Barcellona, ancora polemiche sull'acconto TARI

Barcellona, ancora polemiche sull’acconto TARI

Giovanni Passalacqua

Barcellona, ancora polemiche sull’acconto TARI

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sabato 27 Giugno 2015 - 12:35

La nuova amministrazione parla di rincari rispetto allo scorso anno e di bollette non inviate in campagna elettorale per non “turbare” gli elettori. Accuse bollate come bugie da Antonio Mamì, ex assessore alla gestione dei rifiuti

Una delle polemiche più vivaci che ha interessato Barcellona Pozzo di Gotto sin dalla campagna elettorale è quella dei rifiuti e, soprattutto, della famigerata TARI, la tassa sui rifiuti stessi. Al centro dello scontro i presunti rincari delle bollette rispetto allo scorso anno, così come il mancato invio delle stesse da parte dell’ex amministrazione Collica per evitare “turbamenti” al momento del voto.

Alle accuse dell’attuale maggioranza ha risposto Antonio Mamì, ex assessore alla gestione dei rifiuti. “Al solito” – esordisce Mamì – “parliamo di rifiuti, dove i tentativi di mistificazione si sprecano, ed in particolare delle bollette TARI in arrivo in questi giorni. “Il dottor Materia l’aveva detto in campagna elettorale!!!” gridano i sostenitori del sindaco. Ma che cosa aveva detto? Che le bollette, maggiorate del 30-40% (attraverso delibera prima della sfiducia), erano ferme al Comune, sebbene già stampate”.

Per contestare i presunti rincari, Mamì confronta due bollette TARI, relative una allo scorso anno, una a quello corrente: “Come si può notare le bollette sono identiche, quindi non c’era nessuna “bolletta nascosta” per fini elettorali. Anzi, come si vede dal raffronto, gli acconti 2014 avevano scadenza ottobre e dicembre, mentre quelli 2015 hanno scadenza giugno e luglio. Nessun ritardo ma, anzi, un anticipo rispetto al 2014, anche al fine di evitare la concentrazione dei pagamenti delle imposte tutti a fine anno”.

E anche sul mancato invio delle bollette Mamì risponde: “Il dottor Materia insinuava quindi, in campagna elettorale, che il dirigente del settore economico-finanziario e i dipendenti dello stesso settore omettessero di inviare le bollette per fare un favore all’amministrazione Collica. Il che significa accusare gravemente non soltanto la precedente amministrazione (che non aveva il potere di imporre a nessuno alcunchè), ma anche un dirigente che ci viene invidiato negli altri comuni per la sua competenza e correttezza. Un bel modo di instaurare un rapporto sereno con i propri attuali collaboratori.

Le spiegazioni di cui sopra, tuttavia, non hanno convinto il sindaco. In risposta al commento di un cittadino, che chiede la sospensione del pagamento delle bollette, così scrive il suo staff: “Al contrario di quanto affermato da qualche ex assessore della precedente amministrazione, le bollette dei rifiuti arrivate ed in arrivo in città sono molto alte, troppo. Basterebbe fare un semplice confronto con quanto pagano, assunte pari specifiche di metratura ed altro, i cittadini della vicina Milazzo. Purtroppo al momento non vi è altra indicazione dal pagare le bollette poiché, se così non si facesse, avremmo in maniera automatica problemi quali mancato pagamento dei dipendenti, spazzatura per le strade, problemi igienico sanitari che con tanta fatica stiamo cercando di risolvere e via discorrendo. Non appena si insedierà il consiglio comunale analizzeremo a fondo una situazione non più tollerabile: tributi alti e servizi non in linea con le aspettative ed esigenze dei cittadini”.

Da precisare, infine, un dettaglio: tutti i cittadini che aderiranno alla raccolta differenziata potranno richiedere gli sgravi fiscali previsti, che consisteranno in uno sconto sulla TARI. Chi aderisce alla differenziata non dovrà dunque pagare immediatamente la bolletta, ma potrà recarsi agli appositi uffici comunali per la rimodulazione delle tariffe.

Giovanni Passalacqua

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