Palagiutizia all’Ospedale militare, i consiglieri: ad oggi solo chiacchiere. Il Comune a rischio contenzioso

Palagiutizia all’Ospedale militare, i consiglieri: ad oggi solo chiacchiere. Il Comune a rischio contenzioso

Danila La Torre

Palagiutizia all’Ospedale militare, i consiglieri: ad oggi solo chiacchiere. Il Comune a rischio contenzioso

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martedì 05 Luglio 2016 - 17:10

Confronto in aula tra l’assessore Sergio De Cola ed i rappresentanti del Civico Consesso, i quali hanno ricordato che non è mai stata data attuazione alla delibera 10/C approvata dal Consiglio Comunale nel febbraio 2013 che mirava a dare risposte ad una sentenza del Cga e a salvaguardare il Comune da eventuali contenziosi

I continui annunci da parte dell’amministrazione Accorinti sul secondo palazzo di giustizia non convincono i consiglieri comunali. In una breve ma intensa seduta della commissione urbanistica di Palazzo Zanca, presieduta da Pietro Iannello, l’assessore Sergio De Cola – prima di correre via per un impegno precedentemente assunto – ha illustrato i passi sin qui compiuti dall’esecutivo per la realizzazione del palagustizia satellite all’interno dell’Ospedale Militare di viale Europa.

L’esponente della giunta Accorinti , riprendendo il contenuto di un comunato stampa diramato da Palazzo Zanca lo scorso 23 maggio, ha ribadito che è imminente la sottoscrizione del protocollo d'intesa tra Ministero della Difesa, Ministero della Giustizia, Agenzia del Demanio e Comune di Messina finalizzato a feinire impegni e azioni che le parti dovranno porre in essere per costruire nell'area della Caserma "Scagliosi" il Palagiustizia, previo trasferimento e potenziamento delle attività dell'Ospedale Militare

I consiglieri comunali non hanno nascosto il proprio scetticismo di fronte alle dichiarazioni di De Cola, sia perché «sono tre anni che ascoltiamo chiacchiere ma di fatti ed atti concreti non ne abbiamo visti», ha detto Franco Mondello , sia perché – come hanno sottolineato Daniele Zuccarello e Nino Carreri – l’attuale amministrazione continua ad ignorare la delibera 10/C approvata dal Consiglio Comunale nel febbraio 2013, con cui i consiglieri dell’epoca cercarono di rimediare alle prescrizioni del Cga sulla gara indetta dal Comune nel 2009.

Nel 2011, infatti, l’organo di giustizia amministrativa aveva giudicato la procedura esperita dal Comune viziata per incompetenza dell’organo di giunta a siglare la vendita ed aveva evidenziato, al contempo, tutta una serie di anomalie ed incongruenze di cui sarebbe responsabile la commissione incaricata di valutare le offerte del Gruppo Gmc srl , della Neptunia Spa (Gruppo Franza), che avevano messo entrambi a disposizione due diversi immobili in via Bonino , e della Curia, che aveva invece proposto il plesso che ospitava l’Istituto tecnico Marconi, sito sul viale Giostra.

Nel 2013, il Consiglio comunale deliberò quindi di ricominciare dall’apertura delle buste, con una nuova commissione ed un nuovo Rup. A quella delibera non è stato mai dato seguito ed oggi i consiglieri sono tornati ad incalzare l’assessore De Cola, che se n’è subito lavato le mani : «Di quella delibera non mi occupo io, ma gli Uffici ».

Una risposta ritenuta insoddisfacente da Zuccarello e Carreri, convinti che il Comune andrà incontro ad un contezioso milionario, visto che la procedura iniziata nel 2009 è ancora aperta ed il Gruppo Gmc srl , la Neptunia Spa e la Curia sono pronti a far valere i propri diritti e le proprie ragioni nelle sedi giudiziarie. Starebbero solo aspettando che l’amministrazione emani atti ufficiali sulla localizzazione del secondo tribunale nell’area che ospita l’ospedale militare .

Il consigliere Carreri ha inoltre letto in commissione una nota del 18 giugno 2015 con cui il dirigente del Dipartimento Patrimonio Castronovo, sulla scorta di un parere legale redatto dall’avvocato Mariangela Ferrara , ha spiegato che la delibera 10/C può considerata superata dall’Ordine del giorno approvato dall’Aula il 23 gennaio 2014, con il quale si proponeva la realizzazione del secondo palazzo di giustizia alla Casa dello Studente.

«Siamo alla follia. Non so come si possa scrivere e ritenere che un ordine del giorno, che ha mero valore di indirizzo, possa cancellare un atto deliberativo del consiglio comunale», il commento del capogruppo dei Dr.

Danila La Torre

2 commenti

  1. “…..Confronto in aula tra l’assessore Sergio De Cola ed i rappresentanti del Civico Consesso…..” Ma questo confronto è stato richiesto da Di Cola con urgenza….il mese scorso? Ma io non capisco per quale sacrosanto motivo si insiste ancora a cercare di, in quale modo, giustificare questo personaggio che viene puntulamnete richiamato a tutti i livelli, persino dal consiglio comunale di Messina (cioè il consiglio comunale con lo scandalo gettonopoli più vergogonoso d’Italia e del mondo. Per il livello del C.C. attuale vi ricordo una delle telefonate incerttate: “..a me di queste commissioni non me ne fotte una m…..io voglio il gettone….”. Pagella Di Cola: voto – 1 (impegnato…con urgenza).

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  2. “…..Confronto in aula tra l’assessore Sergio De Cola ed i rappresentanti del Civico Consesso…..” Ma questo confronto è stato richiesto da Di Cola con urgenza….il mese scorso? Ma io non capisco per quale sacrosanto motivo si insiste ancora a cercare di, in quale modo, giustificare questo personaggio che viene puntulamnete richiamato a tutti i livelli, persino dal consiglio comunale di Messina (cioè il consiglio comunale con lo scandalo gettonopoli più vergogonoso d’Italia e del mondo. Per il livello del C.C. attuale vi ricordo una delle telefonate incerttate: “..a me di queste commissioni non me ne fotte una m…..io voglio il gettone….”. Pagella Di Cola: voto – 1 (impegnato…con urgenza).

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