La clinica Cot replica a muso duro alla Fp Cgil: "Così non si tutelano i lavoratori"

La clinica Cot replica a muso duro alla Fp Cgil: “Così non si tutelano i lavoratori”

La clinica Cot replica a muso duro alla Fp Cgil: “Così non si tutelano i lavoratori”

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martedì 24 Febbraio 2015 - 11:25

Dopo le dichiarazioni della Fp Cgil arriva la risposta della clinica Cot sulla infinita vicenda della clinica S. Rita. I vertici della Cot si dichiarano meravigliati da quanto affermato dal sindacato, spiegano la loro posizione e sono pronti a qualsiasi ulteriore chiarimento anche in sede regionale.

Dopo giorni di botta e risposta, proteste e dure prese di posizione anche la clinica Cot ha deciso di dire la sua sulla vicenda clinica S. Rita. Dopo il ritiro dell’accreditamento da parte della Regione si è scatenata una bufera sul caso S. Rita e nell’occhio del ciclone è inevitabilmente finita anche la Cot, essendo tra i protagonisti di questa vertenza che sembra infinita. A spingere l’Istituto clinico specialistico di via Ducezio a chiarire alcuni passaggi di questa ingarbugliata vicenda sono state le ultime dichiarazioni della sindacalista della Fp Cgil Clara Crocè che in questi ultimi giorni ha più volte contestato duramente le decisioni regionali, chiedendo audizione alla Commissione Sanità dell’Ars e dichiarando di essere pronta a portare tutte le carte del caso S. Rita direttamente in Procura (vedi articolo correlato).

I vertici della Cot si dichiarano “sinceramente meravigliati” da quanto affermato dalla Fp Cgil e parlano di travisamento dei fatti documentati e chiara scelta di campo del sindacato a favore di un’azienda impegnata in questa stessa vertenza.

“La COT spa è l’unica azienda sanitaria già autorizzata e ritenuta dall’Assessorato della salute idonea ad avere assegnati i posti letto. Per tale motivo, essa ha manifestato e mantiene l’intenzione di provvedere all’assunzione del personale della ex S. Rita ed alla conservazione del finanziamento nell’ambito della città di Messina. Non si comprende la difesa partigiana da parte della Fp-CGIL a favore di un’impresa (la Carmona srl) che pretende la rinunzia della curatela fallimentare e dei lavoratori ai loro crediti in cambio di una proposta aleatoria, senza alcuna garanzia occupazionale a Messina, ben sapendo che la ragione della chiusura della Clinica S. Rita e la revoca dell’accreditamento sono la diretta e ineludibile conseguenze della mancanza di requisiti “strutturali, tecnologici ed organizzativi” contestati da circa tre anni e mai rimossi; nonché dall’inerzia degli organi fallimentari che non hanno fatto nulla per evitare la revoca definitiva, pur avendo ricevuto tutte le diffide preliminari da parte dell’Assessorato della salute, fin dall’aprile 2014 e – da ultimo – dal 10 novembre 2014, senza attuare alcun intervento per rimuovere le cause della sospensione dell’autorizzazione sanitaria e dell’accreditamento” scrive la Cot che replica molto duramente alla Fp Cgil.

I vertici della clinica non comprendono neanche i toni forti usati dal sindacato nel chiedere audizione all’Ars, nè la minaccia di denuncia del Direttore generale che, per la Cot, “ha solo adottato il provvedimento di revoca, atto dovuto e ineludibile, dopo la pubblicazione del decreto dell’Assessore della salute, positivamente valutato dalla VI Commissione dell’ARS, contenente la nuova rete ospedaliera regionale, che ormai aveva cancellato la clinica S. Rita dal novero delle case di cura private accreditate”.

“Si vuole qui ricordare che l’interesse dei lavoratori non si consegue parteggiando per una sola ditta privata, ma guardando alle effettive possibilità di salvaguardia dei posti di lavoro, garantita solo da chi, come la COT spa, ha tutti i requisiti accertati e documentati dalla Regione e da organismi di revisione internazionali”.

In ogni caso la COT spa si dichiara pronta a fornire tutti gli ulteriori chiarimenti che dovessero servire chiede di essere ascoltata dalla VI Commissione dell’Ars, per far presenti le proprie ragioni, che coincidono interamente con quelle dei lavoratori e della organizzazione della rete sanitaria siciliana.

“Desta meraviglia il fatto che un’organizzazione sindacale, quale la fp-cgil di Messina, chieda agli organi regionali di violare la legge nell’interesse di una parte privata, senza tenere presente che il provvedimento adottato è la necessaria conseguenza di errori ed omissioni nella conduzione della gestione della crisi aziendale in sede locale”.

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