Caos Pronto Soccorso, Sposato:"Sconfitta per tutti i calabresi". Guccione (PD):"Servono decisioni concrete". VIDEO

Caos Pronto Soccorso, Sposato:”Sconfitta per tutti i calabresi”. Guccione (PD):”Servono decisioni concrete”. VIDEO

Dario Rondinella

Caos Pronto Soccorso, Sposato:”Sconfitta per tutti i calabresi”. Guccione (PD):”Servono decisioni concrete”. VIDEO

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mercoledì 07 Aprile 2021 - 18:32

Dopo il video di ieri, con le ambulanze in fila al Pronto Soccorso di Cosenza si scatenano nuove polemiche

Situazione apparentemente sotto controllo, questo pomeriggio al Pronto Soccorso di Cosenza, con sole tre ambulanze davanti l’ingresso, rispetto a stamattina quando fuori c’erano ben 25 pazienti Covid e non in attesa. Pazienti che poi sono stati inviati in altri nosocomi della provincia perché dei 130 posti letto Covid, solo 10 erano liberi (almeno fino a stamattina), mentre i 19 posti di terapia intensiva sono tutti occupati. Questo vuol dire che un paziente con una patologia grave viene inviato in un altro ospedale. Dicevamo, una situazione solo apparentemente sotto controllo, perché al momento i pazienti in attesa sono pochi, ma l’Ospedale di Cosenza è al collasso a causa della mancanza dei  posti letto  e per la carenza del personale. Nel frattempo l’Asp di Cosenza a Rossano, ha ampliato il reparto che da 16 posti letto è passato a 22 da questa mattina ed entro la prossima settimana arriverà a 40 posti grazie all’attivazione di ulteriori 18 posti letto. A Cetraro invece, i 20 posti letto attualmente utili saranno estesi nelle prossime ore a 32 posti Covid mentre ad Acri rimangono attivi 16 posti letto con 4 pazienti in dimissione oggi.

E assistere alla fila delle ambulanze, come come riportato nel video di ieri, per Fausto Sposato, presidente dell’Ordine degli infermieri della Provincia di Cosenza, il quale ha rilasciato una dichiarazione video a Tempostretto,  rappresenta una sconfitta per tutti i calabresi e per quella politica che ha amministrato la Sanità in tutti questi anni. Un sistema sanitario che si regge solo ed esclusivamente con il sacrificio dei sanitari, impegnati in prima linea.

GUCCIONE (PD):”CHE FINE HA FATTO IL PIANO DI RIORDINO DELLA RETE OSPEDALIERA IN EMERGENZA COVID-19”

Ci sono responsabilità ben precise sulla situazione in cui versa oggi l’Annunziata di Cosenza, con medici e operatori sanitari costretti a combattere questa terza ondata, ancora una volta, a mani nude con il rischio che lo stesso ospedale diventi focolaio di infezione da Covid-19 – E’ quanto dichiara invece il consigliere regionale del PD, Carlo Guccione -.

Non solo non sono state adottate misure efficaci a contrastare il Covid-19 ma nell’ultimo anno si sono registrate ben 272.120 prestazioni ambulatoriali ospedaliere in meno, sono stati annullati o posticipati migliaia di ricoveri e interventi chirurgici che hanno impedito a tanti calabresi di ricevere le cure appropriate. Tra queste sono incluse anche quelle oncologiche e cardiologiche.

Che fine ha fatto – si chiede Guccione – il Piano di riordino della rete ospedaliera in emergenza Covid-19 che prevedeva, ad esempio, per l’Azienda ospedaliera di Cosenza 34 posti letto aggiuntivi di Terapia intensiva? Addirittura, veniva specificato minuziosamente dove ubicarli attraverso la ristrutturazione dell’intero secondo piano del Plesso “Medicine” all’interno dello stabilimento dell’Annunziata contiguo strutturalmente e funzionalmente al plesso Dea.

Anche l’ex commissario, Giuseppina Panizzoli, ha la responsabilità di non aver attuato il Piano contribuendo a portare al collasso l’ospedale. L’attuale commissario non può continuare a perseguire la stessa strada, se c’è batta un colpo e assuma azioni immediate e concrete per impedire l’inesorabile declino nel quale rischia di sprofondare l’importante presidio ospedaliero.

Inoltre, – spiega sempre il consigliere regionale dei Dem – il Piano prevedeva la realizzazione di un’area ad elevata intensità di cura nel plesso 39 dello stabilimento con la realizzazione di 28 posti di Terapia semi-intensiva, di cui 14 immediatamente convertibili in posti letto di Terapia intensiva.

Di tutto questo non vi è traccia, così come non si hanno notizie dell’adeguamento degli impianti dell’attuale palazzina “Malattie infettive” dove trova collocazione anche la Pneumologia. L’adeguamento impiantistico era previsto anche per lo stabilimento di Rogliano, già individuato come struttura Covid con ordinanza della Giunta regionale, con 14 posti letto attivi. Infine, il Pronto soccorso di Cosenza che, come si può leggere all’interno del decreto di attuazione del Piano, al fine di gestire adeguatamente eventuali future emergenze pandemiche si intende potenziare l’attuale struttura attraverso, tra l’altro, l’allocazione nel piazzale di accesso al Pronto soccorso, su spazio idoneo esistente, di una struttura prefabbricata rimovibile per collocare il Pre-Triage dedicato ai malati Covid. Per il Pronto soccorso di Cosenza è stato previsto anche l’adeguamento impiantistico per trattare pazienti infetti, la riqualificazione degli spazi per l’installazione di una Tac dedicata a malati Covid, la riqualificazione e riorganizzazione degli accessi al Dea al fine di assicurare la definitiva separazione dei percorsi Covid e non Covid.

Di tutto quello che era stato scritto all’interno del Documento di riordino della rete ospedaliera in emergenza Covid-19, poco o quasi nulla è stato fatto. E qualcuno un giorno dovrà darne conto.

Oggi servono decisioni e atti concreti – conclude Guccione – per fare in modo che il presidio ospedaliero di Cosenza possa reggere l’onda d’urto della terza ondata della pandemia e assicurare a tutti cure e prestazioni sanitarie adeguate”.

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