Ardizzone interviene sul caso Ospedale Margherita: “Regione sorda ad ogni sollecito”

Il giorno dopo il nostro reportage sulla vergognose condizioni in cui versa l'ex ospedale "Regina Margherita", interviene il deputato messinese all'Ars Giovanni Ardizzone, fautore dell'ordine del giorno, approvato alla Regione il 30 aprile 2011, di conversione della struttura in cittadella della cultura. "Ritengo utile tornare su un argomento che evidenzia come il governo Lombardo si confermi il governo degli sprechi. Lo scorso anno abbiamo sventato definitivamente la svendita della struttura, ma da allora nulla è stato fatto. Ho più volte parlato col direttore generale del dipartimento dei beni culturali, Gedo Campo, e col sovrintendente ai Beni Culturali di Messina, Salvatore Scuto, per portare avanti questa battaglia. Anche loro non hanno ricevuto alcuna risposta dalla Regione". Ardizzone sottolinea che è stato comunque raggiunto il risultato di evitare la vendita del bene e di darne una destinazione d'uso: "Il codice dei beni culturali afferma l'inalienabilità degli immobili che hanno rappresentato la storia di istituzioni pubbliche. Il Margherita rientra certamente tra questi". Il deputato attacca il governo Regionale, in particolare sugli sprechi che rappresentano l'attuale costo d'affitto annuo di circa 700mila euro per le sedi della Soprintendenza e della Biblioteca Regionale: "Non ci resta che aspettare l'insediamento del nuovo Governo perché da questo non possiamo aspettarci altro. Mi auguro che intervenga anche la Corte dei Conti perché siamo anche in presenza di uno spreco ingente di denaro, visto che si pagano oltre 700mila euro l'anno di affitti. Invece di sperperare questi soldi, si poteva contrarre un mutuo per riqualificare la struttura, o comunque si poteva accedere a finanziamenti comunitari, cui la Regione sembra non interessarsi, dimostrando manifesta incapacità". Chiude Ardizzone: "Chiederò ancora conto all'assessore al bilancio Armao e all'assessore alla salute Russo, ma già più volte hanno fatto a scaricabarile. Manca totalmente organizzazione e una cabina di regia". (Marco Ipsale)