"Abbandono del territorio e disagi negli uffici", assemblea all'Unicredit

“Abbandono del territorio e disagi negli uffici”, assemblea all’Unicredit

“Abbandono del territorio e disagi negli uffici”, assemblea all’Unicredit

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lunedì 25 Giugno 2018 - 10:18

In agitazione i lavoratori del settore del credito. Chiesta "una riflessione in merito alle problematiche dando mandato ai sindacati di rappresentarle all’azienda e, in mancanza di risposte adeguate e celeri, di attivare una mobilitazione"

I lavoratori del settore del credito di Unicredit Messina nei giorni scorsi si sono riuniti in assemblea, presenti gli Rsa di tutte le sigle sindacali, per fare il punto in relazione a tutte le problematiche nei luoghi di lavoro cittadini. Da tempo le Rsa denunciano il costante abbandono del territorio da parte di Unicredit, che pur definendosi “Banca del Territorio” non esita a chiudere, in maniera costante, agenzie in città e provincia, non tenendo conto del ruolo sociale che svolge anche in quelle realtà dove con la chiusura viene meno il contatto con la comunità locale. Basta ricordare che Unicredit nasceva dall’unificazione del vecchio Credito Italiano con il gruppo Capitalia (Banco di Sicilia e Banco di Roma) ed aveva assunto, nel tempo, un ruolo riconosciuto di banca di riferimento regionale, che oggi si è perso, motivo per cui riteniamo che sia ancora più profonda l’opera di ristrutturazione a cui stiamo assistendo.

Gli argomenti affrontati nell’assemblea hanno riguardato gli organici ridotti a causa degli esodi e dei ricorrenti piani industriali che hanno ormai cadenza annuale; la chiusura delle agenzie; la vendita di pezzi di azienda come il “pegno”; le “pressioni commerciali esagerate con ripetuti e costanti messaggi al limite della violazione della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori” e “l’abitudine dell’azienda a svolgere, spesso, riunioni e mansioni lavorative fuori orario di lavoro non riconoscendo alcuna forma di retribuzione straordinaria”. Ed ancora: “l’organizzazione del lavoro deficitaria (stampanti dislocate lontano dalle postazioni di lavoro e condivise tra più colleghi, carenza di carta per le stampanti, carenza di toner per le stesse, etc.)”; “l’assenza, spesso, di normative per le nuove linee di lavoro, carenze igienico sanitarie dei locali adibiti al lavoro e allentamenti nella trasmissione dati relativi sia alle operazioni di sportello che a quelle commerciali con tempistiche che creano disagi sia ai lavoratori che all’utenza costretta a tempi lunghi per effettuare qualsivoglia operazione (pur perseguendo la banca il trasferimento dei servizi sui canali telematici che, comunque, si appoggiano sugli stessi server obsoleti)”.

Al termine dell’assemblea è stato evidenziato che la sitazione descritta "lede i diritti dei lavoratori creando un clima di tensione sul lavoro, diventando terreno fertile per i disservizi e lo stress da lavoro correlato”. L’Assemblea dei lavoratori chiede “una riflessione in merito alle problematiche emerse dando mandato ai sindacati di rappresentare le predette criticità all’azienda e, in mancanza di risposte adeguate e celeri, di attivare una mobilitazione che possa anche concretizzarsi in azioni di lotta quali manifestazioni pubbliche e sciopero”.

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