Intitolata al Sottotenente Cavallaro la caserma dei Carabinieri di Ganzirri

Intitolata al Sottotenente Cavallaro la caserma dei Carabinieri di Ganzirri

Intitolata al Sottotenente Cavallaro la caserma dei Carabinieri di Ganzirri

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sabato 26 Maggio 2012 - 15:38

Si è svolta stamattina la cerimonia di dedica della caserma dei Carabinieri di Ganzirri al sottotenente Giovanni Cavallaro, messinese, morto nell'attentato di Nassirya. Presenti la vedova ed i due figli che hanno scoperto una targa in ricordo del sacrificio del Militare

La caserma dei Carabinieri di Ganzirri da oggi è intitolata al Sottotenente Giovanni Cavallaro, morto caduto il 12 novembre 2003 nell’attentato di Nassirya e già insignito di Croce d’Onore “alla memoria”.
Alla toccante cerimonia hanno partecipato i figli Diego e Lucrezia e la vedova la signora Sabrina Brancato. Ma sul palco erano presenti le più alte autorità cittadine compresi il Prefetto di Messina, Francesco Alecci e il Comandante Interregionale Carabinieri “Culqualber”, Generale di C.A. Leonardo Leso, Nel suo intervento, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Messina, Colonnello Claudio Domizi, ha sottolineato che l’intitolazione della Stazione di Ganzirri rappresenta la testimonianza che l’Arma e lo Stato non dimenticano mai il sacrificio dei loro servitori.
Nello stesso tempo, la celebrazione odierna vuol costituire un richiamo, soprattutto alle nuove generazioni, ai valori su cui si radica tale sacrificio: la difesa della pace e della legalità.
Alla cerimonia, oltre alle autorità, era presente tanta gente comune. Giovanni Cavallaro, infatti, era nato nel vicinissimo villaggio di Torre Faro dove vivono ancora alcuni suoi familiari. Grande emozione ha destato lo scoprimento della targa, che ricorda il sacrificio di Cavallaro, da parte dei figli e della vedova e la lettura della motivazione della concessione della “Croce d’Onore”. Il Sottotenente Cavallaro morì nell’attentato di Nassirya, insieme con altri undici Carabinieri, a sole settantadue ore dal rientro in Patria. All’epoca prestava servizi ad Asti pur vivendo a Nizza Monferrato. Dal 2000 al 2003 aveva operato, in più periodi, presso il Reggimento Carabinieri M.S.U. K.F.O.R., di stanza in Kosovo.
Altro momento di grande intensità è stata la lettura di una poesia da parte di Lucrezia Cavallaro, in ricordo del padre e del figlio che Diego che ha chiesto ai presenti di non ricordare il papà esclusivamente in quanto Caduto a Nassiriya, ma semplicemente per ciò che è stato per loro prima di quel tragico evento: un amico, un vicino di casa, un compagno di scuola.

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