La campagna della Flai-Cgil ha fatto tappa a Messina. Fari puntati sul dissesto idrogeologico

La campagna della Flai-Cgil ha fatto tappa a Messina. Fari puntati sul dissesto idrogeologico

La campagna della Flai-Cgil ha fatto tappa a Messina. Fari puntati sul dissesto idrogeologico

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giovedì 30 Giugno 2016 - 14:32

L’iniziativa si è svolta a piazza Lo Sardo e ha visto momenti di confronto sulla grave emergenza del territorio, sulle azioni di tutela ambientale

La campagna della Flai-Cgil nazionale #cimettiamoletende questa mattina ha fatto tappa a Messina

L’iniziativa dal titolo “Il territorio come risorsa. Prevenire il dissesto idrogeologico, contrastare criminalità e corruzione” si è svolta a piazza Lo Sardo e ha visto momenti di confronto sulla grave emergenza del territorio, sulle azioni di tutela ambientale. Nel corso dell’ incontro , al quale hanno partecipato l’assessore regionale al Territorio Maurizio Croce, il dirigente provinciale del Dipartimento regionale sviluppo rurale e del territorio Giovanni Cavallaro, il direttore dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina Antonino Lo Dico, l’ingegnere capo del Genio Civile di Messina Leonardo Santoro , la Cgil ha voluto tenere accesi i riflettori sugli interventi, sulle risorse da impiegare focalizzando ancora una volta l’attenzione sulle opere di prevenzione come strumento di difesa e di crescita.

Non è stato avviato nessun nuovo percorso che affrontasse alla base le cause del dissesto idrogeologico in una logica di politica d’intervento preventivo che possa evitare altre tragedie, vittime e danni – ha evidenziato nell’intervento introduttivo il segretario generale della Flai di Messina, Giovanni MastroeniLa prevenzione può attuarsi solo con una seria programmazione pluriennale e con la volontà politica di destinare le risorse economiche necessarie per la messa in sicurezza dei territori. Chiediamo ai Governi nazionale e regionale di modificare la rotta fin qui seguita affrontando la tematica e creando un quadro cospicuo d’interventi”.

Il segretario provinciale della Flai ha sottolineato come bisogna recuperare i ritardi accumulati sulla progettazione necessaria: “programmare interventi, utilizzare e finalizzare i fondi comunitari a disposizione con i vari assi, dai Fondi Strutturali, dal FAS, dal piano di sviluppo rurale al fondo europeo di sviluppo regionale mirato al miglioramento con gli interventi necessari dell’assetto idrogeologico”.

Un nuova fase non più rinviabile in Sicilia e nella nostra realtà per costruire una visione univoca della pianificazione territoriale attraverso opportuni interventi che possano superare le particolari criticità territoriali”, questo il monito rilanciato nell’iniziativa di oggi. Le risorse previste dal Governo nazionale per la nostra provincia e l’intera Sicilia sono ridicole e offensive”, ha anche sottolineato Mastroeni.

Oggi in Sicilia – ha proseguito – la superficie boscata pubblica è di 223.000 ettari e nella provincia di Messina è di 18.000 ettari con una diminuzione nel nostro territorio negli ultimi 10 anni di 4.200 ettari di bosco. Tutti questi dati fanno emergere la necessità di un piano straordinario che si ponga l’obiettivo di aumentare i terreni da destinare ad un vasto processo di rimboschimento”. Quest’ultimo un altro aspetto delle azioni per contrastare il dissesto del territorio. Le proposte rilanciate oggi dalla Flai vedono in primo piano il ruolo dell’Ente di Sviluppo Agricolo con personale altamente qualificato e mezzi da impiegare e dei lavoratori forestali.

Le misure contro il dissesto idrogeologico e un piano per valorizzare i lavoratori dei servizi ambientali con diverse azioni di tutela da avviare assieme alle azioni di una maggiore stabilità occupazionale sono le proposte che la Flai ha sempre messo sui tavoli della Regione. Oggi più che mai c’è la necessità di arrivare a questi risultati e nel confronto in corso per la riforma del settore si deve tenere conto di queste priorità”, ha fatto presente il segretario generale della Flai Sicilia Salvatore Tripi.

La prevenzione porta sicurezza, occupazione e sviluppo invece i Governi non affrontano la questione”, ha sottolineato il segretario generale della Cgil di Messina Lillo Oceano che ha aggiunto come “occorre da subito mettere mano ad un serio processo di programmazione”.

“Il territorio regionale è altamente a rischio – ha proseguito nel suo intervento il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro mentre i lavoratori forestali non vengono avviati al lavoro e mentre si perdono i preziosi fondi comunitari che sono proprio orientati per le azioni di tutela ambientale”.

L’iniziativa di oggi ha messo insieme i temi della sicurezza del territorio, dello sviluppo e della legalità.

All’incontro presieduto dal responsabile regionale dell’Alpaa Flai-Cgil Nuccio Massimino è intervenuto inoltre il dirigente nazionale della Flai Dario Fazzese.

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