, proposto da Pippo Previti; Santi Trovato, presidente dell’Ordine degli ingegneri, indicato dall’Ordine stesso; Antonio Samiani, ex comandante della Capitaneria di Porto, nome fatto dalla Cisl; Antonino Isgrò, ingegnere di Milazzo, indicato dal collegio dei geometri.

Certo, il fatto che alla fine a scegliere saranno comunque dei politici, il presidente della Regione Raffaele Lombardo e, in via definitiva, il ministro dei Trasporti Altero Matteoli, dice molto. Forse tutto.

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