I due imprenditori di Barcellona pronti a difendersi, no a riti alternativi. Colpi di scena in arrivo?
Barcellona Pozzo di Gotto – Le prove ci sono, Maurizio Marchetta e Salvatore Biondo possono essere processati subito, senza passare dal vaglio preliminare. La pensa così la Procura di Barcellona che, alla fine dell’inchiesta sui presunti casi di caporalato tra i dipendenti dei due, ha chiesto ed ottenuto il giudizio immediato per gli imprenditori della città del Longano, titolari del rifornimento Sikelia Oil. Il processo comincerà il prossimo 13 gennaio davanti alla Giudice Silvana Spina.
Colpi di scena in arrivo?
I due si preparano quindi a difendersi davanti al Tribunale dall’accusa di aver costretto i dipendenti a lavorare oltre l’orario concordato o trattenendo parte dei compensi in busta paga. I difensori, gli avvocati Ugo Colonna e Nino Aloisio, sono pronti a “dare battaglia” e non si escludono colpi di scena. Convinti della loro versione, i due imprenditori non hanno optato per riti alternativi e sono pronti a far emergere la loro verità.
L’indagine su Marchetta e Biondo, chi sono i due imprenditori
L’inchiesta coordinata dal Procuratore capo Giuseppe Verzera si basa sulle indagini della Guardia di Finanza sulle attività di Marchetta e Biondo nell’area di distribuzione carburanti di Corso Sicilia. Inchiesta nata dalle denunce di alcuni dei dipendenti. Sulla scorta dei loro racconti, i finanzieri hanno monitorato i turni degli addetti alle pompe di carburante. Le conversazioni intercettate, in particolare i dialoghi tra i lavoratori e Biondo ma anche tra Marchetta e gli addetti, secondo gli inquirenti sono la prova del caporalato.
