La Procura apre un’inchiesta sull’operato dell’Ato 3

La Procura ha avviato un’inchiesta sui recenti disservizi dell’Ato 3. Sulla scorta di alcuni esposti presentati dai cittadini il Procuratore aggiunto, Ada Merrino ha aperto un fascicolo per far luce sui mancati interventi di pulizia e scerbatura che la società d’ambito avrebbe dovuto effettuare nelle aree di sua competenza.
L’inchiesta è alle prime battute ma la Polizia Giudiziaria ha già visitato gli uffici dell’ATO 3 dove ha acquisito della documentazione. Si tratta in particolare dei turni di lavoro e delle presenze delle maestranze. Gli investigatori, infatti, vogliono scoprire le ragioni della carenza di uomini e mezzi sulle strade cittadine che hanno provocato la recente emergenza. Gravi problemi di manutenzione, infatti, si sono verificati nelle ville comunali, nelle aiuole, nei cimiteri, nelle fontane e nelle spiagge. Nonostante i solleciti all’Ato 3 da parte dei cittadini per molto tempo la situazione non è mutata. Rifiuti ed erbacce hanno fatto da cornice ai principali polmoni verdi della città ed anche alle principali vie. Solo alcune eclatanti manifestazioni di protesta hanno sortito l’effetto di smuovere qualcosa. E’ il caso dell’iniziativa dei monaci del santuario di Lourdes che, stufi di sollecitare l’Ato 3 per chiedere un intervento di scerbatura in viale Regina Margherita, sono scesi in strada ed hanno provveduto da soli. Da quel giorno si sono moltiplicate le iniziative fai da te ed ormai in ogni quartiere, in ogni villaggio semplici cittadini ed associazioni si sono sostituiti almeno una volta alle società incaricate di svolgere questo servizio. Adesso la procura vuol capire il perché di quest’inerzia e risalire alle responsabilità dei disservizi. Al momento il fascicolo è contro ignoti ma il procuratore aggiunto Merrino attende da un momento all’altro le relazioni della Polizia Giudiziaria per far scattare i primi provvedimenti.