Piano Mortelle-Tono, Oceano: «Si favoriscono interessi di pochi a danno della collettività»

Piano Mortelle-Tono, Oceano: «Si favoriscono interessi di pochi a danno della collettività»

Piano Mortelle-Tono, Oceano: «Si favoriscono interessi di pochi a danno della collettività»

Tag:

domenica 01 Aprile 2012 - 07:50

Il segretario generale della Cgil di Messina interviene sul piano particolareggiato della zona nord e accusa: « L'unica finalità evidente, con la complicità di chi amministra la cosa pubblica, è quella di accumulare profitto anche al prezzo della incolumità di noi tutti»

Il segretario generale della Cgil di Messina Lillo Oceano mette nero su bianco la sua opinione sul Piano Mortelle-Tono, che sta infiammando il dibattito in città e mette uno contro l’altro il Comune ed il Genio Civile. Oceano considera il piano Tono- Mortelle « l’ennesimo progetto di depredazione del territorio senza prospettive».

Di seguito la nota integrale firmata dal segretario della Cgil:

“«Da anni a Messina si propone – e si vorrebbe continuare a proporre – come unico modello economico quello della cementificazione che, come appare ormai chiaro a tutti, da un lato ha convogliato le poche risorse esistenti in progetti che non hanno creato lavoro buono né hanno portato sviluppo, dall’altro ha minato la sicurezza oltre che il valore paesaggistico della nostra area. L’unica finalità evidente, con la complicità di chi amministra la cosa pubblica, è quella di accumulare profitto anche al prezzo della incolumità di noi tutti, di una sicurezza che viene scambiata con l’arricchimento ed il vantaggio di pochi. Bastano poche settimane per dimenticarsi dei drammatici eventi idrogeologici che ci hanno colpito, ci si dimentica, o si trascura, il rischio sismico e le stime dei tecnici secondo i quali solo il 25% degli edifici di Messina resisterebbe ad un sisma di magnitudo 7 della scala Richter.

Quello che l’amministrazione comunale sta portando avanti oggi è l’ennesimo progetto di depredazione del territorio senza prospettive. Come altri hanno infatti evidenziato, non si propone una valorizzazione dell’area Mortelle/Tono attraverso insediamenti turistici a basso impatto ambientale, compatibili con quel turismo moderno e di qualità, lontano dallo sfruttamento intensivo in voga negli anni ’60 ma, come altrettanto chiaramente ha evidenziato anche l’Ordine degli architetti, siamo in presenza della solita espansione edilizia. Si calcola che nella sola Sicilia si consumano ogni anno 10 ettari di suolo, quanti ne consuma l’intero Regno Unito. É giunto però il momenti di cambiare radicalmente direzione ragionando non su come immettere nel mercato migliaia di metri cubi di immobili ma su come fare a per mettere in sicurezza gli edifici, su come ripristiniamo gli alvei dei torrenti, non tombinandone altri, anzi scoprendo quelli che sono stati tombinati e che costituiscono vere e proprie bombe a orologeria.

Messina e il suo territorio, come rilevano tutte le forze del lavoro che non a caso proprio in queste ore stanno dando vita ad una iniziativa unitaria per chiedere alle istituzioni di cambiare passo, ha bisogno per tornare a vivere di un progetto serio e lungimirante di sviluppo. Cosa che uno sfruttamento incontrollato del territorio, punto di forza concreto della nostra area, evidentemente non è. Un progetto serio e lungimirante di sviluppo che può ben essere incentrato anche sul turismo ma che non può prescindere dal rispetto dell’ambiente e del paesaggio, dalla realizzazione di un sistema efficiente di trasporti e collegamenti, di servizi, di interessi. Tagliata fuori dai circuiti ferroviari moderni, bloccato qualunque progetto di collegamento rapido con l’aeroporto di Reggio e con quello di Catania, con strade e autostrade disastrate, e senza un sistema di trasporto pubblico cittadino, si rischia seriamente di costruire blocchi di cemento e di rovinare per sempre la migliore risorsa sulla quale oggi puntare. Finita, da tempo per altro, l’era dei grandi insediamenti industriali, oggi l’economia del nostro Paese può puntare dritto sul turismo di qualità (oltre che su ricerca e conoscenza) che Messina ha tutte le potenzialità per potere intercettare. Potenzialità, tuttavia, non strumenti perché oggi gli strumenti mancano.

Occorre quindi chiedere e ottenere dal Governo, non importa se amico o meno, il potenziamento e lo sviluppo delle infrastrutture, dei collegamenti ferroviari e aerei, occorre individuare strategie e sinergie tra produzioni locali e cultura, occorre promuovere quelle risorse del territorio non delocalizzabili e migliorane la fruibilità, non deturparle. Occorre attingere alla progettazione europea e alle sue risorse piuttosto che a quelle non disinteressate di project financer locali ai quali si offrono risorse e capitali pubblici per la realizzazioni di significative plusvalenze private. Non si possono sopportare ulteriormente le miopi e, a volte, interessate azioni di una classe politica capace soltanto di promuovere interessi economici di mero accumulo di profitto, slegati da qualsiasi idea di crescita e sviluppo e a discapito dell’interesse generale.

Chi ha reale volontà di investire capitali e imprese per promuovere crescita e sviluppo deve essere orientato dalle scelte pubbliche verso attività produttive, capaci di generare lavoro buono e benessere diffuso e compatibile con la salvaguardia dell’ambiente, della sicurezza di ciascuno e nel rispetto delle generazioni future. Tutto questo ovviamente ha tempi, costi e fatiche diverse da quelle oggi prospettate da questa politica che sta svendendo le risorse del nostro territorio, bene comune anche delle generazioni future, ad interessi ristretti ed egoistici.

Alle quelle forze della città che hanno, invece, davvero a cuore il futuro di Messina chiediamo e proponiamo di impegnarsi in una Progettazione, in un’idea di sviluppo positivo, capace di coniugare valorizzazione del territorio e lungimiranza, lavoro e opportunità per tutta la comunità e non per i pochi, soliti noti».

10 commenti

  1. a messina l’unico obbiettivo e’ non fare niente e tutti sono felici !

    0
    0
  2. liliana parisi 1 Aprile 2012 14:34

    Ottimo articolo. Si dovrebbe rivedere tutto il Piano Regolatore, demolire e ricostruire edifici fatiscenti e non occupare nuove aree.Si dovrebbe ricordare che esiste un rischio sismico e un rischio idro-geologico e che, continuando l’emigrazione dei giovani,occorreranno sempre meno abitazioni.Ho sentito anche parlare di residenze per anziani nella zona Mortelle-Tono: chi ne parla, forse non sa che gli anziani non vanno allontanati dai luoghi dove hanno trascorso la vita;non siamo in Usa dove i pensionati ricchi vanno in Florida.E,ugualmente, non ha senso ipotizzare la costruzione d’alberghi,dato che quelli esistenti registrano già poche presenze. E,visti i risultati degli ultimi decenni,su queste questioni i politici(di qualsiasi colore)dovrebbero con umiltà fare un passo indietro davanti ai tecnici(geologi, ingegneri, architetti, agronomi…)

    0
    0
  3. rossetti mariano 1 Aprile 2012 16:03

    Oceano scrive, in maniera più pesante, ciò che io ebbi a dire giorni fa, nell’immediatezza del rispolvero del progetto.
    Si tratta di un’ignobile speculazione edilizia, che, a spese della collettività, darà la possibilità, agli amici degli amici, di rendere edificabili terreni che non possono essere impiegati nemmeno per l’agricoltura (il collasso dei pozzi neri da anni ha reso i terreni inquinati al massimo dagli scarichi organici degli abitanti, in maniera da renderne proibitiva la coltivazione per motivi di salute pubblica).

    0
    0
  4. rossetti mariano 1 Aprile 2012 16:05

    Sono gli ultimi colpi di coda di un sindaco molto, molto piccolo, che ha sempre tutelato i soliti ricchi e la propria famiglia (sarebbe il caso che rileggeste la storia dell’assegnazione al Monte dei Paschi di Siena del servizio di tesoreria negli anni a partire dal 2004-2005). Andate a vedere i nomi dei neo assunti del tempo dalla banca dei compagni, che fece affari con la destra messinese più becera e schifosa. Quella, del resto, di cui è espressione un sindaco che, spero, al più presto libererà la nostra martoriata Messina dalla sua infausta presenza, causa dalla schiavitù e dalla sopraffazione in cui vegeta.

    0
    0
  5. puzza di bruciato 1 Aprile 2012 16:07

    Informatevi chi è proprietario dei molti terreni in cui si vuole creare quel piano di sviluppo e poi tirate le somme. Non dimentichiamoci di inserire, in quella somma, anche qualche politico che scordandosi di qualche “inciampo” giudiziario, cerca di stemperare gli animi a favore dei suoi “padroni”.

    0
    0
  6. rossetti mariano 1 Aprile 2012 16:07

    Ma non è che dietro tutto questo schifo ci sono gli ex albergatori che hanno voglia di riprovarci?

    0
    0
  7. Francesco Guzzetta 1 Aprile 2012 16:25

    Parole,parole, parole. No ponte, no progettare la Mortelle-Tono, no porto turistico, no Caronte, no porto di Tremestieri, no recuperare il Tirone, no etc. etc. Magari avrà in molte cose ragione nel dire quello che non va fatto. Ma, di grazia, scriva qualcosa che concretamente va fatto, soprattutto per aumentare le occasioni di lavoro e per evitare che i giovani se ne vadano (anzicchè registrare solo il fatto che se ne vanno, come fa la sua ammiratrice in questa pagina di commenti).Ma non un semplice inno al lavoro, una critica alla speculazione, una difesa del territorio, cose su cui tutti sono, a parole appunto,d’accordo. Ma che cosa, secondo lei, concretamente si può fare per far rivivere questa città. Ci faccia sapere i suoi suggerimenti, al di là delle parole.

    0
    0
  8. liliana parisi 2 Aprile 2012 07:37

    @Francesco Guzzetta
    Se alludeva a me,Le dico che non sono ammiratrice di Oceano e di nessun altro sindacalista,perchè anche loro hanno delle responsabilità, ma condivido il contenuto dell’articolo. PROGETTARE SI PUò E SI DEVE,ma, come ho già detto,affidando questo compito a degli ESPERTI,e tenendo presenti gli interessi della collettività e non dei singoli e la necessità di salvaguardare il territorio(e non solo a parole)

    0
    0
  9. liliana parisi 2 Aprile 2012 07:45

    Una precisazione:la Progettazione deve riguardare non singole zone,ma l’insieme della città;e quando parlo di ESPERTI,mi riferisco soprattutto a quelli istituzionali(Genio Civile,Università,Ordini professionali…),non a quelli”di parte”,spesso incaricati e pagati profumatamente.

    0
    0
  10. Non si farà nulla. Messina ha i suoi padroni e si fa solo l’interesse dei padroni.
    La sinistra dei ricchi padroni messinesi non ha, evidentemente, alcun interesse sulla Mortelle-Tono, quindi non si farà nulla.
    I fatti dicono che traghetti e cementificazione dei luoghi panoramici sono da decenni l’obbiettivo,tra l’altro pienamente perseguito, della riccona sinistra messinese …..
    Le chiacchiere dicono….. minchiate…contano solo i fatti.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007