Finanziamento illecito ai partiti, Denis Verdini indagato a Messina

Finanziamento illecito ai partiti, Denis Verdini indagato a Messina

Alessandra Serio

Finanziamento illecito ai partiti, Denis Verdini indagato a Messina

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giovedì 26 Luglio 2018 - 10:21

L'avvocato aretuseo Amara lo accusa di aver intascato 300 mila euro in cambio della sponsorizzazione del giudice Mineo al Consiglio di Stato. L'ex senatore non si è presentato all'interrogatorio. Gli altri retroscena.

L'ex senatore e fondatore di Ala, Denis Verdini, è indagato a Messina per finanziamento illecito ai partiti. La Procura gli ha notificato un avviso a comparire nell'ambito dell'inchiesta sul così detto Caso Siracusa. A chiamare in causa l'imprenditore ed ex esponente politico è stato l'avvocato Piero Amara, che nell'ambito della sua "collaborazione con la giustizia" ha rivelato agli investigatori i retroscena della nomina, poi fallita, del giudice Giuseppe Mineo a componente del Consiglio di Stato. Mineo figura tra gli indagati per i quali la Procura di Messina ha concluso gli accertamenti proprio di recente e che andranno al vaglio preliminare il prossimo 2 agosto.

Adesso si apre un altro capitolo, ovvero quella che riguarda i rapporti tra gli avvocati d'affari Amara e Calafiore e i loro contatti tra gli appartenenti agli apparati dello Stato per "pilotare" le vicende giudiziarie a favore dei loro assistiti.

Verdini avrebbe avuto un ruolo nella definizione del lodo Open Land al Cga, dove era in servizio Mineo. Il giudice avrebbe definito il ricorso in favore dei Frontino, ditta cliente di Amara, che in cambio si sarebbe impegnato a sponsorizzare Mineo all'elezione al Consiglio di Stato. Sponsorizzazione che sarebbe passata attraverso il senatore Verdini, in cambio di 300 mila euro di contributo al movimento Ala. I verbali di Amara sono stati depositati agli atti del Tribunale del Riesame che ha concesso i domiciliari a Mineo. Verdini non si è presentato all'interrogatorio.

Non è tutto: la Procura di Messina sta approfondendo altri capitoli "scottanti" della vicenda. In particolare c'è un filone ancora tutto top secret e che coinvolge altri personaggi eccellenti. Gli inquirenti avevano chiesto l'archiviazione dello stralcio del fascicolo, ma il giudice per le indagini preliminari ha rigettato la richiesta e lo ha rinviato in Procura chiedendo che venga approfondito.

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