cronaca

Caso Cancellieri, motociclista verso la sentenza. Giudice non concede messa alla prova

MESSINA – No alla messa alla prova per Lorenzo Sciabbà, il giovane alla guida della Ducati Multistrada che il 10 novembre 2021 si è scontrato con lo scooter di Olga Cancellieri, morta sull’asfalto dopo una lunga agonia. Lo ha deciso il giudice per l’udienza preliminare Tiziana Leanza che si sta occupando del caso. E che ora lo giudicherà per l’accusa di omicidio stradale. Dopo il rigetto della richiesta, infatti, l’avvocato Giovanni Caroè ha scelto per il motociclista il giudizio abbreviato. Si torna in aula il 6 febbraio prossimo, quindi, per sentire Accusa e difese, poi il GUP emetterà la sentenza.

Alla richiesta di messa alla prova si erano opposti anche il pubblico ministero e l’avvocato Patrizia Picone, che assiste la famiglia Cancellieri. Oggi all’udienza era atteso anche il legale della Sogessur, la sigla assicurativa che garantiva il mezzo, citato come responsabile civile, che però non è comparso.

Olga era una apprezzata legale, attiva nel mondo dell’associazionismo e nell’ambiente politico, animatrice del comitato Addio Pizzo. Era anche una madre. La sua vita si è fermata a quel maledetto incrocio, in via Centonze, la sera de 20 novembre di un anno fa. Dopo l’impatto con il mezzo del giovane è stata sbalzata a terra dove è rimasta a lungo, in attesa di un’ambulanza.

La sua agonia ha colpito molto la comunità messinese tanto che è nato il Codice Bordeaux, il comitato civico impegnato nel tutelare il diritto alla salute e all’assistenza, sempre più compresso in Sicilia.