Emergenza casa: "Tavolo tecnico urgente, famiglie in stato d'agitazione"

Emergenza casa: “Tavolo tecnico urgente, famiglie in stato d’agitazione”

Emergenza casa: “Tavolo tecnico urgente, famiglie in stato d’agitazione”

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martedì 31 Luglio 2018 - 08:42

Il Fronte popolare autorganizzato-Si Cobas Messina: "All'incontro devono intervenire Prefettura, Enel, Amam, Iacp, Agenzia delle entrate, Agenzia del Territorio, Demanio, Assessore e dipartimento Politiche per la Casa e organizzazioni sindacali"

"Ogni anno migliaia di famiglie siciliane sono vittime di sfratto, in gran parte per morosità incolpevole. L’edilizia pubblica si è rivelata qualitativamente inadeguata a rispondere ai bisogni crescenti di una popolazione sempre più sull’orlo dell’impoverimento". A sostenerlo è il Fronte popolare autorganizzato-Si Cobas Messina.

"Ugualmente inefficaci – incalzano i responsabili del sindacato – sono le misure economiche di sostegno a favore delle famiglie in stato di necessità. Il mercato immobiliare privato, inoltre, non rappresenta certamente una opzione eleggibile per gran parte di questi nuclei familiari e singoli individui, esclusi a causa del basso reddito dal diritto all’abitare. Questa cronica situazione di esclusione dai diritti più elementari costringe tanti all’abusivismo".

Viene evidenziato che a fine maggio scorso si è chiuso il Bando Erp, circa 1000 domande pervenute su 25 alloggi disponibili. Ad oggi, al Dipartimento politiche per la Casa, non sarebbe stata avviata alcuna valutazione delle domande al fine di stilare una graduatoria.

"Questi ritardi ingiustificati – spiega il sindacato – infrangono quel barlume di speranza che le istituzioni possano rispondere ai bisogni dei cittadini, inducendo chi è in condizioni di disagio economico e abitativo ad autorganizzarsi, come ormai tante famiglie messinesi hanno fatto in un recente passato".

Pertanto il Fronte popolare autorganizzato- Si Cobas Messina ritiene "opportuno richiedere un Tavolo tecnico sulle politiche abitative, proponendo soluzioni praticabili. A artire da una Conferenza di servizi con Prefettura, Enel, Amam, Iacp, Agenzia delle entrate, Agenzia del Territorio, Demanio, Assessore e dipartimento Politiche per la Casa e organizzazioni sindacali, per un censimento approfondito e l’avvio di controlli incrociati di tutti gli immobili di edilizia residenziale pubblica vuoti nella provincia di Messina;

Si chiede altresì di "destinare gli immobili confiscati alla mafia per l’emergenza abitativa anche tramite assegnazione in deroga per i casi più urgenti" e di "ampliare l’organico all’interno dei dipartimento Politiche per la Casa, per permettere uno scorrimento piu’ veloce di tutte le pratiche (vedi graduatoria Erp, etc. etc.)". Ed ancora: manutenzione degli immobili destinati all’emergenza abitativa nelle realtà autorganizzate e riconosciute attraverso una delibera ed un contratto in comodato d’uso, che grazie alla loro determinazione si sono dati un tetto sulla testa, senza ledere diritto altrui, ma nel frattempo, riqualificando immobili abbandonati; fare luce sul progetto casa – Lavoro della Comunità Rom, risalente al 2011, che prevedeva casa ed indennità lavorativa dopo l’autorecupero fatto dalla comunità stessa, ma ad oggi questi nuclei familiari si ritrovano con lo sfratto per morosità, senza contratto e senza aver ricevuto l’indennizzo stabilito dal progetto. Richiediamo altresì interventi di manutenzione sugli alloggi fatiscenti e indecorosi.

Si chiede infine di ottimizzare l’esistente, promuovere l’utilizzo di beni immobili pubblici abbandonati da riconvertire a scopi abitativi, al fine di tutelare l’ambiente ed evitare ulteriori cementificazioni.

In virtù di ciò si chiede "un incontro urgente, viste le emergenze in atto, entro la settimana corrente, in caso contrario queste famiglie sostenute e organizzate dal nostro sindacato, dichiarano lo stato di agitazione permanente. Un passo indietro neanche per prendere la rincorsa”.

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