Sulla rotta della decima musa: tanti gli appuntamenti in programma per la prestigiosa kermesse diretta per la terza volta da Marco Muller. Numerose anche per questa edizione le iniziative di beneficenza collegate al festival. Impressioni a cura di Tosi Siragusa.
Questa carrellata ha finalità di approntare una prima articolazione sul nono “Festival Internazionale del Film” di Roma che quest’anno si fa “Festa”, per dieci giornate, con avvio il 16 ottobre e chiusura il 25, sotto la direzione, per la terza volta, di Marco Muller. Produrrà l’evento la Fondazione Cinema per Roma, presieduta da Paolo Ferrari con Direttore Generale Lamberto Mancini. Interesse sempre maggiore per la kermesse espresso dal MIBACT, partner istituzionale, unitamente ad altri Ministeri e Agenzie, main partner BNL, importanti enti quali promotori, grandi supporter e sponsor. Madrina dell’edizione, che inaugurerà e chiuderà la rassegna, Nicoletta Romanoff, già attrice ben collaudata.
Lo scenario, l’Auditorium Parco della Musica, sette sale a disposizione del pubblico ed una virtuale su piattaforma digitale, un Villaggio del Cinema, costituito da padiglioni e stand e “succursali” in Via Veneto, strada simbolo del Cinema Italiano, che ospiterà nel “Bernini Bristol Hotel” il Mercato internazionale del Film, e a Villa Borghese ove si terranno i convegni presso la Casa del Cinema.
Fra i media partner IRIS, RAI MOVIE, RAI News24, Rai Radio2 etc. La “Festa” ricomprenderà 51 lungometraggi suddivisi in quattro sezioni, “Cinema d’Oggi”, “Gala”, “Mondo Genere” e “Prospettive Italia”, più una autonoma “Alice nella Città”, avrà i propri vincitori a seguito verdetto popolare, preferenze rese, cioè, dagli spettatori, come avviene al Sundance, all’uscita dalle sale, per ogni linea di programma. Questa, dunque, la grande novità, con il pubblico protagonista dei riconoscimenti. 24 saranno le prime mondiali, 6 quelle internazionali e 11 le europee.
Tra le anteprime, in “Cinema d’oggi” “Angels of Revolution” di Aleksej Fedorcenko, “Time out of Mind” di Oren Moverman, con Richard Gere. Nella sezione “Gala” “L’amore bugiardo” – “Gone Girl” di David Fincher, con Ben Affleck e Rosamund Pike, “Black and Withe” di Mike Binder, con Kevin Costner, “The knick”, Serie TV di Steven Soderbergh, “Escobar: Paradise Lost”, diretto da Andrea di Stefano, con Benicio del Toro,”Still Alice” di Richard Glatzer, con Julianne Moore, “Trash” di Stephen Daldry, “Love, Rosie” (“#Scrivimi Ancora”) di Christian Ditter, “Soul Boys of the Western Worl” documentario sugli Spandau Ballet e “Kamisama no Intoori” di Takashi Miike, che riceverà il “Maverick Director Award” alla carriera. In “Mondo Genere” segnalo “Nightcrawler”, opera prima di Dan Gilroy, con Jake Gyllenhaal e “Stonehearst Asylum” di Brad Anderson, con Kate Beckinsale, Ben Kingsley e Michael Caine. Ancora, “Tusk” di Kevin Smith. Nella Sezione “Eventi”, fra le anteprime annovero “La spia” – “A Most Wanted Man” con il compianto Philip Seymour Hoffman. Tomas Millian riceverà il premio speciale Marc’Aurelio da Sergio Castellitto e terrà una Masterclass con il pubblico, così come Clive Owen, Wim Wenders, Kevin Costner, Asia Argento, Walter Salles, Geraldine Chaplin, etc. Film rispettivamente di apertura e chiusura saranno gli italiani “Soap opera” di Alessandro Genovese e “Andiamo a quel paese” di Ficarra e Picone.
Fra i lungometraggi nostrani suscitano interesse, in “Gala”, “Buoni a nulla” di Gianni Di Gregorio e “Tre tocchi” di Marco Risi e, in “Prospettive Italia” “Fin qui tutto bene” di Roan Johnson; “Last Summer”, opera prima di Leonardo Guerra Seragnoli e “Index Zero”, di Lorenzo Sportiello. Infine voglio sottolineare l’impegno per il sociale, rinnovato anche in questa Edizione della “Festa”, attraverso “Telethon” e “Unicef” e l’inserimento per alcuni film dei servizi di audio descrizione e sottotitolazione digitale, rivolti a utenti portatori di disabilità visive o uditive. Arrivederci ad un successivo spaccato, imperniato sulle opere cinematografiche, a mio avviso, più meritevoli.
Tosi Siragusa
