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Code chilometriche sulla A18, i lavori sulle barriere hanno paralizzato la Messina-Catania

Code che raggiungono i 10 km e tempi di percorrenza che si allungano di quasi un’ora. I lavori di adeguamento dei sistemi di sicurezza stradale (barriere longitudinali, terminali e transizioni, e varchi apribili) hanno letteralmente mandato in tilt l’autostrada A18 Messina-Catania. La tratta interessata dagli interventi è quella tra Giarre e Catania ed è proprio lì che sin dal mattino, quando migliaia di pendolari si riversano sul capoluogo etneo, e nelle ore di punta si registra la paralisi del traffico. Dal Cas si scusano per i disagi, ma spiegano che si tratta di interventi non più rinviabili per uniformare l’autostrada agli standard di sicurezza e completare, così, la riqualificazione complessiva avviata tre anni fa. Fatto sta che i restringimenti di carreggiata, necessari per poter eseguire i lavori, ostacolano il regolare deflusso del traffico. Con il risultato che basta la presenza di un cantiere di poche centinaia di metri per avere ripercussioni nefaste su parecchi chilometri di autostrada. Problematiche che si sono ulteriormente acuite da quando i lavori stanno interessando le barriere centrali. Entro lunedì, riferiscono dal Cas, sarà rimosso il cantiere che sta provocando i disagi maggiori e quindi la situazione dovrebbe migliorare. Per completare i lavori di adeguamento delle barriere, però, ci vorrà ancora del tempo.

L’interrogazione all’Ars

Intanto, dopo le proteste degli automobilisti, la questione è finita all’Ars con una interrogazione al presidente della Regione, Renato Schifani, presentata dai deputati deluchiani di “Sud chiama Nord” e “Sicilia Vera”. L’obiettivo è “che vengano prese tutte le misure idonee perché si giunga all’esecuzione dei lavori nel più breve tempo possibile”. “È inaccettabile – ha spiegato il primo firmatario, Davide Vasta -. La gente che lavora non può affrontare questi disagi ancora a lungo. Chiediamo che l’assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità intervenga presso il Cas affinché, tramite doppi turni di lavoro o turni di lavori esclusivamente notturni, si ponga fine agli interventi nel più breve tempo possibile”.