Caos al centro vaccinale di Vibo. Polemiche tra Di Natale, Spirlì e De Magistris

Caos al centro vaccinale di Vibo. Polemiche tra Di Natale, Spirlì e De Magistris

Dario Rondinella

Caos al centro vaccinale di Vibo. Polemiche tra Di Natale, Spirlì e De Magistris

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martedì 06 Aprile 2021 - 09:55

Per sedare disordini e tensioni è stato necessario l’intervento della Polizia Locale.

Sabato sera l’Asp di Vibo Valentia ai sindaci del territorio aveva inoltrato un avviso, facendo presente che da domenica sarebbero iniziate le vaccinazioni per i soggetti di età compresa tra 60 e 79 anni, i quali si sarebbero potuti presentare (senza prenotazione) nei centri vaccinali con tessera sanitaria. Al palazzetto dello sport di Vibo, si sono presentati un centinaio creando assembramento, sia domenica che ieri, senza numeri progressivi e senza transenne creando di conseguenza disordini e tensioni, tant’è che è stato necessario l’intervento della Polizia Locale.

Un fatto che non è passato inosservato al consigliere regionale del Partito Democratico, Graziano Di Natale, il quale dal proprio profilo Facebook ha scritto: “In Calabria, sebbene non siano state completate le operazioni di inoculazione per gli ultraottantenni, nelle festività di Pasqua, si è scelto di vaccinare gli over sessanta, come accaduto a Vibo Addirittura si sarebbe deciso di vaccinare, senza prenotazione, la fascia di età compresa tra i 60 e i 79 anni. Trovo questa scelta priva di ogni costrutto logico. Andrò giù duro su questo tema senza far sconti a nessuno. Qui c’è in gioco la vita delle persone, bisogna seguire e rispettare le regole”.

A stretto giro, anche in questo caso dal proprio profilo Facebook,  la replica del presidente f.f. Nino Spirlì: “il solerte consigliere non perde occasione per polemizzare con la Giunta regionale, il suo presidente, l’intero centrodestra. Spesso, se non addirittura sempre, lanciando vane accuse che tornano al mittente alla velocità della luce.

Oggi, per esempio, oziosamente chiede se la Giunta sia stata informata sulla metodologia usata per effettuare vaccinazioni. Ricordo, oziosamente – scrive Spirlì su Facebook – al disinformato consigliere di centrosinistra che la Giunta regionale non ha alcuna responsabilità diretta sulla Sanità calabrese, devastata da decenni di malaffare, nonché di abbandono istituzionale. La sanità calabrese, lo ricordo al disattento consigliere Di Natale, è commissariata dal Governo da oltre dieci anni. Mai, la Regione ha collaborato coi vari commissari ad acta che i tanti CdM hanno nominato, pensando di poter risolvere l’annoso dramma”.

“Questa Giunta, questo presidente, pur consci dell’impossibilità di assumersi alcuna responsabilità diretta, ma volendo tutelare a prescindere la salute e gli interessi dei calabresi, hanno deciso di affiancare pacificamente e costruttivamente il nuovo Commissario, Prefetto Longo. Lo fanno quotidianamente e con grande spirito di collaborazione.

Ma sanno perfettamente che non possono, non devono (e non vogliono) intervenire sulle scelte, che spettano esclusivamente al Commissario”. “Il Prefetto Longo ci avrà sempre al suo fianco. Così come accade con il Consiglio Regionale. Strano che il consigliere non lo sappia. Mi auguro che le fatiche troppo frettolose della ancora lontana campagna elettorale non lo abbiano distratto troppo. Gli consiglio, da amico – conclude – un rapido ripasso delle pagine centrali del Diario delle competenze. Male non fa”.

Mentre questa mattina attraverso una nota, su quanto accaduto a Vibo è intervenuto anche Luigi De Magistris, candidato presidente alle prossime elezioni regionali: “La zona rossa in Calabria è ancor più amara che altrove perché trova il suo precipuo fondamento nello smantellamento del sistema sanitario pubblico e nel disastro del piano vaccinale.

Nonostante l’abnegazione del personale sanitario e dei volontari il popolo calabrese paga un prezzo altissimo per colpa di un Governo incapace di coordinare gli interventi a livello nazionale e per colpa di una classe politica regionale assolutamente inidonea a gestire l’ordinario figuriamoci una pandemia.

La lotta per i propri diritti è un dovere costituzionale e noi saremo dalla parte delle persone vittime di queste condotte indegne che mettono in pericolo la salute delle persone e pongono sull’orlo di una tragedia economica annunciata una Regione già piegata da tanti problemi. Quanto da ultimo accaduto ieri a Vibo Valentia dimostra l’assoluta mancanza di rispetto della dignità dei calabresi da parte del Governo, attraverso la gestione commissariale, e della Regione a guida Lega.”

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