La Polizia chiude il cerchio e arresta rapinatore seriale

La Polizia chiude il cerchio e arresta rapinatore seriale

Ve. Cro.

La Polizia chiude il cerchio e arresta rapinatore seriale

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venerdì 13 Giugno 2014 - 13:44

A distanza di poche settimane, gli investigatori della Squadra Mobile di Messina fanno luce sul rapinatore seriale che lo scorso maggio mise a segno due rapine in due diverse farmacie della città di Messina. A febbraio e ad aprile aveva messo a segno altri due colpi presso ditte di autoricambi e commercio di rottami.

Ha un nome ed un cognome l’uomo che nel mese di maggio era riuscito a rapinare due note farmacie cittadine con colpi lampo che gli avevano fruttato poco più di un migliaio di euro. Assenza Antonino, trentasettenne messinese, pregiudicato con precedenti specifici, è stato arrestato stamani.

Gli uomini della Squadra Mobile di Messina erano sulle sue tracce fin dallo scorso 20 maggio. Proprio quel giorno, infatti, col volto coperto da casco e una calza di naylon era entrato nella farmacia e, minacciando il proprietario con un lungo coltello, aveva messo a segno il colpo.
Non soddisfatto, pochi giorni dopo aveva replicato la rapina nella seconda farmacia. A mettere gli agenti sulla giusta pista sono stati alcuni elementi caratteristici, come una stazza importante, un naso evidente ed un marcato accento dialettale. Da qui, infatti, gli investigatori sono velocemente riusciti a risalire all’identikit dell’uomo.
Le immagini del sistema di videosorveglianza sono state poi basilari per raccogliere altri elementi: una t-shirt azzurra a maniche corte, un paio di scarpe da ginnastica nere con la suola bianche trovate dai poliziotti a fine maggio nel suo appartamento.

Le modalità, le armi utilizzate, la velocità con cui metteva a segno i colpi hanno infine permesso di collegare i colpi in farmacia ad altre due rapine. La prima dello scorso febbraio in un negozio di autoricambi per un bottino di appena 400 euro. La seconda, in aprile, presso un centro raccolta metalli quando il malvivente si servì di una pistola puntata alla nuca del titolare per farsi consegnare dai figli della vittima 3.000 euro.

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