Caso "Eu pilot" e Zps, c'è il sì alla delibera di Mondello: "Messo un punto dopo 15 anni"

Caso “Eu pilot” e Zps, c’è il sì alla delibera di Mondello: “Messo un punto dopo 15 anni”

Giuseppe Fontana

Caso “Eu pilot” e Zps, c’è il sì alla delibera di Mondello: “Messo un punto dopo 15 anni”

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giovedì 30 Marzo 2023 - 20:14

Il caso relativo alle infrazioni ambientali risale al 2007. Il vicesindaco incassa 22 sì e ringrazia: "Dimostrata grande maturità in aula"

MESSINA – Il vicesindaco Salvatore Mondello l’ha definita una “grande prova di maturità” e dopo un’ora e venti minuti circa di discussione ha lasciato l’aula soddisfatto per l’approvazione della delibera n. 140 del 16 marzo 2023, quella con cui si mette “il punto a una questione aperta nel 2007. Ritenetevi assolutamente orgogliosi”. Il punto in questione è relativo al caso “Eu Pilot” e Zps, nato da una denuncia di infrazione delle normative europee, nella quale si segnalava una compromissione dell’integrità dei siti Natura 2000 ricadenti nel territorio comunale (Dorsale Curcuraci- Antennamare e area marina dello Stretto di Messina – laghi di Ganzirri – Monti Peloritani) classificati come Zone a Protezione Speciale (ZPS). Ripresa nel 2018, dopo il passo in avanti dello scorso anno con il parere favorevole della Regione è arrivato il sì alla delibera del Consiglio comunale.

Mondello: “Momento importante”

Ad aprire i lavori è stato proprio Mondello, in qualità di proponente della delibera 140, da vicesindaco e assessore alla Pianificazione urbana. “Questo è un momento importante per la città – ha dichiarato, per poi passare alla spiegazione -. Questa è una questione che va avanti da qualche anno, prende il via nel 2007 quando la Commissione europea in un quadro più ampio del territorio messinese apre una procedura di infrazione derivante a problematiche legate al consumo di suolo e connesse alla nuova normativa ambientale la 162 del 2006. Queste problematiche hanno portato progressivamente a un blocco quasi totale di tutte le attività edilizie, anche le minori. Una vicenda surreale perché si è sbagliato nel muoversi sanzionando il comune e sbagliato per come si è gestita nel tempo”.

“Se volessi sintetizzare la delibera in due parole – prosegue – direi che è un compendio di regole da rispettare che saranno utili sia per chi dovrà valutare i progetti sia per dare orientamenti alla Regione siciliana che si è mossa in maniera altalenante e anche pre-giudizionale nei confronti del Comune. Dal 2018 abbiamo cercato una soluzione a questo cortocircuito attraverso riunioni all’assessorato e indirizzi agli uffici competenti. Ora abbiamo un primo approccio reale per la risoluzione. Questa vicenda si andrà a consolidare attraverso un nuovo assetto normativo e da qui in avanti non avremo più difficoltà”.

L’architetto La Fauci: “Studio scientifico esclude valutazioni sentimentali”

A presentare lo studio sono gli architetti La Fauci, Sarra e Visalli. Soprattutto il primo ha dialogato a lungo con i consiglieri, spiegando com’è nato il progetto, di cui si è parlato a inizio anno per il coinvolgimento di diversi enti, dagli ordini professionali all’università: “Noi ci siamo limitati, partendo dallo studio non risolutivo di Leonardo Santoro, che individuava tre territori, a uno studio tecnico. Lo studio di macro-aree non davava vere soluzioni. Noi abbiamo cambiato approccio studiando la frammentarietà degli habitat, giudicando e analizzando i danni e poi proponendo la soluzione in termini matematici. Superfici contaminate, frantumate e da riqualificare. Ci sono però anche danni qualitativi: pensiamo ai terreni incendiati, che devono rinascere”.

E ancora: “Noi abbiamo identificato e classificato uno per uno i vari habitat, indicando anche gli attori. Il Comune è l’artefice ma non è l’unico tutore. Lo è anche la provincia, lo è la Regione, e ancora i proprietari dei terreni, ma anche il demanio o la forestale. Università, cimitero, ospedali. L’attività non incide solo sotto il profilo della speculazione edilizia fatta post. Noi abbiamo avuto un approccio puramente scientifico lasciando fuori qualsiasi valutazione che definirei sentimentale. Ed è uno studio che è stato valutato positivamente da tutti i soggetti coinvolti”.

La delibera

Tra le proposte inserite nella delibera, c’è quella di costituire un osservatorio ornitologico permanente sottoscrivendo un accordo di collaborazione scientifica tra Comune, Città metropolitana, Università ed eventuali enti pubblici e privati utili allo scopo, con l’obiettivo di far partire un monitoraggio di habitat e specie botaniche da svolgersi nel periodo primaverile-estivo. Nel documento si parla anche di “individuazione cartografica delle aree esterne indicate per ‘compensare’ ed istituire corridoi alternativi delle aree incluse all’interno del tessuto urbanizzato, ancora verdi e da considerare come ‘stepping zone’ e altre aree opportune”, oltre al coinvolgimento della Città metropolitana in qualità di ente gestore della Riserva orientata di Capo Peloro, che dovrà, tra l’altro, sia vigilare sia realizzare attività di pulizia sia gestire la fruizione. E si parla anche di riqualificazione del verde.

Il caso dei dirigenti assenti

La delibera è stata approvata sfiorando l’unanimità, con 22 favorevoli su 24 presenti e 2 astenuti, i consiglieri di Fratelli d’Italia Libero Gioveni e Dario Carbone. Ma c’è stato anche un momento di tensione, non tra consiglieri ma con i dirigenti. L’assenza del ragioniere Cama e dell’architetto Cutroneo non è piaciuta né ai consiglieri né al presidente vicario del Consiglio comunale, Nello Pergolizzi, che dopo una conferenza dei capigruppo ha spiegato che la presidenza “dovrà assumere una posizione forte nei confronti dei dirigenti che non sono presenti, in questo l’architetto Cutroneo e il ragioniere Cama. Preparerò una diffida e la inoltrerò al direttore generale: tutti i dirigenti, quando invitati, devono essere qui”.

Mondello ringrazia

E infine i ringraziamenti di Mondello: “Ringrazio l’aula per questa prova di ulteriore grande maturità. L’ho già detto altre volte, non posso che ringraziare in maniera sincera perché il provvedimento è importante e consentirà di poter continuare in questo percorso che stiamo portando avanti insieme per migliorare lo stato dell’arte della città. Oggi mettiamo un punto a una questione aperta nel 2007. Ritenetevi assolutamente orgogliosi. Grazie, grazie, grazie”.

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Un commento

  1. Ora non si dovrebbe conoscere il nome di chi ha scritto e presentato la denuncia dalla quale è partito tutto ed ha causato un danno enorme alla città? Perchè non viene messo di fronte alle sue responsabilità?

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