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Caporalato in agricoltura, nasce il Relaq: vantaggi alle imprese che mettono in regola i dipendenti

MESSINA – La lotta al caporalato a Messina passa dall’assistenza alle imprese. In tutta la provincia il settore agricolo conta circa 13 mila addetti e i casi di sfruttamento e lavoro nero sono moltissimi. Per questo Inps e Prefettura hanno promosso il Relaq, ovvero la rete di lavoro agricolo di qualità.

L’obiettivo è stimolare le aziende a mettere in regola i dipendenti, consentendo loro condizioni di lavoro migliori, a cominciare dall’aspetto contributivo. in “cambio” ne avranno vantaggi amministrativi, a cominciare dall’assistenza Inps e Inail dedicata.

L’obiettivo è arrivare ad una vera e propria certificazione di qualità per queste aziende, un “marchio” che consenta loro di ottenere anche ulteriori vantaggi nel percorso per ottenere i contributi e i fondi comunitari.

Il tavolo si è riunito stamane a Palazzo del Governo, guidato dalla Prefetta Cosima Di Stani e da direttore provinciale Inps Marcello Mastroeni ed ha messo a confronto operatori del settore, rappresentanti delle imprese e dei lavoratori, forze dell’Ordine, associazioni di categoria ed enti a vario livello impegnati nel settore del lavoro e dell’agricoltura.

Durante il confronto la Prefetta Di Stani ha indicato agli operatori quale obiettivo del percorso finale l’istituzione di una cabina di regia stabile in grado di monitorare sia i flussi dei contributi dedicati all’agricoltura che effettuare un monitoraggio delle condizioni di lavoro delle aziende.