Taormina. Casa di riposo "Carlo Zuccaro", annullata la gara per la gestione: due buste erano aperte

Taormina. Casa di riposo “Carlo Zuccaro”, annullata la gara per la gestione: due buste erano aperte

Carmelo Caspanello

Taormina. Casa di riposo “Carlo Zuccaro”, annullata la gara per la gestione: due buste erano aperte

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venerdì 05 Febbraio 2016 - 16:18

Il contratto d’appalto tra il Comune e l’associazione “Istituto Sant’Alessio è scaduto il 25 agosto del 2014. Provvedimento in autotutela con determina del responsabile del procedimento Rosaria Scilabra

Annullata in autotutela la procedura della manifestazione di interesse relativa all’affidamento del servizio di gestione della casa di riposo Carlo Zuccaro di Taormina. La determina è stata firmata dal responsabile del procedimento Rosaria Scilabra. Contestualmente sono stati annullati tutti gli atti conseguenti. L’avviso esplorativo per la manifestazione di interesse era stato pubblicato il 13 ottobre del 2014 e sino al 5 novembre dello stesso anno. Dal verbale di consegna della documentazione, datato 27 gennaio 2016, è stato rilevato che le buste numero 13 e numero 18, protocollate rispettivamente il 28 ottobre e il 4 aprile del 2014 “risultano aperte”.

La procedura non è stata quindi definita. Pertanto si è “ritenuto avviare una nuova procedura di gara a evidenza pubblica, ai sensi delle vigenti norme”. Da qui la determina che ha portato all’annullamento in autotutela dell’avviso (il numero 883) relativo alla procedura della manifestazione di interesse sull’affidamento del servizio di gestione della Casa di riposo Zuccaro. E’ stata già data comunicazione alle ditte e alle associazioni che hanno già inoltrato manifestazione di interesse. Il contratto d’appalto tra il Comune di Taormina e l’associazione “Istituto Sant’Alessio è scaduto il 25 agosto del 2014. Su proposta dell’allora assessore ai servizi sociali Alessandra Caruso la Giunta decise il 22 luglio del 2014di avviare il procedimento dell’affidamento a terzi della gestione della casa di riposo per la durata di cinque anni, visto che – si leggeva nella proposta – “il servizio di assistenza agli anziani e disabili è stato svolto in maniera efficiente e con professionalità” e al fine di evitare “discontinuità nell’espletamento del relativo servizio, da cui potrebbe derivare grave pregiudizio e nocumento per gli anziani ricoverati”.

Carmelo Caspanello

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