Il Tar di Catania ha respinto il ricorso di Cesare Tajana che era stato revocato dal suo incarico per la seconda volta dal civico consesso. La questione è cominciata cinque mesi fa e sembra destinata a non concludersi facilmente
Chi sarà il prossimo liquidatore dell’Asm di Taormina? Sulla domanda ci si potrebbe inventare un gioco a premi, tanto la vicenda sta al cuore al civico consesso che “grazie” all’ultima sentenza del Tar di Catania potrà continuare a discuterne. Cesare Tajana è stato rimosso dal suo incarico di liquidatore, per la seconda volta. Ma stavolta a stabilirlo è stato proprio il Tribunale amministrativo a cui Tajana aveva fatto appello per contrastare la revoca del suo incarico decisa dal consiglio comunale durante la seduta del primo agosto.
Una vicenda cominciata cinque mesi fa e a cui ancora non si può mettere un punto. L’11 marzo scorso il consiglio aveva revocato, per la prima volta, Tajana, nominando come sostituto commissario liquidatore il Capo della Polizia Municipale Agostino Pappalardo in carica fino al 15 aprile, giorno della nomina di Giuseppe Garufi. L’ingegnere Garufi, però, non era riuscito a mettere d’accordo tutti i componenti del consiglio i quali, avendo a cuore la questione Asm, lo sfiduciarono dopo appena due mesi. Al suo posto venne nominato Enzo Scibilia, ex assessore, che, poveretto, non ebbe neanche il tempo di mettersi comodo perché nel frattempo Cesare Tajana era stato reintegrato al suo posto di liquidatore. Era ancora giugno, il primo agosto il consiglio comunale lo ha nuovamente sfiduciato, Tajana ha fatto nuovamente ricorso al Tar, ma stavolta ha perso. Per il momento, è chiaro, perché pare che la questione approderà in appello.
Fatto fuori Tajana, bisogna ricominciare da capo. Ora, dunque, è nuovamente il turno di Pappalardo, fino alla prossima nomina o alla prossima sentenza. La domanda, è chiaro, sorge spontanea: chi sarà il prossimo liquidatore? Una storia da far suscitare invidia alle peggiori soap, mentre è rimasto inascoltato l’appello dei lavoratori dell’Asm di Taormina che chiedevano di trovare una soluzione alternativa alla liquidazione.
Giusy Briguglio