Genovese e la formazione professionale. Le reazioni dal mondo della politica

Genovese e la formazione professionale. Le reazioni dal mondo della politica

Genovese e la formazione professionale. Le reazioni dal mondo della politica

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mercoledì 19 Marzo 2014 - 11:31

Il gruppo del Movimento 5 Stelle, alla Camera dei Deputati, chiede a Genovese di consegnarsi alle autorità, evitando l’autorizzazione a procedere. Il vicesegretario regionale del Pd, Mia Spicola, si appella al partito per un cambio di passo. L’area Renzi di Messina vuole l’immediata espulsione dal Partito Democratico di tutti i coinvolti, l'area Civati si appella al segretario regionale Fausto Raciti. Per Idv, servono classi dirigenti oneste. Sel e la questione morale

Non si fanno attendere i commenti da parte dei rappresentanti politici a seguito della richiesta di arresto per il deputato Francantonio Genovese. Un ruolo di primo piano lo avrà la Camera dei Deputati, che dovrà votare sull’autorizzazione a procedere. Proprio dalla Camera arriva la prima reazione, quella del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle. “Il deputato del Pd, Francantonio Genovese, raggiunto da una richiesta di arresto per gravissime ipotesi di reato come associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, peculato e truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, ci eviti la solita difesa a spada tratta della casta attraverso il voto sull’autorizzazione a procedere e si consegni alle autorità come avviene per ogni cittadino comune”.

Dalla Camera dei Deputati al Pd regionale. Il vicesegretario Mila Spicola si appella ai militanti, agli iscritti ed ai dirigenti in vista della prima assemblea regionale siciliana del PD a guida Raciti che si terrà domenica 23 marzo. “La vicenda Messina e l’arresto di alcuni esponenti del mio partito ci pone di fronte al tema dei temi: la moralità della politica e il senso della politica. E’ necessario un cambio di passo sostanziale e profondo, un patto con la propria coscienza: si fa politica per servizio, per aiutare gli altri non per aiutar se stessi e meno che mai per arricchirsi in modo disonesto”.

Dalla Regione a Messina, con una nota dei rappresentanti dell’area Renzi: Alessandro Russo, Francesco Palano Quero, Giacomo D'Arrigo, Filippo Cangemi e Iole Nicolai. “Esprimiamo profondo sconcerto per la notizia della richiesta d'arresto di Francantonio Genovese. Riteniamo che politica e giustizia debbano correre su piani separati e pertanto auspichiamo che queste vicende siano chiarite al più presto possibile, per ristabilire il decoro, l'onore e la credibilità del Partito Democratico messinese, compromesso inevitabilmente da questo gravissimo fatto giudiziario, che chiude una lunga fase di indiscrezioni che hanno avvelenato il clima del Partito per lunghi mesi. Al fine di ristabilire condizioni di credibilità e di onorabilità per i tanti militanti perbene che loro malgrado sono indirettamente coinvolti dall'affaire-Genovese, chiediamo che il Partito Democratico sappia distinguersi dagli altri partiti e pertanto applichi senza remore una linea di fermezza sui temi morali, e che quindi la Segreteria regionale proceda con l'immediata espulsione di Francantonio Genovese dal Partito Democratico, e di tutti gli iscritti che sono coinvolti in questa grave vicenda, e nel contempo auspichiamo che la Camera dei Deputati accolga senza indugio la richiesta di arresto formulata dalla Procura di Messina, per fatti e circostanze così gravi da non dover neppure per un attimo fare rallentare il corso della giustizia, facendo sì che le guarentigie parlamentari non impediscano oltre alla Giustizia di fare finalmente luce piena su questa penosa vicenda di malaffare e di commistione tra politica, affari e consensi elettorali. Nelle more delle espulsioni, sulla stregua di quanto è in uso nel nostro Partito, chiediamo di sospendere dal Gruppo politico l'On. Genovese, onde separare nettamente la sua vicenda giudiziaria da quelle dei tantissimi militanti onesti e perbene che vivono questa situazione con gravissimo disagio e disgusto: trascinare nella vicenda giudiziaria tutto il Partito appare un fatto grave e da evitare. Ci auguriamo che lo stesso Genovese comprenda la delicatezza della sua vicenda e faccia un passo indietro: finalmente un gesto di responsabilità. Se non dovesse pensarci lui, ci attiveremo nei prossimi giorni per far sì che questo accada. Ci impegneremo affinché della questione morale che ormai da mesi strangola il partito messinese si discuta francamente e senza sterili ipocrisie in Assemblea Regionale del PD, dove per mesi ha giocato un ruolo importante il peso elettorale e percentuale di Genovese, a discapito della necessaria chiarezza che sui temi della morale interna al partito avrebbe sempre dovuto esserci. Chiederemo al segretario regionale Fausto Raciti di intervenire immediatamente per commissariare il partito messinese, che vede al suo vertice un segretario nato da accordi in cui l'On. Genovese ha svolto un ruolo preminente. Una "normalità democratica" interna al PD messinese, appare persino lapalissiano, non può più essere percorsa con accordicchi di equilibrismo e tatticismo che prevedano la prevalenza politica di Genovese. Occorre procedere col commissariamento del Partito, e su questo punto ci impegneremo nei prossimi giorni. Chiederemo infine che la questione morale del PD sia oggetto di una commissione di vigilanza interna che valuti caso per caso le vicende che potrebbero compromettere il destino di questo partito, affinché non accada mai più nuovamente che la magistratura intervenga dove il partito, con propri anticorpi, avrebbe dovuto arrivare prima, con valutazioni sull'opportunità politica di certi personaggi e certe pratiche politiche. Il PD deve tornare il partito degli onesti, ed occorre partire da Messina, dove la nostra Area Renzi da anni è stata oggetto di vessazioni e di ingiurie per aver sempre sostenuto in maniera chiara e diretta l'inopportunità morale di certe pratiche, dimostrando la più completa trasparenza e la più completa fermezza e severità”.

Breve intervento anche da parte dell'area Civati del Pd: "Ritieniamo che, al netto dei procedimenti giudiziari che faranno il loro corso, politicamente sia urgente un intervento immediato del segretario regionale Fausto Raciti, per mettere al riparo il partito dalle vicende giudiziarie degli esponenti coinvolti e contribuire così a ricostruire il Partito Democratico nella provincia di Messina, coinvolgendo tutte le parti sane, che ancora rappresentano la stragrande maggioranza di questa comunità, in un processo unitario di rinnovamento politico di metodi e gruppi dirigenti".

Il giorno dopo arrivano anche i commenti da parte di Italia dei Valori, con una nota congiunta di Nino Alessi, segretario provinciale di Messina e vicesegretario regionale, e Salvatore Mammola, segretario cittadino di Messina: “Le ultime vicende giudiziarie che hanno portato alla richiestadi arresto di Francantonio Genovese dimostrano il livello di degrado della politica. Il settore della formazione professionale sembrerebbe sia stato utilizzato da parte di un pezzo della classe politica messinese come una sorta di bancomat per i loro affari. Siamo fortemente rammaricati per gli iscritti e gli elettori del Pd che riteniamo siano frastornati quanto noi per un modo di concepire la politica molto distante dall’idea di servizio per il bene comune. In questi anni Genovese, ma anche esponenti del centrodestra, hanno utilizzato i bisogni della nostra comunità per costruire carriere. Ovviamente sarà la magistratura a sanzionare eventuali comportamenti illegali, noi per parte nostra non possiamo che dire che servono classi dirigenti oneste, capaci e che intendono la politica come un impegno di servizio per i cittadini”.

Interviene anche Sel Messina, con la sua coordinatrice provinciale Daria Lucchesi. "Da tempo, e le indagini giudiziarie sul deputato Francantonio Genovese lo confermano, al di là dell'esito finale delle indagini, denunciamo e combattiamo sul piano politico,come partito politico di Sinistra, la messa in moto di una macchina clientelare diramata in tutta la regione. Noi poniamo al centro del nostro agire, come Enrico Berlinguer, la questione morale. Di conseguenza, non si possono fare alleanze con un partito che, dietro gli slogan sul cambiamento, nasconde ben altro. Qualora – continua Daria Lucchesi – fosse confermata l'accusa, avremmo solo la conferma di ciò che ha abbiamo sempre sostenuto: che la storia di Genovese è profondamente differente rispetto alla nostra e che chi utilizza il denaro pubblico della Regione Sicilia in modo scorretto, se le accuse dovessero essere confermate, toglie ai giovani siciliani le speranze per un futuro migliore. Noi ci battiamo per una reale formazione professionale, che possa essere per tanti giovani un ponte per l'accesso al mondo del lavoro, come funziona nei Paesi del Nord Europa. Al contrario, la città di Messina è da anni depauperata dalla sue risorse non solo economiche ma anche umane, oltre che umiliata da questi scandali. La denuncia di anni di cattiva gestione della cosa pubblica e del malaffare adesso è davvero chiara a tutti. Vogliamo anche ricordare che all'interno del Pd messinese vi sono giovani che, con passione, provano come noi a cambiare Messina e ci dispiace che questa vicenda possa affossare lo stesso partito e la nostra città. Auspichiamo seriamente che il Parlamento voti l'autorizzazione a procedere al suo arresto. Dobbiamo abbattere il muro che separa la politica dai cittadini: questo scandalo sulla formazione professionale può essere un'occasione per invertire la rotta, nel rispetto ovviamente di ogni garanzia giuridica. Ma intanto la politica deve fare un passo in avanti nel segno del cambiamento. Esiste un giudizio politico, prima di quello giudiziario, negativo sul Pd targato Genovese", conclude la coordinatrice provinciale di Sel Messina.

5 commenti

  1. Cassaintegrato 19 Marzo 2014 14:01

    Ma nessuno dice di mettere al riparo i cittadini da questi personaggi? Si pensa solo al partito ma non alla gente che ha sempre subito. Dovrebbero risarcire la città e i cittadini questi “signori”. Se tanto si parla di moralità diano il consenso per arrestarlo alla camera dei deputati a lui e i suoi seguaci.

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  2. Mariedit? Un tuo autorevole commento? Perche’ questo silenzio?

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  3. Berlinguer si sta rivoltando nella tomba…

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  4. Lacrime di coccodrillo PD. Quando fu l’ora di accogliere Genovese nel Pd, nessuno osò commentare sui dubbi rapporti che per anni sono stati sussurrati. Eppure da decenni il potere di Genovese, nipote del lesder Dc Gullotti, figlio del sen. Genovese che fu cognato di Gullotti per averne sposato la sorella Angelina, coincise con la xxxxxxxx. Ma i voti non hanno la puzza dei xxxxxxxxx. Almeno sino a quando un magistrato non traduce le chiacchiere in inchieste giudiziarie e si conclamano i fatti delittuosi ipocritamente ignorati pur se sulla bocca di tutti…

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  5. In questa, per Messina, devastante vicenda, non ci sono solo gli aspetti giudiziari, politici e sociali, tutti dentro la nostra città, ma uno si propagherà in tutta la Sicilia, riguarda la FORMAZIONE PROFESSIONALE e per conduzione si trasmetterà ai CENTRI PER L’IMPIEGO, il vecchio COLLOCAMENTO per intenderci, o meglio la loro imminente fine per come li abbiamo conosciuti, cioè INUTILI ai giovani che abbiamo il desiderio di formarsi al lavoro e ai disoccupati. Sulla scia di questo sdegno popolare, Rosario CROCETTA avrà il consenso dei siciliani per farne piazza pulita. Le risorse destinate alla FORMAZIONE PROFESSIONALE e ai CENTRI PER L’IMPIEGO devono servire alle imprese per formare e creare lavoro.

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