Cantieri di servizio: dopo il grande bluff degli anni scorsi servono certezze

Le graduatorie definitive per i nuovi cantieri di servizio rappresentano senza dubbio una piccola boccata d’ossigeno per tanti disoccupati messinesi (VEDI QUI), troppo vivo però è ancora il ricordo di ciò che è accaduto cinque anni fa, quando in migliaia si misero in fila per ottenere un posto nei cantieri di servizio e poi dopo procedure, selezioni e graduatorie alla fine non se ne fece nulla.

E’ il consigliere comunale Libero Gioveni a ricordare la vicenda del mancato avvio dei vecchi cantieri di servizio, un caso che definisce “incredibile, paradossale e inqualificabile”, uno "specchietto per le allodole" per centinaia di messinesi disoccupati, 800 dei quali, pur se utilmente collocati per 5 anni nelle graduatorie redatte nel 2013 dall’Amministrazione Accorinti, sono rimasti alla fine a “bocca asciutta”in un periodo di forte crisi occupazionale.

Dopo l’amaro e disdicevole precedente, quindi, Gioveni, anche a nome dei potenziali aventi diritto, si pone tanti interrogativi sui prossimi passi o procedure da compiere.

«Non risulta ancora chiaro, infatti, se siano già in cassa le risorse provenienti dall’assessorato regionale alla famiglia e alle politiche sociali, così come i tempi e le modalità di assunzione» scrive il consigliere Pd che indirizza una serie di quesiti al sindaco Cateno De Luca.

Gioveni chiede intanto se i fondi del Piano di Azione e Coesione dell’Asse 8 (Promozione dell’occupazione e dell’inclusione sociale) siano già effettivamente disponibili nelle casse comunali per l’avvio dei cantieri di servizio. E poi chiede chiarimenti su una serie di aspetti procedurali: qando saranno realmente avviati i cantieri, come saranno stabilite le procedure o le modalità di chiamata dalle graduatorie, quanti saranno presumibilmente in totale i disoccupati che saranno assunti attingendo dalle 4 graduatorie distinte per categorie, al fine di non creare illusioni ai cittadini che risultano collocati in posizioni non del tutto ottimali.