Visicaro ad Accorinti: "Sospendi il bando per la rada o vieta il transito a tutti i tir"

Visicaro ad Accorinti: “Sospendi il bando per la rada o vieta il transito a tutti i tir”

Rosaria Brancato

Visicaro ad Accorinti: “Sospendi il bando per la rada o vieta il transito a tutti i tir”

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sabato 14 Settembre 2013 - 15:28

Saro Visicaro ricomincia la battaglia anti-tir presentando una serie di proposte alla giunta Accorinti. "Il bando per la concessione è stato fatto in assenza del sindaco-spiega- ne chieda la sospensione, oppure firmi un'ordinanza che vieta il transito ai tir per 24 ore senza deroghe,come fu fatto nel 2006". Il Comitato la nostra città chiede la revoca della convenzione ecopass, una commissione d'inchiesta su Tremestieri e limitazioni all'Autorità portuale

“Non è una polemica contro l’amministrazione, né un fatto personale, ma una serie di proposte. Secondo noi è sbagliato l’attuale approccio al problema dei tir”. Questa la premessa di Saro Visicaro, che il Comitato la nostra città l’ha fondato il 25 aprile del 2000, diversi anni dopo l’inizio della sua battaglia contro la schiavitù al traffico gommato e contro il monopolio del traghettamento.

Alla giunta Accorinti, dalla quale si aspettava più determinazione e coraggio in queste decisioni, Visicaro in conferenza stampa ha voluto consegnare alcune proposte, un percorso da seguire per dare segnali chiari. Con lui anche Giacomo De Leo del Partito comunista dei lavoratori.

“Qualsiasi strategia non può prescindere dallo sciogliere il nodo rappresentato dal monopolio di fatto costituito dalle società gestori del traghettamento- spiega Visicaro- Un monopolio che dal ’67 in poi ha sostituito il pubblico. Alla luce della confusione che sembra regnare nel programmare provvedimenti adeguati ed efficaci proponiamo alcune linee d’intervento che riteniamo indispensabili per cambiare direzione. Questa amministrazione non ha bisogno di essere adulata, ma stimolata, supportata”.

Il punto di partenza (e l’origine dei guai) secondo il Comitato la nostra città è l’ennesimo bando per l’ennesima concessione degli imbarcaderi della Rada San Francesco. Alla riunione del Comitato portuale che si concluse con il nuovo bando di concessione triennale l’attuale amministrazione non c’era perché non era stata eletta.

“E’ già assurdo che su 25 componenti del Comitato portuale ben 11 siano in rappresentanza degli imprenditori- aggiunge Visicaro- ma crediamo che una decisione di questo genere presa in assenza del sindaco possa essere bloccata. Del resto in campagna elettorale Accorinti si è espresso chiaramente per liberare la Rada San Francesco e spostare gli imbarchi a Norimberga. Chiediamo quindi che la giunta proponga la sospensione del bando. Ove non fosse tecnicamente possibile chiediamo il ripristino dell’ordinanza del 2006 senza deroghe”.

L’ordinanza n°132 del 23 marzo 2006, firmata dall’allora sindaco Genovese prevedeva il divieto assoluto ai tir con carico di 3,5 tonnellate di accesso agli imbarchi del viale della Libertà 24 ore su 24. Il provvedimento però è stato aggirato grazie ad una serie di deroghe diventando di fatto inefficace. Adesso il Comitato la nostra città ne chiede il ripristino, senza deroghe o scappatoie.

Il molo Norimberga ed il porto storico dovrebbero essere utilizzati solo in fasce orarie di sicurezza che non interferiscono con il traffico urbano. Quanto all’approdo di Tremestieri, sin dall’inizio il Comitato anti-tir si è schierato contro, spiegandone anche le motivazioni e immaginando quel che poi è diventato realtà: un attracco usato parzialmente. Oggi viene proposta la costituzione di una commissione d’inchiesta sulla realizzazione dell’approdo con l’obiettivo di una formale richiesta di danni erariali per eventuali responsabili tecnici e amministrativi. Viene chiesta una verifica tecnica sui lavori di consolidamento in atto e la realizzazione di un’area di stoccaggio dove convogliare tutti i mezzi pesanti.

“Quanto al bando visto che l’attuale società non riesce a sostenere il servizio, dovrebbe essere aperto a tutte le società che siano disposte ad erogarlo. Questa è la vera liberalizzazione”.

Il Comitato la nostra città suggerisce poi di revocare per inadempienza contrattuale la convenzione con Caronte per l’ecopass. Si potrebbe affidare la riscossione attraverso un bando pubblico o l’Atm. Infine il capitolo Autorità portuale.

La circoscrizione territoriale, da Messina a Giammoro, secondo Visicaro è troppo ampia e coinvolge un’intera porzione di territorio con scelte determinanti per la popolazione “è inverosimile che attraverso un comitato portuale a maggioranza privata si possano decidere le sorti e gli assetti urbanistici della parte migliore del nostro territorio. Occorre chiedere al governo una limitazione della circoscrizione”.

All’incontro ha chiarito la sua posizione anche Giacomo De Leo “il sindaco in campagna elettorale aveva garantito la liberazione della città dai tir, ci aspettiamo che questo avvenga. Non basta aumentare le corse a Tremestieri, servono atti definitivi. Le istituzioni devono muoversi e trovare una soluzione”.

A seguire la conferenza stampa e ad ascoltare le proposte emerse c’era anche il consigliere comunale di Cambiamo Messina dal basso Nina Lo Presti, sensibile alla problematica da tempo. “Ho ascoltato con attenzione- ha detto Nina Lo Presti- e ritengo le proposte condivisibili. Mi farò promotrice in Consiglio comunale di queste valutazioni. Deve essere preso un indirizzo chiaro in questo momento che è prematuro per le valutazioni, ma indispensabile per procedere anche in base a quanto previsto dal programma di Cambiamo Messina dal basso e del sindaco”.

Per il Comitato la nostra città il campanello d’allarme è suonato alla riunione tra giunta e rappresentanti delle società private e Autorità portuale.

“L’approccio non ci sembra quello giusto. L’interlocutore non è Franza che poi ti dice che non si possono ritoccare le tariffe, ma l’Autorità portuale. Non sono i privati, ma il pubblico. Altrimenti continua il monopolio di fatto. I tir vanno spostati, 24 ore su 24, dall’intero centro. La Rada San Francesco va liberata”.

Rosaria Brancato

16 commenti

  1. Perfetto speriamo che tutto questo si possa fare….

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  2. Se t u t t o il Consiglio Comunale convergesse con decisione e passione sull’obiettivo, LIBERIAMO MESSINA DAI TIR, non ci sarebbe armatore o associazione autotrasportatori che possa impedire la realizzazione di questo sogno. Tocca a noi messinesi affiancare R E N A T O sindaco in questo scontro contro i titani del trasporto privato, sollecitarlo e criticarlo se fosse necessario, altrimenti resteremo una servitù di passaggio.

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  3. Sempre e solo fesserie…..ma ci rendiamo conto che i tir e i titani del trasporto danno da mangiare a centinaia di famiglie?

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  4. certo,ma devono rispettare le regole, dato che molte più famiglie rischiano il… a casa loro

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  5. Bene sospendere il Bando e contemporaneamente avviare la fattibilita in caso di inagibilita di Tremestieri di un attracco al molo Norimberga riadattandolo a spese traghettatori
    (che tanto hanno avuto e mai hanno dato) per i pendolari affittare una nave e trasportarli come servizio urbano col concorso di spesa dei comuni Reggio,Villa,Messina e degli Atenei (visto che il traghettatre dice di rimetterci vuoi vedere che si tratta di un buon affare per chi lo metterà in atto)

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  6. Caro GERMIMMO, ma ti riesce così difficile scrivere che te ne infischi della qualità della vita dei messinesi, della
    compromessa mobilità urbana, dei rischi sulla salute, forse non sai che i gas di scarico dei motori diesel siano nella lista delle sostanze cancerogene certe, non ti viene il dubbio, che i titani, di cui parlo, mettano lo zampino sulla mancanza dei dati degli ammalati di cancro al polmone a Messina? Ribalto la tua affermazione, DANNO DA MANGIARE A CENTINAIA DI FAMIGLIE, rispedendola al mittente, con la seguente, CENTINAIA DI PERSONE CON IL LORO LAVORO ARRICCHISCONO I TITANI DEL TRASPORTO E DELL’AUTOTRASPORTO. Leggendo il tuo commento, in sottofondo sento il ritornello, AMATRAVAGGGHIARI, AMATRAVAGGHIARI a tutti i costi, meno male che la tragedia di Messina, una servitù di passaggio più che una città, riporti, fortunatamente, la stragrande maggioranza dei messinesi alla tragica realtà, e urlare con rabbia, LIBERIAMO PER SEMPRE MESSINA, COME HA FATTO CATANIA, DAI TIR.

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  7. bloccare la rada di s. francesco subito mi pare inverosimile. ma pensare a farlo alla prossima scadenza più fattibile

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  8. siamo alle solite… Messina è considerata la provincia babba della Sicilia, ma non credo che ci si riferisca alla stupidità di certi messinesi, cosa tutta da verificare, anche se da come sono andate le cose dal punto di vista economico negli ultimi 30-40 anni in questa città verrebbe da pensare che “babbi” lo siamo davvero se permettiamo a quelli “più babbi” e più influenti di ridurci praticamente alla fame a causa di un’economia in ginocchio e di un tasso di disoccupazione fra i piu alti d’italia.
    In questa città che negli anni è stata capace di cacciare tutti i grandi marchi dell’economia nazionale, che non è stata capace di difendere il suo presidio militare che in ogni caso erano posti di lavoro, in questa città dicevo dove oggi si è scoperto che alla fine il male dei mali sono le società di traghettamento pubbliche o private che siano. Certo i prezzi dei biglietti vanno rimodulati, ricalcolati e casomai integrati con sovvenzioni regionali o nazionali ma è innegabile che dette Società svolgano un ruolo assolutamente fondamentale per Messina.
    In questa città a quanto pare è di moda “sputare nel piatto in cui si mangia”, ripeto bisogna regolamentare sia i prezzi dei biglietti che i flussi dei mezzi ma in nome di un FALSO AMBIENTALISMO non si possono portare le società di traghettamento al punto di mandare a casa i lavoratori in nome dell’aria pulita o del traffico, che peraltro non dipende solo dai Tir ma dallo stato penoso di tutte le nostre strade, quando ancora abbiamo discariche di immondizia a cielo aperto (campo italia) abbandonate a se stesse. Le battaglie personali lasciamole fare ai sancho pansa di turno… in questa città bisogna parlare di economia e di occupazione ponendosi una domanda di fondo: cos’ha Messina meno di Catania o Palermo?

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  9. Lei ha mai percorso la Panoramica o la Statale nelle ore di punta in direzione centro? Lo faccia e poi mi dirà cosa c’entrano i traghetti con il traffico infernale che c’è su quelle strade. E’ vero i gas di scarico fanno male, iniziamo però a chiedere più mezzi pubblici e lasciamo a casa le auto… non è molto comodo vero? è più comodo usare l’auto anche per andare dalla cucina al bagno di casa.

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  10. Facciamo la guerra ai traghetti, poi faremo la guerra ai bottegai, poi faremo la guerra alle poste perche ci sono le file… ho la vaga sensazione che sia vero quello che dicono i catanesi.. i messinesi con il lavoro non ci vanno proprio d’accordo

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  11. caro mario lei sta subendo le stesse pesantissime critiche che ho subito anche io quando si parla di TRAVAGGHIU come dicono tanti, da parte di chi non ne ha bisogno e vogliono costruirsi la Valle dell’Eden per poter vivere la loro vita a pancia in su. Ville, giardini, piste ciclabili. …Beato chi come problemi ha solo questi a cui pensare

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  12. Tremestieri..
    È stata una finta vittoria…le compagnie di navigaione sapevano che ogni inverno considerato il sito quel porto si insabbia e viene cancellato dalla furia del mare ( mare grosso…lo sanno i pescatori) quando lo scirocco rafforza a levante. Nessuna opera di cemento ferma il mare. Quindi resta solo il porto unico vero scalo naturale. Si trovi il modo di fare passare i TIR sugli enormi spazi occupati dalle ferrovie con i binari morti. Se i camionisti entrano in guerra sarà dura e potrebbe essere uno scontro di difficile gestione.

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  13. Caro Sig. Visicaro
    premetto che la stimo personalmente, per tanti motivi che non sto a discutere qui, ma ci sono due cose che mi preme puntualizzare e sono

    1. BANDO RADA SAN FRANCESCO, e COMITATO PORTUALE;
    Questo tpo di bando porta in sè un vizio formale, secondo me insanabile, in quanto pianificando l’ulteriore proroga per il traghettamento nei punti diciamo “storici” di fatto implica il regolamentare il traffico pesante in corrispondenza al traffico delle navi e ciò i privati non posso assolutamente disporlo perchè il disciplinare il traffico è competenza esclusiva di chi debba garantire l’ordine pubblico cioè Sindaco e/o Prefetto.
    2.ECOPASS. nelle more mi starebbe bene affidare la riscossione dell’ECOPASS alla ATM (con Vigli Urbani) perchè di fatto toglierebbe alla Caronte e Tourist di fatto qualsiasi possibile giochetto alla lunga

    Infine l’approdo di Tremestieri, non è il massimo dal punto di vista meteo marino, ma per favore e per cortesia non mi parlate di sciroccate che inibiscono l’attività portuale perchè con lo scirocco ben più forte (di almeno il triplo) a Genova cosi’ come a Livorno lavorano lo stesso è chiaro .

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  14. Mi auguro che la redazione non modifichi o tagli questi pensieri – è invitata a verificari e poi pubblicarli – tranne che ……. “(atroce dubbio”).
    Mentre Il Sig. Sindaco parla, parla, i Sigg. Franza nella Rada San Francesco stanno per mettere “sulle corsie” i lettori telepass !!!! (Il Presidente dell’Autorità Portuale né è a conoscenza – Siiiiii)
    D’altronde basta guardare i componenti sia del Comitato Portuale, sia della Commissione Consultiva sono tutti dipendenti/Collaboratori della CaronteTourist), ma …. Quando si tratta di votare cose della stessa CaronteTourist hanno il buon senso di uscire per non votare ….. NOOOOOO.
    Mentre il Sig. Sindaco parla, parla, i Sigg. Franza “Aumentano i prezzi del 21%” in quanto non fanno pagare più l’IVA appunto del 21% !!!! e Mentre i TIR invadano la città i Sigg. Franza incassano l’ex IVA del 21% altro che sconti !!!!
    Mentre il Sig. Sindaco, l’Assessore Cacciola, il Sig. Visicaro, ecc. ecc., parlano i Sigg
    Mi (VI) chiedo il ponte della Ferrovia “Cavalcavia” è in sicurezza (Generale Ferlisi – Ing. Cacciola) ne siete sicuri ??? la coperture del Torrente Giostra (con un aumento esponenziale, dopo l’apertura degli Svincoli) è sicuro ??? – basta, è solo una servitù “concordata” con in cambio solo inquinamento !!!! avete mai indagato “INTERNET” quanto inquina una nave ????.

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  15. Condivido il commento di ANTONELLO-ME e ho letto con interesse le considerazioni di MARIO, pur non condividendole. Se la stessa animazione, suscitata da questo dibattito in TempoStretto, per merito degli articoli di Rosaria BRANCATO, ci fosse stata in questi anni nella sede istituzionale propria, cioè il Consiglio Comunale, forse………………..

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  16. Visicaro, fondatore di uno dei tanti sedicenti “comitati” cittadini che stanno nascendo come funghi, non ha fatto altro che ribadire le proposte avanzate da altri soggetti recentemente. E se è stata prorogata la concessione demaniale non è certo per fare un favore alla società C&T ed un torto ai cittadini messinesi.
    Siamo d’accordo che i tir limitano la libertà di movimento e la sicurezza di chi utilizza le strade ma è anche vero che questo problema potrebbe essere minimizzato o addirittura eliminato con un più capillare controllo degli accessi in città, senza così mettere a repentaglio l’occupazione di tantissimi lavoratori C&T. Le forze dell’ordine, mi spiace rilevarlo, elevano una minima parte di verbali per i mezzi pesanti senza pass perchè ogni giorno moltissimi autisti dei tir escono direttamente da Viale Boccetta e costoro, sapendo che mancano i controlli (o sono piuttosto carenti), impunemente si imbarcano. Basterebbe mettere una pattuglia di vigili urbani (i soggetti preposti al controllo che spesso sono fantasmi) all’inizio del serpentone per migliorare in pochissimo tempo il bilancio delle casse dell’amministrazione comunale.
    Capito, Visicaro?

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